DriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiNG!
“Salve buon cittadino, le piacerebbe discutere di come Nintendo è un buon padre e della sua benevolenza che salverà il mondo e ci porterà sul cammino della felicità?”
“Si impicchi, lei e Miyamoto! Si rende conto di che ore sono??? Sono le sette del mattino ed è Domenica, l’unico giorno in cui posso dormire fino a tardi!!!!!!”
“Le lascio un opuscolo sotto la porta allora”
Probabilmente alcune persone mi vedrebbero così, dato che mi si illuminano gli occhi quando parlo di Nintendo. Dovrei spiegare loro che è proprio la mia persona a emozionarsi quando parlo di Pink Floyd, dei Monty Python, dei Beatles, dei Lonely Island, della Stop Motion e di qualsiasi altra cosa mi muova dall’interno. L’energia deve poi fluire verso l’esterno, devo investire qualcuno e farlo cantare che Tutto Quello di cui Abbiamo Bisogno è Amore. Ovviamente se il soggetto non risponde smetto, ho problemi mentali probabilmente ma non così acuti da…
Siamo alle solite, Nintendo, cosa dobbiamo fare, eh? Andavi così bene l’anno-generazione scorso, avevi voti ottimi in tutte le materie, al prof brillavano gli occhi quando parlava di te. “Sa, suo figlio ha finalmente messo la testa a posto. Non che prima non si impegnasse, i suoi temi erano sempre eccellenti, o quasi, e non si può dire copi nei compiti in classe, anzi avviene spesso il contrario. Addirittura una volta ho sorpreso due studenti che stavano copiando da un compito vecchissimo che avevo lasciato, quello sui giochi per famiglie e i controlli motion. Era così palese che stessero copiando da un compito vecchio che non ho avuto la forza di infierire con un brutto voto, già la classe rideva loro dietro.”
E adesso? Sono soddisfatto delle interrogazioni, hanno tutti voti sopra l’otto i tuoi giochi. Mi vuoi dire perché devi rovinare tutto con la cattiva condotta? Perché sei così chiuso? Esci con i tuoi compagni, vedrai che sapranno aiutarti, quantomeno gli sportivi, dai! E non agitare il parrucchino così quando ti parlo, signorino!”

Questo direi a Mr Iwata prima che i dottori mi portino via. Inesorabilmente, anche in questa generazione, come quella Gamecube mi ritroverò interloquire con simpaticoni sulla sorte di Nintendo.
E se Nintendo facesse giochi su altre console? E se smettesse di produrle le console? Prima o poi farà solo portatili, è lampante. Farà la fine di Sega. Verrà comprata da Sony e Microsoft per fare finalmente un Mario e Zelda degni. Lascio un rigo per le risate.
Anzi facciamo che metto un’immagine và!

Peccato che i pianoforti che cadono esistono solo nei Looney Tunes (a proposito guardate la nuova serie su Boing, è esilarante).
Il fatto è che tutte quelle domande sono sensate solo se vediamo gli scaffali del Mediaworld con il loro ingeneroso spazio dedicato al Wii U e se fatte all’interno delle menti di chi si chiede se può esistere una console senza un Pes e un Fifa nel catalogo.
Concretamente però dovremmo chiederci se le vendite di hardware e software del Wii U creino un buco nero che risucchia gli utili del 3ds, hardware e software, e di altri settori in cui Nintendo posa le sue poco delicate mani. Apriamo Bloomberg, sito di riferimento per le posizioni azionarie e il quadro è questo:

Quindi Nintendo Co Ltd. è in attivo. Una situazione ben diversa rispetto all’era Gamecube, figlia certo dei successi di Wii e 3ds (per quanto Gameboy Advance e Pokémon salvassero la baracca) ma anche dei costi dell’ hardware, sia portatile che casalingo, non indietro ma sicuramente nemmeno al passo coi tempi. Contrariamente a quanto accadeva con Gamecube: un hardware performante, che usava dischi proprietari (e quindi probabilmente costavano anche più dei dvd attuali, oltre al fatto che i supporti ottici saranno possibilmente scesi di prezzo nel tempo). Purtroppo non possiamo essere al corrente di tutti i retroscena: non sappiamo quanto costi lo sviluppo di X, quanto produrre in massa un titolo che ha venduto poco come The Wonderful 101 e neppure quanto costi un gamepad. Quello che sappiamo però sono i report finanziari rilasciati annualmente e non mi pare di aver visto nessuna news di azionisti che vendevano pacchetti di azioni Nintendo su ebay.
Di tanto in tanto però ripenso con inquietudine a quelle sciocche domande. Mentre Mario sta attento che l’asta della bandiera non lo faccia cambiare sesso, mi chiedo se tutto questo un giorno non finirà. Succede. È successo con i Beatles, sta succedendo con i Pink Floyd e i Monty Python, succederà con i Lonely Island.
Per questo attendo ogni nuovo Mario Kart, ogni Smash, ogni singola uscita Nintendo insomma. Perché se la qualità cala, se il divertimento non bussa alla porta, se la maggia/NintendoDifference non la sento allora inizierò a preoccuparmi sul serio. Fino ad allora mi lascerò stuzzicare dalle loro diavolerie perché finora Nintendo non ha mancato di fare quello che ha sempre fatto: divertimento per tutti.