Durante l’ultimo Nintendo Direct, come ben saprete, Bethesda ha annunciato a sorpresa l’arrivo di due suoi grossi titoli di punta sulla nuova console ibrida della grande N: Doom (in arrivo il 10 di novembre) e Wolfenstein II. Ma come sarà stato fare un porting di Doom su Switch?
A spiegarcelo ci ha pensato Adam Creighton, direttore degli sviluppatori di Panic Button ovvero lo studio che si è occupato del porting di Doom su console Nintendo, intervistato da Gameradar ha dichiarato parole al miele per ciò che concerne lo sviluppo del titolo sulla console dell’industria di Kyoto:
Abbiamo una lunga storia di hardware creati su console Nintendo, Switch è sicuramente lo strumento di sviluppo migliore delle sue passate generazioni. I tool sono integrati con Visual Studio, un fattore nuovo per questa generazione di hardware, e poter scrivere e codificare il codice attraverso VS è un enorme miglioramento.
Creighton ha anche rivelato che qualche difficoltà nello sviluppo del porting c’è stata: tuttavia, grazie ai costanti miglioramenti dovuti agli aggiornamenti del kit di sviluppo di Nintendo e al motore ID Tech 6, la creazione del gioco si è rivelata più piacevole del solito.