La stagione di Zelda passerà – Libero Pensiero

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Eiji

“faccia di gomma” Aonuma oggi ci ha solertemente invitato a goderci l’esperienza del nuovissimo e attesissimo (e altri -issimo che sono più soggettivi, aggiungete i vostri a piacimento) The Legend of Zelda: Breath of the Wild con un brevissimo filmato, breve perché quello che aveva da annunciare probabilmente ha provocato il lancio di ortaggi vari da parte della troupe che riprendeva lo scempio.

Il season pass per Zelda, con due dlc al prezzo di venti euro. Come commentare la notizia? Direi così:

Vergognatevi!

Il problema non è tanto nell’idea del season pass, perché Nintendo ha già provato una formula che ha avuto un’efficacia maestrale nel rimpinguare le proprie casse e nel dare un surplus di gioia ai fan. I precedenti illustri sono Hyrule Warriors e Mario Kart 8: due giochi che straripano di contenuti, espansi ancora di più per una cifra tutto sommato onesta. Il problema consiste nella messa in atto del season pass, concetto molto più pratico che teorico.

La messa in commercio dei dlc per i sopra citati giochi era avvenuta in corso d’opera: la gente aveva comprato quel gioco e indifferentemente che lo avesse già completato o meno, ne voleva di più, immediatamente o una volta terminato appunto. Quindi il primo sbaglio risiede nella tempistica dell’annuncio: fateci godere il gioco base intanto, soprattutto perché è uno Zelda, il primo open world, perché lo aspetto da così tanto tempo che la scimmia ha dovuto prendesi una pausa andando a ballare in quel di Sanremo prima di riprendere il proprio lavoro sulla mia spalla a tempo pieno. Inoltre quei dlc aumentavano la profondità dell’offerta in maniera a dir poco sublime, regalando (si fa per dire) tante ore di divertimento che andavano ad aggiungersi a un pacchetto molto completo e competitivo.

Finora The Legend of Zelda (prendete un episodio qualsiasi) è stata un’esperienza completa e rifinita al quale poco si può aggiungere una volta finalizzato il progetto e lo dimostrano il remake HD di Wind Waker e il remaster HD di Twilight Princess: le aggiunte sono risibili in quantità e qualità e non intaccano minimamente il gameplay. Zelda è stato sempre un viaggio onirico nell’animo umano, l’allegoria del viaggio oltremondo e della crescita all’età adulta. Mi rivedo bambino, col pad in mano, lo schermo del crt riflesso nei miei occhiali. Ed è come se Nintendo fosse entrato nella stanza di quel bambino e gli avesse detto all’orecchio “non solo babbo natale non esiste, ma goditi il Re Leone, Aladdin, Robin Hood e La Spada nella Roccia perché arriverà un tempo in cui Frozen verrà decantato come il miglior film Disney mai creato”, per poi sparire mentre il papà gli grida “Hai preso tu i soldi che erano sul mio comodino?”.

Nintendon-zelda-link-rupie-futurama-fly-shut-up-take-my-rupees

Ok,  avevo promesso solo concretezza e niente filosofismi. In realtà a me va benissimo che Nintendo crei DLC, purché appunto continui sulla strada dell’espansione di contenuti a una cifra equa. Il problema qui è proprio questo: questo season pass sembra preannunciare dei contenuti extra così poveri da sembrare semplicemente idee scartate dal concept originale e riadattate alla meno peggio per monetizzare. A suffragio dell’inutilità, una fonte insospettabile: l’annuncio ufficiale dal sito Nintendo. Cito testualmente:

Dopo l’acquisto del Pass […] tre nuovi forzieri faranno la loro apparizione […] Uno di questi forzieri conterrà una camicia con il logo Nintendo Switch che Link potrà indossare […].

Gli altri due conterranno oggetti utili.

Il primo DLC infatti sembra una presa in giro: tre oggetti, di cui uno palesemente superfluo, la Cave of Trials challenge (similmente a quanto aggiunto in Twilight Princess Wii U) e una modalità più difficile, che probabilmente si limiterà ad una hit rate/damage maggiorata dei danni subiti. Il secondo DLC ha già più senso: millanta una nuova storia originale e un nuovo dungeon. Entrambi potrebbero essere contenuti marginali o andare ad arricchire il tessuto della trama su cui Nintendo ci ha ingolosito a dismisura nelle ultime settimane.

Sull’argomento DLC, alla tipica affermazione “lo fanno tutti”, finora ho sempre risposto “ok, ma guarda come lo fa Nintendo”. Per carità, le informazioni al momento sono scarse, ma se i contenuti dovessero essere così poveri come appaiono, e il prezzo così alto, non potrei più far uso di quella frase a cuor leggero, onestamente. Il prezzo è atroce, come sottolineato dal buon Daniele “Cornetto” Tria nell’apposito video che allego di seguito.

 

Ooook, non era d’accordo, diciamo quindi che la percezione di dieci euro a DLC possa essere soggettiva. Ci sono due punti che mi perplimono: il primo è che non è possibile comprare i DLC separatamente, quindi Link dovrà per forza essere un fanboy streetpassaro di Switch (il contenuto del primo forziere è alla stregua di un messaggio subliminale per chi lo giocherà su Nintendo Wii U)  e io dovrò scucire l’intera somma, anche se sarò interessato soltanto al secondo DLC. Secondo punto: dato che Nintendo, come dicono, sembra allinearsi alla moda comune della creazione dei contenuti digitali, non sarebbe tanto chiedere che almeno non prendesse solo le peggiori abitudini dalle cattive compagnie con cui va a spasso: praticamente tutti includono il season pass nell’edizione speciale del gioco, perché questo non avverrà con Breath of the Wild?

Qualcuno in Nintendo si rende conto che dopo aver uscito più di tre testoni per una nuova console, dopo aver uscito un altro centone per una edizione speciale europea che ha contenuti in meno rispetto a quella degli altri continenti, mi si chiedono anche venti bigliettoni per delle idee di game design che non sono state ritenute all’altezza di essere incluse nel pacchetto base? Non ci siamo: ero così contento che Nintendo avesse fatto un balzo avanti nella comunicazione, in occasione della presentazione di Nintendo Switch, e adesso sono costretto ad ammettere che si trattava del classico passo avanti e due indietro, avendo sbagliato il periodo per comunicare l’annuncio (prima che il giocatore possa essere già appagato dal gioco base), il modo in cui l’ha fatto (cosa li hanno inventati a fare i Direct, se l’annuncio di un evento come il primo dlc nella storia della saga zeldiana lo destinano ai social?) oltre che la sostanza stessa, per la quale si può anche scendere sul personale.

Ma sapete cosa mi fa proprio uscire fuori dai gangheri? Lo sapete cosa? Il fatto che, mi conosco, ci cascherò come una pera cotta e comprerò il DLC lo stesso, mannaggia. Ecco l’ho scritto.

Ti credevo meglio di così Aonuma, mi ha deluso. Ti credevo una persona meglio.

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