Mark Stevenson di Playtonic ha rilasciato un’intervista a Cubed3.com, in cui ha raccontato di come ha fondato questo nuovo studio, e di come procede lo sviluppo di Project Ukulele, il progetto più prestigioso (per ora) della software house.
Cubed3: Hai lasciato RARE nel 2014 formando Playtonic, successivamente avete annunciato lo sviluppo dell’esaltante Project Ukulele. Puoi raccontarci le sfide che si celano dietro la creazione di un nuovo studio, nonché la storia dietro il concepimento di Project Ukulele e le vostre speranze per esso?
Stevenson: Volevamo replicare l’ambiente corrispondente alla nostra esperienza di sviluppo presso RARE durante l’epoca SNES e N64, che soddisfò le nostre personalità e i nostri punti di forza creativa. È semplice, e pensiamo che così i nostri giochi rifletteranno quel processo come facevano prima. Ora è molto facile creare uno studio indipendente, e potersi concentrare solo sull’obbiettivo di creare un grande gioco!
Cubed3: Avete piani per portare Project Ukulele su tutte le piattaforme Nintendo, o pensate di portarlo su uno specifico sistema?
Stevenson: Vorremmo portare Project Ukulele sul maggior numero di piattaforme possibili, per permettere a tutti i tipi di giocatori di giocarci. Questo è il motivo per cui lanceremo una campagna Kickstarter a maggio, sperando che ciò possa diventare una realtà e di poterlo far uscire simultaneamente su tutte le console. Stiamo sviluppando il gioco in Unity, e questo ci permetterà di portarlo su molti sistemi diversi, ma ci piacerebbe anche poter aggiungere delle funzionalità esclusive in base alla piattaforma stessa. Intanto vediamo come va il Kickstarter!