Nintendo Direct: basta fuffa losangelina, è tempo di giochi veri!

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Un po’ di entusiasmo, ma leak/spoiler free

Non so voi ragazzi, ma quello che stiamo vivendo quest’anno è probabilmente il peggior E3 mai concepito nella storia del videogioco. Peggio anche di quello dell’anno scorso, che non c’è stato: è stata una danza disconnessa e sconclusionata quella che ha visto ESA (l’organismo che gestisce la fiera) e Geoff Keighley bisticciare in modo passivo aggressivo per rivendicare il proprio ruolo di “alfiere videoludico” dell’estate. È bastato un anno di stop per la fiera losangelina perché il buon JEFF mettesse il proprio piedone di traverso nella porta d’ingresso e consolidasse la sua posizione di guru del videogioco.

Che noia, raga. Allo stato attuale quello che ci siamo ritrovati tra le mani è stata una sequela di conferenze lunghe, diluite, patinate, fredde e senza grossi annunci, in cui l’amichetto di Kojima la sta facendo da padrone grazie al primo vero trailer di Elden Ring e il reveal di Death Stranding: Director’s Cut.

Se questo è ciò che sarà l’E3 da ora in poi, tiratemi una secchiata di acqua fredda.

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“Nintendo, sei la mia unica speranza” (semi-cit. da Star Wars)

Nintendo, Nintendo, Nintendo! Ti chiamo, ti evoco, ti scongiuro: non tradirci proprio tu, proprio quest’anno: abbiamo bisogno di te e delle tue novità. Abbiamo bisogno dell’hype vero, non quello dei personaggi “excited” o “thrilled” per l’ennesima collab di cui nessuno sentiva il bisogno.

Dacci i giochi veri, non i gaas o live service. Per una volta, davvero, te lo concedo: IGNORA L’ONLINE e facci vedere quello che solo una casa realmente dedicata al videogioco sa fare. Mostraci nuove esperienze single player, studiate a dovere da level designer cresciuti sotto la frusta di Miyamoto e capaci ogni volta di ricordarci come il gaming non sia fatto di mappe piene di segnalini da inseguire ottusamente fino al completamento della percentuale di gioco.

Ricordaci come gli achievment/trofei siano un corredo, non un cardine, perché giocare deve essere un divertimento stimolante, non un compito tedioso – che già la gente va a scuola/università/lavoro per quello.

Nintendo, facci piangere!

Voglio sentirmi anche io così (btw, grandissimi ragazzi! Sparks of Hope pare una bomba!)

Dacci Metroid Prime 4! Non sto scherzando, lo voglio. Lo sento che sta arrivando, che state per mostrarlo. Lo percepisco nell’aria da almeno due settimane buone. È tempo!

A 4 anni dall’annuncio e 2 anni e mezzo dal “reboot” dello sviluppo, il tempo è giunto: durante lo sviluppo dell’originale Metroid Prime ne abbiamo viste di tutti i colori, con un team acerbo e incompleto che durante il biennio 1998/2000 non cavò un ragno dal buco, scatenando le ire di Miyamoto (famoso per aver ribaltato i tavolini degli uffici di Retro Studios) e riuscendo poi a regalarci quel capolavoro di First Person Adventure in poco più di 2 anni di sviluppo.

I tempi son quelli, il team c’è, l’esperienza (che allora mancava) pure. Quanto possiamo aspettare ancora? Domanda trabocchetto: NON possiamo. Dacci oggi il nostro Metroid Prime 4. Fagli spaccare lo schermo di Nintendo Switch, facci uscire ogni triangolo della Varia Suit dagli occhi, regalaci una Samus più devastante che mai. O almeno la triology HD, per continuare ad illuderci che il franchise sia vivo e vegeto, fino al prossimo Direct.

No, non è ufficiale: clicca qui per scoprire cos’è!

E poi c’è lei. La regina, la nostra strega preferita, l’essere composto al 50% di gambe e 50% di carisma. Walui-ehm, Bayonetta.

Abbiamo impresso a fuoco nelle nostre menti le parole del team e di Kamiya, che ci invitavano a dimenticare per un po’ di tempo Bayonetta 3 in modo da “goderci di più” l’eventuale annuncio. Le ricordiamo quotidianamente, soffriamo e patiamo per quello. Noi orfani delle mazzate cosmiche, dei mostri fatti di capelli e del potere incontrollabile: per noi sono stati 4 anni assurdi quelli passati dal primissimo reveal ai TGA 2017 e credo sia ormai giunto il momento di rimettere sugli scaffali primo e secondo episodio, per giocarsi qualcosa di davvero nuovo.

È il momento di avere delle news, quelle che sono mancate per 1285 giorni.

Dawn of the last day

Mi rendo conto di come la Covid-19 ci abbia cambiato la vita e delle conseguenze devastanti avute su ogni tipologia di lavoro che richiedesse una reale sinergia di gruppo, quindi probabilmente se non dovessimo (ancora) avere info, me ne farò una ragione. Son videogiochi, non roba su cui far ruotare la propria esistenza come il nostro pianeta fa col sole.

Sono comunque molto più moderato per quel che concerne l’attesa verso altre produzioni. Dopo tutto, quelle citate sopra sono state anticipate da annunci con ormai 4 anni sulle spalle e la situazione inizia ad essere tragicomica – si ride per non piangere, in pratica – ma il resto è tutto una sorpresa: ci aspettiamo un nuovo Mario Kart, magari un nuovo Donkey Kong, annunci legati a Zelda e… Switch Pro?

Dobbiamo ancora parlare di Switch Pro? No, Switch Pro non esiste, indipendentemente da quante volte scriviamo Switch Pro (o New Nintendo Switch) in un testo e nei campi SEO. È un’allucinazione collettiva che prenderà forma in stile percezione di Persona 5 o sogno degli evocatori di Final Fantasy X per poi dissolversi tra le nostre lacrime. Andiamo oltre. Ma se la mostreranno, ricordate agli amici che NintendOn faceva le dirette con Cap solo per voi, per soddisfare la vostra brama di nuova architettura.

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[INSERISCI IMMAGINE FAKE A CASO DI SWITCH PRO]

È arrivato anche il momento di mostrare per bene il sequel del miglior gioco per Nintendo Switch/console Nintendo in generale/qualsiasi console di sempre/miglior gioco dell’umanità: dateci Snipperclips 2 e nessuno si farà male.

Scherzi a parte è il caso che si passi dalle chiacchiere ai fatti anche per il sequel di The Legend of Zelda: Breath of The Wild: annunciato durante l’E3 2019 con un trailer che lasciava intendere ci fosse già del lavoro alle spalle , il titolo è sparito dai radar fino a quando il buon Aonuma ha ritenuto opportuno farci lo scherzone e annunciare l’edizione HD di Skyward Sword.

Non so se te ne sei accorto, ma oggi è “nel corso dell’anno”. Dai.

Ho perso il conto delle volte che abbiamo visto e rivisto il primo trailer di BOTW2: l’abbiamo perfino mandato al contrario, per capire se le voci dicessero qualcosa di specifico o le immagini – riavvolte – potessero proporre una chiave di lettura diversa.

Abbiamo teorizzato sulla possessione di Link, sul ritorno del “vero” Ganon a causa dei nostri eroi, sulla possibilità di impersonare Zelda per la prima volta in un gioco main… di tutto. Nomura ci fa un baffo quanto a fantasie su questo gioco e mettere tutto nero su bianco non sarebbe male. Magari un’uscita confermata per il 2022 – a 5 anni di distanza dal prequel – potrebbe non essere così male.

Che tanto, poi, parleranno sicuramente del pass stagionale de L’Era della Calamità, quindi sarà una sofferenza in ogni caso vedere il nostro eroe su schermo che affetta centinaia di nemici e temere che quello sia l’unica cosa che sarà mostrata in merito alla triforza. Anche se Wind Waker e Twilight Princess in versione HD son lì, dietro l’angolo.

Questo sono io se non mostrano BOTW2

Ma le novità? Ecco, qua c’è da alzare le antenne, perché sembra che Nintendo abbia per noi in serbo qualcosa di inatteso. Vogliamo provare a buttare qualche nome?

  • Donkey Kong è fermo al porting di Tropical Freeze, datato maggio 2018: son passati 3 anni (7 dalla versione Wii U), vero, ma Retro Studios è impegnata su Metroid Prime 4. Si parla da tempo di qualcosa in mano al team di Koizumi, cosa intrigante perché l’ultima volta che lui e lo scimmione incravattato sono stati visti insieme ci hanno regalato Jungle Beat, uno dei migliori titoli in assoluto per Gamecube. Quindi hype a manetta.
  • Mario Kart 8 Deluxe vende come il pane, è inarrestabile, ma a maggior ragione Nintendo potrebbe ritenere opportuno buttar fuori un altro titolo a 5 anni di distanza dal recente upgrade dell’ottavo capitolo. Sarà un 9? Sarà un “Ultimate”? Sinceramente mi auguro la seconda opzione se un nuovo capitolo numerato non porterà con sé GRANDI cambiamenti, che siano legati ad una vera modalità single player o ad un nuovo approccio al multi competitivo.
  • Splatoon 3 è già stato annunciato, ma è obbligo parlarne perché probabilmente si prenderà una bella fetta dei 40 minuti complessivi per mostrarci quanto importante e inclusivo sia il nuovo capitolo, aperto anche a chi non sia un fanatico del multiplayer. Il mio sentore è che ci renderà molto felici, presentandosi come una rivoluzione per la serie.
Sono prontissimo!
  • Monolith potrebbe avere in forno qualcosa. Sono imprevedibili, sono ovunque, sono prezzemolini nei titoli Nintendo e capaci al tempo stesso di avere un team all’opera su un JRPG da 300 ore. Ci aspettiamo un nuovo Xeno, il port migliorato/esteso di Xenoblade Chronicles X o qualcosa di totalmente nuovo? Intanto fatevi un utile ripassino e poi tornate qua a dire la vostra.
  • Nuovo PG di Smash? E nuovo PG di Smash sia. A questo girò sarà molto probabilmente un personaggio delle terze parti e forse potrebbe essere collegato ad un annuncio che avverrà proprio nel Direct. Al solito, si sogna per poi tornare con i piedi per terra, perché tanto sarà uno spadaccino di un JRPG.
  • F-Zero e Starfox lasciamoli perdere, facciamo finta che non esistano e che tutti i loro fan siano rimasti intrappolati a inizio 2000, quando il mondo era migliore. Come loro quelli di Waverace e 1080° Snowboarding (io sono uno di questi), giochi di cui sogno delle versioni “budget” affidati a team che devono fare esperienza, giusto per tenere vivi i brand. Sogni, appunto.
  • Kirby e Yoshi sono delle Wild Card sempre buone, in particolare la palletta rosa ha sempre un titolo dedicato in sviluppo – tipo regola aurea di Nintendo – probabilmente per tenersi buoni un Sakurai ormai schiavizzato da tempo su Smash. Vedremo qualcosa? Secondo me sì.
He’s coming to get you

Per il resto vorrei arrivare alle 18:00 senza elaborare troppo, senza teorie o previsioni esagerate, senza unire i puntini quasi fosse un complottone. Le ultime chiacchiere su Twitter invitano a non fomentare troppo l’hype, ma non è la cosa migliore da leggere a poche ore da un Direct che è stato caricato del compito di risollevare un E3 2021 piuttosto deludente.

Visto il silenzio di tanti publisher in merito a titoli per una console che viaggia verso i 90 milioni di unità (sequel di Mario Rabbids a parte), c’è speranza che si veda qualcosa delle terze parti che possa anche sorprendere davvero: Capcom e Square i maggiori indiziati, ma non trascurerei realtà come Atlus/Sega.

Cosa succederà lo sapremo allo scoccare delle 18:00, ma se volete soffrire con noi l’appuntamento è alle 17:00 sul nostro canale Twitch

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