Con un cavallo per anfitrione
Cosa vi viene in mente se vi chiedo di sparare il titolo di un gioco Nintendo che non si vede da anni? Se la vostra risposta è stata F-Zero, ci siete andati vicini. Perché il primo titolo sviluppato da NDCube, che ha lavorato a Everybody 1-2-Switch insieme a Nintendo EPD, è stato F-Zero: Maximum Velocity, titolo che ha accompagnato il lancio di Game Boy Advance, ottenendo un ottimo riscontro di vendite. Col passare del tempo possiamo affermare che quella prima scintilla di luce si tratta di un caso isolato, e che la giapponese NDCube, sussidiaria di Nintendo, si sia specializzata in party game, alcuni (quasi) sempre ben accolti (Mario Party), altri decisamente meno (Animal Crossing amiibo Festival).
1-2-Switch era praticamente una tech demo col gioco intorno, e dimostrava le potenzialità dei Joy Con, con alcuni minigiochi ottimamente pensati, soprattutto quelli con grande focus sulla vibrazione come quello della cassaforte o ancora quello delle palline dentro la scatolina, alternati con altri molto più modesti e che avremmo potuto vedere tranquillamente su Nintendo Wii, come il duello nel far west o la famosa ed esilarante mungitura di mucca.
In sede di recensione, sempre del sottoscritto, avevo evidenziato come il prezzo pieno fosse il più grosso punto di domanda per l’acquirente e da questo punto di vista Everybody 1-2-Switch fa un grosso passo in avanti, grazie al prezzo di listino fissato a 29,90€. La sorpresa più grande, in ogni caso, è il numero di giocatori che è possibile coinvolgere in questa festa demenziale: addirittura 100.
Due sono, infatti, le modalità tra cui è possibile scegliere: La classica partita da 2 a 8 giocatori con i Joy Con, e la modalità Smartphone, che grazie all’acquisizione di un pratico QR code permette di sfruttare il browser interno del proprio cellulare per unirsi alla partita. Questa modalità è tecnicamente ben fatta, e i tempi di risposta, una volta autorizzati i permessi per l’accesso alla camera, sono ottimali, come testimoniato dalla nostra redazione durante una live su Twitch che ci ha visto confrontarci con i presenti in chat.
La proposta di questo inaspettato sequel non si discosta tanto da 1-2-Switch: si tratta di minigiochi destinati a un pubblico di persone che magari non ha mai usato Nintendo Switch o una gaming console in generale, probabilmente snobbati dagli hardcore gamer. Se dal lato presentazione troviamo la classica cura che ci si aspetta dai giochi Nintendo, con un gusto per le grafiche sempre azzeccato, sono proprio i minigiochi a destare più perplessità.
La qualità è altalenante, si passa da giochi davvero ottimi come Color Shoot, dove col cellulare bisogna fotografare qualcosa che abbia il colore più vicino a quello richiesto, oppure Nascondino Joy Con, dove bisogna nascondere in giro il Joy Con per ritrovarlo grazie alla vibrazione, ad altri veramente poco ispirati come Bingo, che è esattamente quello che immaginate, o Benvenuto Ufo, dove bisogna attirare degli alieni ripetendo alcuni gesti. Ovviamente, è possibile divertirsi anche con i minigiochi meno fantasiosi, ma è sicuramente un’occasione sprecata per confezionare un party game casual assolutamente perfetto.
Alcuni di questi giochi poi abbondano di tediose spiegazioni che, unite all’impossibilità di scegliere il minigioco, proposto randomicamente da una freccia su una rotella che ne contiene quattro, aumenta un po’ troppo la frustrazione e i tempi morti che rendono la festa meno gioiosa. La possibilità di barare in alcuni minigiochi è una caratteristica da segnalare ma che non reputo un difetto del gioco in sé, tanto della categoria a cui appartiene e della qualità delle vostre amicizie.
Ancora una volta, la quantità dei minigiochi lascia a desiderare. È possibile, infatti, vedere tutto in appena una manciata di sessioni, ma del resto il gioco è progettato per partite da 20, 40 o 60 minuti, idealmente per tappare i buchi di tempo nell’attesa che arrivino le pizze o inizi l’evento televisivo per cui vi siete radunati.
L’utilizzo di attori è senz’altro utile a rompere il ghiaccio, e Horace, il presentatore con la maschera da cavallo, è energico e buffo abbastanza per far capire ai vostri amici il mood generale delle attività che si apprestano a svolgere. A proposito del numero di amici che dovreste invitare, chiaramente più si è, meglio è, ma se dobbiamo indicare un numero direi che è meglio essere almeno in 4, e sicuramente di scegliere un altro gioco se si è in 2 o 3, dato che i giochi sono pensati a squadre.
Giudicare un gioco come Everybody 1-2-Switch non è facile. Si può dare un voto a una serata tra amici? Al tempo trascorso assieme, divertendosi? Da un lato il gioco è valido per la categoria a cui si rivolge, dall’altro il precedente 1-2-Switch, pur con l’assenza dell’entusiasta Horace, aveva giochi più interessanti che andavano a esplicitare la bontà dell’hardware appena comprato.
Il prezzo budget, le feature dei Joy Con e la possibilità di usare gli smartphone sono caratteristiche uniche, ed è davvero un peccato aver sprecato l’occasione del cambio di passo che la serie avrebbe dovuto fare, abbondando nel numero dei minigiochi, qui solo 17 contro i 28 del predecessore, mettendo in piedi minigiochi più stimolanti a livello intellettivo, magari inclusi in modalità diverse e variegate.
Everybody 1-2-Switch sceglie di tenere l’asticella bassa e puntare sulla stranezza per far nascere il sorriso che Iwata auspicava in tutti noi, e non è detto che sia necessariamente un male.