Gli sviluppatori di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica avevano disegnato un Mario più “duro” nelle fasi iniziali

Mario & Luigi Fraternauti Concept Art

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Storia di un compromesso tra il trovare la propria unicità e gli elementi che definiscono Mario.

Da una delle ultime interviste Nintendo abbiamo potuto carpire alcuni particolari relativi all’inizio dello sviluppo di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica e di come Aqcuire avesse cercato, inizialmente, un Mario dallo stile “più rude e più duro”.

Come è facile pensare, Nintendo non era molto d’accordo con questa idea. Secondo l’art director Hitomi Furuta, la grande “N” pensava che Acquire avrebbe dovuto scegliere un look (per Mario) in cui i fan si potessero identificare. Il produttore Akira Otani ha affermato che Nintendo voleva “che Acquire avesse un proprio stile unico, ma noi volevamo anche che loro preservassero i caratteri che definiscono Mario”. Ecco, di seguito, il brano relativo tratto dall’intervista a Furuta, Otani e al director Haruyuki Ohashi.


Benché io comprenda il desiderio di creare questo gioco in 3D, l’utilizzo di grafica in 3D è stato ormai inserito da tempo all’interno dei giochi action di Mario, non è vero? Ciò avrebbe potuto portare a rendere l’aspetto visivo di questo gioco più simile a quello di altri giochi di Mario. Se questo è stato il caso, immagino che abbiate dovuto trovare uno stile unico per la serie Mario & Luigi purché fosse ancora in 3D, giusto?


Furuta: Esattamente. La sfida che ci si prospettava era quella di sviluppare uno stile visivo in 3D che recasse l’appeal unico della serie Mario & Luigi e la differenziasse dagli altri giochi di Mario. Mi vergogno di dirlo, ma non eravamo ben consci di questo quando è iniziato lo sviluppo, cosa che ci ha portati a una lunga divagazione. Così, nella nostra ricerca per un nuovo stile per Mario & Luigi, a un certo punto abbiamo finito, invece, per presentare un Mario più duro e rude…(ride)


In seguito, abbiamo ricevuto un feedback da Nintendo secondo cui avremmo dovuto mirare a rendere la direzione artistica identificabile dai fan come appartenente alla serie di Mario & Luigi. Dopo di che, ci è stato possibile concentrarci sul come combinare due fattori: l’appeal delle illustrazioni che comprendevano, ad esempio bordi definiti e netti, gli occhi neri, e il fascino delle animazioni in pixel che rappresentavano i due personaggi che si muovono in modo comico in tutte le direzioni. Credo che questo è stato il momento in cui abbiamo finalmente iniziato a sviluppare uno stile artistico che fosse unico per questo gioco.


Questi concept inziali fanno sembrare effettivamente Mario un po’ differente da quanto visto nella serie fino ad ora.


Otani: Secondo la prospettiva di Nintendo nel ricontrollare il design dei personaggi, questi davano l’impressione di qualcosa di differente che assomigliava soltanto a Mario. Quindi abbiamo organizzato un incontro per rivalutare la direzione intrapresa.


Furuta: Durante l’incontro, Nintendo ci ha mostrato un documento che descriveva gli elementi che definivano Mario e Luigi nella serie Mario & Luigi. Nonostante avessimo proposto entusiasticamente questa versione più dura di Mario, quando l’ho considerata dal punto di vista del giocatore, ho iniziato a preoccuparmi del fatto che rappresentasse veramente o meno il Mario con cui i giocatori avrebbero voluto giocare. Quindi, quando abbiamo avuto quella chiara indicazione da Nintendo, questa ha avuto perfettamente senso per noi. Credo sia stato in quel momento che ci siamo resi conto per la prima volta che “Ah, questo è ciò a cui dovremmo puntare questa volta, in termini di stile visivo 3D come Acquire”, e siamo stati in grado di definire la direzione su cui basarci.


Ohashi: Avevamo un forte desiderio di sperimentare nuovi stili visivi, ma ogni volta ci hanno presentato la loro visione in un modo che abbiamo trovato convincente.


Otani: Si, è stato come se avessimo liberato Acquire nella natura selvaggia…solo per inseguirli e cercare di cattuarli di nuovo.


Tutti: (Ridono)


Otani: Benché volessimo che Acquire avesse il proprio stile unico, volevamo anche che preservassero i caratteri che definiscono Mario. Credo sia stato un periodo in cui stavamo sperimentando il modo in cui quei due fattori potessero coesistere.


Ohashi: Come detto precedentemente, Acquire non ha quasi mai creato giochi con personaggi di altre aziende, quindi non avevamo un procedimento consolidato per fare questo. Questa è stata la vera sfida che abbiamo affrontato quando abbiamo iniziato lo sviluppo di questo gioco. Detto ciò, siamo stati in grado di reindirizzare il nostro andamento all’inizio dello sviluppo comunicando nel modo che vi abbiamo appena descritto.


Avete giocato Mario & Luigi: Fraternauti alla carica? Come trovate lo stile artistico del gioco? Avreste preferito un Mario diverso, forse più “duro”?

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