Pokémon Spada & Scudo, il coraggio di (non) andare avanti

Riflessioni sull'ultimo trailer e sulle informazioni finora diffuse su Pokémon Spada & Scudo, a un mese dall'uscita

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Un passo avanti, due passi sul posto, quasi statici

Meno di un mese all’uscita di Pokémon Spada & Scudo, secondo capitolo main a uscire per Nintendo Switch, nonché esordio dell’ottava generazione, con nuovi Pokémon e un’avventura completamente nuova.
Nuovi mostri da conoscere e scoprire, nuove creature a cui affezionarci vivendo un’avventura rivoluzionaria, in grado di sorprenderci grazie alle capacità di Nintendo Switch.
Almeno, questo è quello che ancora molti di noi sperano.

Nuovi Pokémon, dicevamo, dopo l’iniziale e classica presentazione dei tre starter, sono stati pian piano rivelati alcuni dei nuovi mostri, con particolare attenzione su alcuni di loro, come Corviknight, Alcremie e Morpeko, da subito un fan favourite.
Meno di un mese all’uscita e qualcosa, da allora, si è inceppato.

La storia la conosciamo tutti: siamo nel 1996 e Pokémon Rosso, Verde e Blu cambiano la storia di Nintendo e del videogame portatile, dando il via a un successo senza precedenti. La prima generazione, i primi 151 Pokémon sono i più amati, i più iconici, le vere star della serie ancora oggi dopo oltre vent’anni.
Fino alla quinta generazione sono stati introdotti sempre nuovi mostri, a volte ripescando dal passato per proporci nuove evoluzioni o pre-evoluzioni, i tenerissimi baby Pokémon.
Dalla sesta, con l’arrivo delle Mega Evoluzioni, alcuni tra i Pokémon più amati hanno beneficiato di un re-design, di nuovi tipi e forme, proponendo nella maggior parte dei casi un aspetto aggressivo ed accattivante. Un primo ritorno al passato, all’epoca, una novità.

Potrebbe essere un caso… potrebbe

Settima generazione, siamo ad Alola.
Alcuni Pokémon originariamente scoperti a Kanto, adattandosi al clima tropicale dell’arcipelago ispirato alle Hawaii assumono una forma estetica e una tipologia differente. Diciotto mostri, tra cui alcuni molto amati dai fan come Vulpix e Ninetales, Marowak, Dugtrio e Sandshrew.
Si torna al passato di nuovo ma questa volta, le novità sono limitate alla prima generazione. Si tratta di forme alternative di Pokémon che non hanno avuto evoluzioni dopo la prima generazione ne forme Mega, legate a Kalos. Commercialmente, una mossa impeccabile, anche se, di contro, le forme Alola di Kanto risultano tra i Pokémon più memorabili della settima generazione, oscurando parte dei nuovi.

This is the end… my only friend, the end…

Torniamo all’ottava generazione.
Le prime forme di Galar ad essere rivelate sono Weezing e Zigzagoon, quest’ultimo possiede una seconda evoluzione esclusiva che può avvenire solamente a Galar, ispirata al metal degli anni settanta e in particolare ai Kiss.
A settembre, una campagna virale sui social e un trailer pochi giorni dopo rivelano Sirfetch’d, evoluzione di Farfetch’d esclusiva di Pokémon Spada.
A inizio ottobre, uno streaming di 24 ore con camera fissa su un bosco, ha rivelato la forma Galar di Ponyta, chiaramente ispirato ai Mini Pony, coloratissimo e morbidoso.

E infine, poche ore fa, un trailer ha rivelato i Gigamax di Pikachu, Charizard, Meowth e Butterfree. Pokémon che, come Alcremie e Korvinight, mutano il loro aspetto esteriore quando diventano giganti e possono utilizzare una mossa esclusiva. Una nuova trasformazione, che sarà riservata solo ad alcuni mostri.
Gli ultimi eventi, trailer e leak, hanno dato ampio spazio alla prima generazione, manca meno di un mese e ancora non abbiamo visto le evoluzioni dei tre starter, ne un numero sufficiente di Pokémon di Galar.

Eh…

La campagna marketing di Spada & Scudo è stata fino ad ora decisamente migliore rispetto a quanto visto con la sesta e la settima generazione, ha fatto ampio uso dei social, ha generato curiosità, richiamato attenzione e, soprattutto, non è stato rivelato quasi ogni dettaglio dei giochi.
Commercialmente parlando, mostrare una nuova forma di Charizard ha un impatto mediatico enorme, significa puntare su un Pokémon estremamente amato dai fan di ogni età e venerato dai collezionisti in ambito TGC.
La forma Gigamax di Pikachu rappresenta un ritorno alle origini, al primo design del topo più amato di sempre, si tratta della mascotte della saga, protagonista assoluto dell’anime e di due capitoli main ma pur sempre, di un Pokémon ideato 23 anni fa.

Puntare sulla prima generazione per la terza volta consecutiva, a discapito dei nuovi Pokémon è una mossa giusta? La varietà di pubblico dei Pocket Monsters è enorme, estremamente variegata, parliamo di almeno tre differenti generazioni. Chi è cresciuto con la saga, chi si è appassionato successivamente e chi l’ha scoperta con 3DS e Nintendo Switch.
Un nuovo Charizard e un nuovo Pikachu significano, in una parola sola, merchandising. Ma è davvero giusto continuare ad attingere dal passato sicuro, dall’epoca d’oro della serie piuttosto che andare avanti?

Niente, sarà, mai, più bello di te.

A un mese dall’uscita dei titoli non abbiamo nessuna informazione sulla trama dell’avventura, abbiamo fatto la conoscenza di pochissimi Pokémon nuovi e abbiamo visto davvero poco di Galar. Praticamente, rapportato al marketing di X&Y e Sole & Luna, l’estremo opposto.
Sappiamo per certo che il Pokédex non includerà tutti i Pokémon e che saranno escluse le Mega Evoluzioni e le Mosse Z, due meccaniche di gameplay praticamente riunite e rivisitate (pigramente, per alcuni) nel Gigamax e nel Dynamax.
Ma i Pokémon nuovi, perché in fondo sono loro il fulcro di ogni titolo… dove sono?

Tanto malumore e tante polemiche hanno accompagnato i due titoli nei mesi, tanti dubbi a partire dall’aspetto tecnico.
Le aspettative intorno ai due titoli erano alte, ma proporzionate alla potenza della console e alla consapevolezza che dopo tanti anni, fosse finalmente il momento di un salto di qualità definitivo. Essere fan di una saga come Pokémon significa, in fondo, aspettarsi che ogni titolo sia migliore del precedente, significa sperare nell’evoluzione della saga, significa sperare di avere titoli sotto tutti gli aspetti all’altezza del brand e del nome che rappresentano.

Tra le Mega Evoluzioni più ispirate, ora rimpiazzate da ChariEndeavour

Al momento, tanti interrogativi e domande circondano ancora Pokémon Spada & Scudo e, almeno fino ad oggi, Game Freak non ha fatto molto per dissipare la nebbia.
Le speranze rimangono e vedere nuovamente i Pokémon di Kanto in parte scalda il cuore, inutile negarlo, ma razionalmente, viene spontaneo chiedersi quando la saga si slegherà da un passato comodo per spiccare finalmente il volo. O riportare N in scena, sinonimi.

Appuntamento al 15 novembre per le valutazioni definitive. In fondo, c’è ancora tempo per cercare tutti insieme le famose “animazioni di qualità”.

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