Come ben sappiamo, i videogames rievocano in noi grandi emozioni, che siano esse positive o negative. Possono rallegrarci una giornata, o renderci leggermente più cupi, possono regalarci adrenalina o anche paura, in tutti i casi in quelle ore in cui siamo seduti a giocare riusciamo a lasciarci tutto il resto alle spalle.
Aonuma ha deciso di parlarci di una bella storia riguardante una ragazza malata ed il famosissimo gioco The Legend Of Zelda: Ocarina Of Time.
“Da quando ho iniziato a lavorare a The Legend Of Zelda, ciò che mi ha spronato maggiormente, è stata una lettera ricevuta da un fan. Questa lettera proveniva dalla madre di una ragazza ricoverata in ospedale, alla quale la donna aveva portata Ocarina Of Time in modo che la figlia potesse giocarci durante la riabilitazione.
Inizialmente si sentiva la ragazza esclamare “questo è impossibile per me!”, ma nel corso del tempo impegnandosi iniziava a superare qualunque ostacolo nel gioco. Poi un giorno ha detto a sua madre ” Se Link ci sta provando con tutte le sue forze, allora lo farò anche io!” E poco tempo dopo aver detto questo, la ragazza recuperò la sua forma fisica ideale.
Dopo aver letto questa lettera, ho pensato a come Link sia un personaggio controllato dal giocatore, in grado però nel tempo di donargli un qualcosa (in questo caso il coraggio alla bambina).
Pensare che si potesse effettuare uno sforzo maggiore nella vita reale, dopo aver visto Link fare lo stesso, e che un pensiero così positivo nasca dal gioco, mi rende molto felice. Quando creiamo un gioco non pensiamo intenzionalmente determinate situazioni, la chiave sta però nell’esperienza che ogni giocatore trae esplorando il mondo di gioco.
Tuttavia credo che The Legend Of Zelda, sia un gioco che può eventualmente far emergere tali sentimenti.”