Square Enix temeva che Final Fantasy X-2 avesse un titolo troppo complesso

Un nome troppo complesso? Se oggi fa parte del bagaglio di ogni fan della serie, all'epoca non era affatto scontato.

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Come chiamare il sequel diretto del capitolo di una saga del genere?

Posizionare in modo chiaro e comunicativo i propri prodotti fa parte dell’ABC di qualsiasi strategia aziendale. I videogiochi non fanno eccezione, ma quando una saga è così stratificata e il suo universo così “espanso”, a volte può essere un problema. A confermare i dubbi dell’epoca è lo stesso produttore Yoshinori Kitase in un articolo sul PlayStation Blog, raccontando un paio di aneddoti sullo sviluppo di Final Fantasy X e Final Fantasy X-2.

Può sembrare strano, ma una delle sfide più grandi che abbiamo dovuto affrontare durante la realizzazione di Final Fantasy X-2 è stata sul come chiamarlo. Avere un sequel di un gioco principale era del tutto nuovo e quando abbiamo suggerito “X-2”, la società [Square Enix, NdR] inizialmente era preoccupata che sarebbe stato scambiato per Final Fantasy XII e ha rifiutato. Ma da allora, ovviamente, si sono affezionati. Alla fine il gioco si è rivelato più divisivo rispetto ad altri giochi di Final Fantasy – sospetto che sia dovuto in parte al fatto che la sua direzione brillante e vivace gli dia un sapore molto diverso rispetto alle altre iterazioni della serie.

Oggi lo diamo per scontato, quel titolo, ma è curioso come il biglietto da visita di un videogioco abbia bisogno di approvazione e di convincere non solo i fan, ma anche lo stesso publisher. Chi di voi ci ha giocato?

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