La presentazione di The Legend of Zelda: Breath of the Wild all’E3 2016 ha generato un eco mediatico notevole e dichiarazioni in proposito da varie personalità del mondo Nintendo si sono succedute a ritmo incalzante. Tra i vari commenti sul nuovo capitolo del celeberrimo franchise, ci sono anche quelli che Reggie Fils-Aime ha rilasciato la magazine The Verge, in cui commenta in particolare la necessità di rinnovare la formula di Zelda e le differenze tra il mercato videoludico orientale e quello occidentale.
Ecco le parole in merito del Presidente di Nintendo of America:
Penso che siamo andati a toccare un tasto molto delicato all’interno del meccanismo di un franchise molto importante per noi, un franchise che rappresenta un fattore cruciale per il nostro successo a lungo termine. La formula di Zelda è nota. Procedi lungo un percorso, combatti in un dungeon, ottieni un oggetto che ti servirà nel prossimo dungeon, e così via. Per i giocatori moderni questa è una formula che non va più bene e c’era bisogno di stravolgerla per poter attirare nuovi giocatori. ovviamente abbiamo dovuto farlo con una certa cautela in modo da non scontentare chi a Zelda ha sempre giocato.
Le differenze tra il mercato giapponese e quello occidentale non sono così marcate da implicare dei gusti situati ai poli opposti. Un’ottima testimonianza di ciò è rappresentata da Splatoon. Uno shooter multiplayer online è un qualcosa che assoceresti ai guati dei giocatori occidentali: invece il numero di giocatori di Splatoon in Giappone, rapportato anche al rapporto tra giochi venduti e base installata, è più alto che negli Stati Uniti. Fondamentalmente si riduce tutto a poche domande: è divertente? È interessante? È unico? Riesce veramente a offrire ai giocatori qualcosa che loro ricercano?