In una recente intervista di Game Informer, Eiji Aonuma, storico producer della serie, ha rilasciato nuove informazioni circa il processo produttivo che ha caratterizzato The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che, dichiara, non si è ispirato a Skyrim o The Witcher, e la presenza della Master Sword nel logo del gioco.
Di seguito l’estratto dell’intervista sulle fonti di ispirazione del titolo:
Game Informer: “Avete guardato ad altri giochi per vedere cosa stavano creando? Ad esempio, Skyrim o Witcher mi ricordano un po’ quello che avete realizzato con l’open world di Zelda.”
Aonuma: “Prima di tutto penso che molti dei membri del personale giochino molti tipi diversi di giochi, giochi open-world come lei ha ricordato, ma non credo che ci sia un gioco che abbiamo veramente preso in considerazione e abbiamo detto ‘vogliamo fare un gioco come questo’. Invece, come ho detto prima, abbiamo voluto ampliare realmente il mondo di Skyward Sword e abbiamo cercato di pensare in che modo potevamo realizzare un mondo di gioco che realmente avrebbe spinto sull’esplorazione. Così abbiamo pensato ad elementi come la necessità di cucinare e raccogliere gli ingredienti per cibarsi, la necessità di procurarsi armi dai nemici perché si rompono, insomma, elementi da inserire come se ci fosse una sorta di necessità di utilizzare e poi procurarsi sempre qualcosa. Questo per noi è stato l’elemento più importante, che ci ha ispirato più di qualsiasi altra fonte di ispirazione singola.”
Sulla Master Sword invece:
Game Informer: “Mi sembra di vederla nel logo…”
Aonuma: “(risate) In questo caso in realtà ha un significato leggermente diverso… ci sono molte spiegazioni riguardanti il modo in cui appare la spada. Spero che quando la scoprirete nella versione finale del gioco sarete sorpresi.”
Per ora è tutto, ricordiamo che The Legend of Zelda: Breath of the Wild è previsto in uscita nel corso del 2017 in esclusiva su Nintendo Wii U e Nintendo NX.