Nintendo, ridacci un motivo di esistere

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Come ci riassume il magnifico Videogamedunkey, Nintendo ha perso contro Ubisoft.

Questo è il primo anno senza E3. La fiera losangelina negli anni stava diventando sempre meno importante, ma ha sempre conservato la sua caratteristica accentrante. Un momento singolare verso le quale aziende di settore lavoravano per avere una presentazione dei loro prodotti futuri. Un momento dove i tre animi del settore si incontravano per supportarsi a vicenda. Giornalisti, aziende ed utenza.

Forse non ci si rende sempre conto quanto ogni settore produttivo umano sia composto da innumerevoli elementi di contorno, che vivono su di esso. Il mondo dei videogiochi non è solo composto da chi li produce e chi li compra. Ma anche da chi informa, chi ama e chi odia. Pensate a canali youtube come quello di Vaati, nato intorno ad un solo gioco, Dark Souls e praticamente diventato centrale nella sua evoluzione, visto che lo youtuber va a scrivere con i suoi video quello che gli sviluppatori sono troppo pigri di fare: inventare una storia coerente dietro al tutto.

E così con lui tanti creator sfruttano le produzioni videoludiche per portare la loro visione, arte o semplicemente odio, al mondo. E poi ci siamo “noi”. La stampa. Quella più o meno ufficiale e quella fatta da appassionati. E l’unica linea di demarcazione tra le due in italia è data da quanti soldi si percepisce con range che va da 0 a “stipendi più o meno alti”. Insomma più guadagni e più sei teoricamente autorevole. Non c’è una scuola, è un mondo troppo nuovo, si naviga a vista. In Italia abbiamo 300^2 accademie delle belle arti per formare gli artisti e critici “più meglio” su cinema, musica ed arti rupestri ma il videogioco langue.

Quindi improvvisando si seguono un po’ le proprie voglie e ciò che la contemporaneità ci offre. Speciali, Guide,Recensioni, Informazione Tecnica ed altri momenti di introspezione. Articoli che richiedono tempo, revisioni, voglia, ispirazione. Belli o brutti che siano, lunghi o brevi, non sono la vera linfa vitale di un portale totale. Di un blog forse sì, ma non di un portale.

Una compagnia che in 10 giorni vende 13.41 milioni di un gioco, ha ancora qualcosa da dire per poter campare?

La linfa vitale, il traffico, sono le news. Le notizie. Quando accadono cose epocali ed esplosive ci sono le congestioni nasali di visite, i server che iniziano a macinare processore, memorie e banda per dare spazio a tutte le persone che accorrono a leggere di come Donkey Kong abbia lasciato Nintendo.

Come facciamo ad avere un tasso di disinformazione così alto quando il volume di click maggiore è prodotto dall’informazione? Per me è un grosso cortocircuito. Ma solo perché sono solito associare all’informazione una qualche sorta di correttezza, di verità. Sbagliando. L’informazione è un oggetto puro ed è alla base del nostro essere. La velocità della luce in fondo è la velocità massima alla quale si può propagare l’informazione nel nostro universo, non indica nient’altro.

Ecco quindi che, quando manca una notizia, si inizia a cercare. A scavare in ogni pertugio per trovare qualcosa. Oppure si prende la strada breve e si va di fantasia.  Ma se si fa informazione generalista, è facile. Il mondo è vario. Ogni giorno qualcosa di buffo o strano accade. NON CREDERAI A QUELLO CHE è SUCCESSO! CLICCA QUI!

Ma quando pendi da una sola azienda, come puoi andare avanti se questa smette di comunicare, se smette di dire cose? Cosa fai? Quante guide possono essere scritte per Animal Crossing? Quanto tempo puoi perdere a guardare tutti i leak di giochi storici e demo tecniche per Nintendo 64? Cosa fai? Quante community puoi coinvolgere per fare il lavoro che il team marketing di Nintendo non fa?

Nintendo, non puoi continuare ad ignorarci. Non è l’utente finale che ci rimette. Lui è impegnato a trovare tutte le rane e le mosche in Animal Crossing o è ancora perso a trovare l’876° seme di cacca in BoTW. Noi invece cosa dobbiamo fare? Su cosa possiamo tirare su l’hype, come possiamo incanalare la gente verso le notizie, se non ci sono notizie, non ci sono annunci. Se c’è il silenzio stampa più totale, se i tuoi annunci sono il vuoto cosmico che prende forma?

Che fine farà la stampa? Davvero PlaystatiON deve diventare qualcosa di più di un pesce d’aprile?

E quindi…. *driin driin* Sì? Aspettate un attimo, scusate è importante… come? Una tizia che vende il pesce al mercato ortofrutticolo di Fondi dice che il 16,5 agosto 2020 ci sarà un Direct? SI VA IN PAGINA! *rumore di macchine rotative da stampa*

Attenzione, areare il locale dopo aver letto l’articolo prima di soggiornarvi, assumere in piccole dosi, può causare flame, trolling, dolori di stomaco, stitichezza, secchezza delle fauci, vista annebbiata e rabbia.

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