Perché Paper Mario: Il portale millenario gira a 30fps? Ce lo spiega il director di Bayonetta Origins

Abebe Tinari, game designer di Platinum Games, ha difeso Nintendo per non aver raggiunto i 60 fps in Paper Mario: Il portale millenario.

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Vi assicuro che non è stata una decisione presa alla leggera o per pigrizia.

Abebe Tinari, director di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon, ha condiviso su Twitter le sue conoscenze tecniche riguardo al framerate di Paper Mario: The Thousand-Year Door, che funziona a 30 fps.

Tinari ha voluto difendere gli sviluppatori di Nintendo, sottolineando che anche il team dietro Bayonetta Origins ha affrontato enormi difficoltà nel raggiungere un framerate costante di 60 fps.

“Posso capire gli sviluppatori di Paper Mario: Il portale millenario su Nintendo Switch per quanto riguarda la situazione 30fps vs 60fps.

Abbiamo cercato a lungo di far funzionare Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon a 60fps stabili. (1/7)”

“Siamo riusciti a mantenere i 60 fps negli stadi di Tír na nÓg, ma non è stato possibile mantenere la stessa fedeltà visiva e i 60 fps nella foresta.

La mia scelta era di avere un framerate sbloccato con frequenti cali a 30~50 fps, oppure di limitarlo e mantenere i 30fps stabili. (2/7)

“La parte più difficile dello sviluppo di un gioco è scegliere a cosa dare priorità. Tutto ha un costo, sia in termini di tempo di sviluppo per implementarlo, sia in termini di tempo di elaborazione quando il gioco è in esecuzione… alla fine non si può avere tutto. (3/7)”

“Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon può non sembrare visivamente complesso, ma in realtà c’è una tonnellata di post-processing sotto il cofano: i colori che sfumano come l’inchiostro mentre ci si muove nel mondo, i modelli di ombreggiatura sugli oggetti, il modo in cui il mondo si curva per consentire di vedere più in lontananza. (4/7)”

Tutti questi effetti visivi hanno un costo di elaborazione. Ho ritenuto che l’aspetto dell’album illustrato fosse parte integrante dell’esperienza complessiva, quindi non valeva la pena di buttarlo via per raggiungere i 60 fps.

Immagino che il team che ha realizzato Paper Mario: Il portale millenario si sia trovato di fronte a un dilemma simile. (5/7)”

“Sarebbe una cosa se si trattasse di un porting migliorato del gioco originale (ad esempio la versione di Pikmin 1+2 per Nintendo Switch), ma questa è una ricostruzione completa del gioco.

Sono sicuro che hanno voluto utilizzare tecniche moderne per far risplendere l’estetica della carta… e queste hanno un costo. (6/7)”

“Tutto ciò che posso dire con certezza è che il team ha fatto la scelta che riteneva potesse portare alla migliore esperienza complessiva per i giocatori.

Vi assicuro che non è stata una decisione presa alla leggera o per pigrizia.

Mi sono perso l’originale, quindi non vedo l’ora di giocarlo su Nintendo Switch!”.

Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Abebe Tinari? Fatecelo sapere nei commenti!”

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