Metroid Prime 3, uno degli sviluppatori abbandonò Retro Studios per via del micromanagement di Nintendo

Metroid Prime 3 Corruption
Un ex sviluppatore di Retro Studios racconta il clima soffocante di una Nintendo attenta anche ai più piccoli dettagli.

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Nintendo inviava impiegati per modificare anche i più piccoli dettagli.

Conosciamo bene il comportamento di Nintendo, estremamente protettiva verso le sue proprietà intellettuali, fino al punto che il suo “micromanagament” (cioè il controllo ossessivo dei più piccoli dettagli, anche creativi) sembra sia stato sufficiente a far abbandonare la propria posizione lavorativa ad un artista di Retro Studios, durante la lavorazione di Metroid Prime 3: Corruption.


La notizia ci viene da un recente episodio del Kiwi Talkz Podcast, in cui il presentatore Reece Reilly ha parlato faccia a faccia con l’ex impiegato di Retro (e Bethesda), Nate Purkeypile, per farsi raccontare della sua esperienza di lavoro, proprio su Corruption.


Nell’intervista, Purkeypile ha descritto come l’organizzazione non fosse nel suo stile, dovendo rispondere a impiegati di Nintendo che arrivavano direttamente dal Giappone per richiedere cambiamenti anche ai più piccoli dettagli della produzione. Purkeypile ha affermato che in questo caso non si tratta di persone che hanno lavorato ai giochi, ma persone che prendevano un volo dal Giappone per modificare personaggi o cose simili.


Benché nessuna delle critiche ricevute fosse diretta al lavoro di Purkeypile sul design del mondo di gioco, questi ha ricordato anche come ai team che lavoravano ai personaggi fosse costantemente richiesto di effettuare piccoli cambiamenti, cosa che portava ad una relazione morbosa tra Nintendo e Retro. Ecco, di seguito, alcune sue parole al riguardo:


Non mi è mai piaciuto lavorare con i publisher o cose così, ma questo era tutto un altro livello di micromanagement. Pensavo non fosse possibile arrivare a tal punto! Per quanto mi riguarda, se non stai lavorando direttamente al gioco, vattene. Puoi dare pareri ed assistenza, ma non credo che dovresti dire agli sviluppatori cosa fare. Non possiedi tutto il contesto e l’inquadramento necessario per fornire effettivamente tali critiche e credo non sia assolutamente così che dovrebbero essere fatte le cose.
Questo non vuol dire che Metroid non sia riuscito bene, ma è riuscito bene non per il fatto che una protezione per le spalle è stata leggermente spostata. Penso che quello sia un rapporto abbastanza morboso.


Questa “morbosità”, assieme alla potenza limitata di Wii, che Purkeypile ha descritto come “soffocante per una carriera artistica”, ha portato lo sviluppatore a lasciare Retro Studios, dopo aver lavorato a Corruption per circa un anno e mezzo.


Ovviamente la maniacalità di Nintendo nella gestione dei dettagli è cosa nota, se si pensa anche ai minuscoli cambiamenti richiesti da Sakurai per Smash Bros. Ultimate.
Cosa ne pensate di questo “modus operandi” di Nintendo? Secondo voi, questo micromanagement ha dato i suoi frutti, o il prodotto sarebbe riuscito bene ugualmente?

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