Nintendo conferma la sua posizione a sfavore della censura nei videogiochi

Nintendo Censura

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Un ribaltamento completo

Le reazioni alla politica di censura di Sony ultimamente hanno generato risposte negative da parte dei consumatori. Nintendo, dal canto suo, ha invece allargato le maglie delle sue politiche di censura, negli ultimi anni. Grazie a questo, versioni senza alterazioni di molti titoli hanno trovato la propria casa su Nintendo Switch. La “grande N” ci ha tenuto a ribadire questa posizione anche nell’annuale meeting generale con gli azionisti.

In realtà, Nintendo non è nuova alla censura. Questa pratica ha origine sin dall’uscita del primo Mortal Kombat: i contenuti violenti venivano eliminati o edulcorati per rimanere più appetibili al mercato delle famiglie e dei giovanissimi. Anche dopo la nascita dell’ESRB, questa politica è rimasta. Anche titoli come Tokyo Mirage Sessions #FE, Fire Emblem Fates hanno subito un simile destino.

Ultimamente però, Nintendo ha ribaltato completamente tali politiche. Anziche limitare i giochi, ha cercato di comprenderli. Una domanda posta proprio durante il meeting con gli azionisti riguardava questo ribaltamento. Nintendo ha riaffermato la propria posizione:

Shuntaro Furukawa

D: Riguardo alle limitazioni sui contenuti. Sulle altre piattaforme notiamo casi di restrizioni applicate indipendentemente da CERO e altre organizzazioni terze. Come si pone Nintendo rispetto a questo?


R: Nintendo si adopera per avere un rating oggettivo dalle terze parti prima dell’uscita, come appunto fanno le terze parti con i loro software. Se le compagnie che detengono le varie piattaforme scelgono in modo arbitrario, la diversità e l’onestà di alcune creazioni nei giochi sarebbero fortemente inibite. Per applicare delle limitazioni utilizzabili forniamo comunque il parental control.

Che ne pensate sul tema della censura dei videogiochi? E la svolta liberale di Nintendo? Porterà a una maggiore creatività tra le proprie proposte?

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