Il professor Layton vs Phoenix Wright: Ace Attorney

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Chissà poi se ci abitueremo mai alla ricerca della cura tipica delle ricette Level 5: ogni menù, ogni descrizione, ogni riepilogo, ogni iconcina piccina piccina, ogni animazione, TUTTO insomma è estremamente dettagliato e avvalendosi del character design degli studi Capcom e della scrittura contorta e passionale tipica di Shu Takumi, tutto assume un sapore unico. La verità quindi è che, oltre a essere un esempio di come la formula “fan-service” non equivale necessariamente a un prodotto di grande appeal commerciale ma povero di contenuti, Professor Layton versus Phoenix Wright: Ace Attorney è una gemma rara non solo nei nostri portatili, ma nell’industria intera, il segno di come una collaborazione tra geni come Akihiro Hino e Shu Takumi possa non solo funzionare ma anche offrire un’esperienza di rara bellezza che nessuno dovrebbe perdere di vista. Nessuno che non possa però sorvolare sui difetti che andrò a elencare.

nintendon-layton-vs-wright-sleepPerché parlare di Difetti? Stavo dormendo così bene…

Un gioco che richiede un grande investimento non può mancare l’occasione di essere universale e da questo punto di vista l’avventura può essere affrontata anche come primo episodio in assoluto fra le due serie, anche se una conoscenza del background aggiunge la spezia in più che rende ancora più deliziosa la pietanza.

Fatto sta che la difficoltà è settata spregiudicatamente su livelli bassissimi, il tasso di sfida è inesistente, soprattutto per quanto riguarda gli enigmi. Lo spaesamento causato di tanto in tanto dal fatto di non sapere quale prova presentare durante gli interrogatori è mitigata, nel bene e nel male, dalla presenza abbondante di monete aiuto: quasi impossibile trovarsene sprovvisti (si inizia addirittura con trenta monete). A volte sembra che Phoenix o Maya vogliano tenerci per mano, indicando loro stessi la soluzione. Nonostante non ci si annoi durante le 25 ore di questa avventura, in un gioco come questo fortemente guidato dalla trama, sarebbero stati opportuni i classici mini giochi della valigetta di Layton o l’enigma al giorno da scaricare, totalmente assenti qui, anche se in futuro saranno disponibili per il download episodi e gallerie speciali. Un altro appunto che si potrebbe fare è l’assenza di altri personaggi famosi da entrambi i brand. Probabilmente è un’opinione che varia da persona a persona, io personalmente preferisco che il team di sviluppo punti a rendere corposo lo story mode piuttosto che ingolfare il gioco di subquest.

Non illudetevi: Chelmey e Barton sono un'eccezione all'assenza di special guest
Chelmey e Barton sono un’eccezione all’assenza di special guests

Tirando le somme: chi regolarmente compra Layton per la risoluzione degli enigmi e Ace Attorney per le sfide in tribunale potrebbe trovare il gioco fiacco. Chi invece si lascerà coinvolgere da una trama ben orchestrata e ricca di colpi di scena, da un character design in stato di grazia, dallo stile comico che ha sempre pervaso le due saghe, da musiche memorabili e da un uso ottimale delle migliori feature del 3ds (stereoscopia e touch) troverà un’opera da annoverare fra quelle che fanno essere fieri di definirsi un videogiocatore.

Il plauso a Capcom e Level 5 è doppio: sono riusciti nell’intento di realizzare un prodotto che rappresenta la chiusa di due serie che non avevano altro in comune che un umorismo sopra le righe, miscelando tanto alla perfezione vari elementi dell’uno e dell’altro da poter essere giocato come gioco stand-alone senza assumere che artisticamente è il risultato di un lungo percorso intrapreso dai due talentuosi game designer e contemporaneamente un omaggio ai videogiocatori, tutti.

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