Satoru Iwata – I videogiochi visti come dei figli

vita di satoru iwata

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Satoru Iwata

non è stato solo il presidente di Nintendo ma anche uno degli sviluppatori più brillanti nella storia videoludica. Da sempre amante dei videogiochi, ha contribuito allo sviluppo di questi con una passione unica al mondo. Gentile ed onesto con tutti, sia con i dipendenti che con chi non lo era, è così che la rivista TOYO KEIZAI ONLINE lo vuole ricordare, attraverso un articolo in cui riportano un’intervista avuta con il presidente. A seguire potete trovarne un estratto con le dichiarazioni più importanti e l’approccio di Iwata al suo lavoro e ai videogiochi.

“Io sono stato uno sviluppatore, quindi sono particolarmente affezionato a tutti i prodotti in cui ero molto coinvolto come programmatore o produttore, a prescindere che fossero Kirby Super Star, Earthbound o Super Smash Bros. È molto difficile citarne uno solo.”

“Guardo a tutti questi giochi che ho prodotto molto da vicino, quasi come fossero miei figli, per modo di dire. L’accuratezza della mia percezione di conseguenza differisce da altre persone. Mentre li stavo sviluppando, ho lavorato quasi ogni giorno (fino a notte fonda) fino a che non vedevo il sole sorgere oltre il Mt. Fuji. Quindi quando penso a loro, i ricordi dei miei sforzi creativi arrivano tutti come un unico insieme – come ho realizzato il concept originale, cosa stavo pensando quando ho dovuto lavorarlo in forma tangibile, quale porzione di questi pensieri avrebbe raggiunto i clienti e cosa invece no, e che tipo di problemi o eventi drammatici ho dovuto affrontare durante il processo di sviluppo – sai, questo tipo di cose. Queste emozioni hanno chiaramente separato la mia visione percettiva da quella di ogni altra persona che può rimanere affascinata da questi giochi come un qualsiasi ordinario videogiocatore.”

“Non è facile dunque dire quale sia il mio videogioco preferito. Come creatore, diventa un’abitudine per me pensare perché un certo prodotto sia diventato così di successo, o al contrario, perché un’altro gioco che ho creduto essere molto divertente non ha ricevuto altrettanto supporto e attenzione. Forse. Non apprezzo questi giochi nella stessa maniera degli altri clienti che li acquistano per appassionarsi. Questo perché li apprezzo come parte del mio lavoro.”

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