Una storia struggente e riflessiva
Nella giornata del 26 Aprile 2024, l’editore Fellow Traveller e lo sviluppatore Made Up Games hanno annunciato la pianificazione di Pine: A Story of Loss un nuovo titolo per Switch previsto per la fine del 2024.
Pine: A Story of Loss segue la storia di un falegname in lutto per la recente scomparsa della moglie e promette “una storia struggente e riflessiva raccontata attraverso l’interazione senza parole e l’animazione disegnata a mano“.
Di seguito, il trailer e una descrizione del titolo:
“Solo nella radura della foresta dove ha costruito una casa con la moglie, un falegname lotta per andare avanti, mentre le semplici faccende quotidiane sono intervallate dai cari ricordi di una vita passata. Al cambiare di ogni stagione, il falegname deve prepararsi a ciò che verrà. Compiti come la raccolta dell’acqua, la copertura del tetto o la semina delle colture riportano alla mente i ricordi della moglie. Nel tentativo di non lasciare che il suo ricordo scompaia, l’artigiano del legno cattura questi momenti in splendide sculture di legno. Tuttavia, sebbene ognuna di esse sia una promessa alla memoria della moglie, ben presto si trasformano in una pericolosa ossessione.
Progettato per essere goduto in una o due sedute, Pine immerge il giocatore nel mondo del falegname con una narrazione ambientale, paesaggi sonori ambientali e una colonna sonora originale. Le faccende quotidiane, come la cura del giardino e la raccolta della legna per l’inverno successivo, sono illustrate attraverso enigmi interattivi e minigiochi, con splendidi paesaggi che si trasformano in base alle quattro stagioni. L’opera d’arte di Pine presenta ambienti impressionistici ispirati a opere di N.C. Wyeth. […]
Pine è sviluppato da Made Up Games, guidata dall’illustratore professionista e autore di libri per bambini Tom Booth e dal programmatore Najati Imam. La prima volta che l’artigiano del legno è stato creato da Booth in seguito a una tragica perdita, ha suscitato un’ondata di sostegno da parte dei fan che si sono sentiti coinvolti nella potente rappresentazione del dolore. Determinati a dare vita alla storia del falegname, Booth e Imam l’hanno trasformata in Pine, un’esperienza emotiva e interattiva che serve a ricordare che nessuno è solo nella propria perdita.”
Cosa ne pensate? Vi ispira il titolo? Diteci la vostra!