Nintendo fa sapere di aver aumentato ulteriormente la produzione di Switch a ben 2 milioni di unità al mese.
La richiesta della console Switch è altissima, così alta da costringere il paese natale di Nintendo a vivere in uno stato di costante mancanza di scorte e file perenni all’esterno di tutti i negozi ed i più grandi centri commerciali. Ovviamente anche in altre zone del mondo la richiesta è più alta delle console presenti e disponibili alla vendita. Nintendo ha così deciso di aumentare i volumi di produzione per raggiungere le 2 milioni di console prodotte al mese.
Ovviamente aumenta anche la cifra a cui Nintendo spera di arrivare in termini di vendite. Entro la fine dell’anno l’azienda dovrebbe essere in grado di sostenere un invio di almeno 20 milioni di console annuali, stando a ciò che riportano le aziende che mettono a disposizione la catena di produzione. Tutto ciò dovrebbe evitare a Nintendo ulteriori carenze di scorte in tutto il mondo e soprattutto in Giappone, nonchè a raggiungere più facilmente gli obbiettivi di vendita prefissati dall’azienda.
Recentemente, inoltre, Nintendo ha preso accordi con Tencent per la vendita di Switch nel mercato Cinese, da sempre un mercato difficile per diverse aziende a causa di leggi estremamente restrittive in voga fino a pochissimi anni fa.
I problemi per le carenze delle scorte, a detta delle principali aziende che portano a compimento gli ordini, sono dovuti essenzialmente alla bassa disponibilità di componenti chiave come le DRAM ed altri pezzi, e non a problemi reali della console ne tantomeno a problemi nella catena di montaggio. Sembra quindi che le scorte limitate siano state provocate proprio dalla mancanza di alcuni pezzi necessari alla costruzione di più console da immettere nel mercato.