Bisogna essere di una certa età e aver attraversato qualche generazione videoludica più della media per ricordare in modo lucido e partecipato quel dannatissimo capolavoro del divertimento che risponde al nome di Samba de Amigo. Oltre vent’anni fa, nelle sale giochi e poi su Dreamcast, questo titolo incarnava in pieno lo spirito giocoso di SEGA, capace di creare esperienze di gioco sempre nuove e assolutamente non convenzionali.
Armati di vere e proprie maracas i giocatori erano invitati a muoversi a ritmo di musica e a “scuotere” la coppia di strumenti rispettando le indicazioni a schermo. Inizialmente sgraziati e goffi, i partecipanti col tempo iniziavano a intuire la coreografia e a prendere fiducia, riuscendo a entrare nel gioco (e nel suo ritmo) con tutte le scarpe.
Qualche anno fa, sull’onda del successo di Nintendo Wii, la piccola scimmietta di SEGA ha provato a tornare in scena, ottenendo però risultati ben al di sotto delle aspettative. Forse per via dei controlli (inevitabilmente) meno precisi dell’originale o per la percezione negativa che avevano al tempo i giochi basati su “gimmick”, Samba de Amigo non riuscì a far dimenticare la prima versione.
Dopo quasi 25 anni è arrivato il momento di riprovarci: complice un nuovo e ancor più sorprendente successo di una console Nintendo, capace di raccogliere tantissima utenza alla ricerca di titoli leggeri e divertenti, supportata da dei controlli decisamente più precisi (Joy-Con > WiiMote tutta la vita), si è venuta a ricreare la situazione ideale per una spettacolare encore.
Samba de Amigo: Party Central si presenta con una commistione di immagini e suoni in grado di stordire il giocatore impreparato. Stiamo parlando di feste, colori e musica: radunate tutti gli amici più caciaroni e date una scossa a quelli più timidi, perché non c’è spazio per le mezze misure in questo gioco, come è stato evidente fin dai primi istanti della nostra prova in anteprima.
Potreste volere approcciare il gioco in modo prudente e provare la modalità tradizionale, ma dopo un’iniziale e rassicurante carrellata di canzoni – selezionabili anche per difficoltà – vi trovereste comunque immersi in una sequenza di prove di ritmo e abilità che si alternano con frenesia. Sì, potete andare a tempo con le maracas, ma non dimenticate di mettervi in posa, di tracciare rette o cerchi con precisione o scatenarvi in azzardati passi di danza
Chi conosce un po’ il gioco originale ricorda come il gaemplay fosse piuttosto “metodico” e richiedesse 2 o al massimo 3 tipologie di input: il colpo singolo, i colpi “a raffica” e le pose. In Samba de Amigo: Party Central il gameplay è stato arricchito di numerose nuove situazioni che rendono le esibizioni assolutamente imprevedibili.
Nel gameplay i Joy-Con rispondono bene, al contrario di quanto facevano al tempo i WiiMote, anche se rimane la necessità di fare pratica per trovare la giusta posizione e impugnatura utile a far riconoscere con efficacia le note alte, medie e basse, senza fare confusione.
Sono inoltre presenti delle note speciali che, una volta colpite a ritmo, richiamano una slot di minigiochi che possono spaziare dai bonus e malus alla partita (note più grandi e facili da colpire, note demoniache che fanno perdere punti in caso vengano mancate, etc.) a vere e proprie variazioni sul tema, come l’inserimento di un minigioco, così, totalmente a caso.
E le modalità alternative, così come i minigiochi, sono un po’ il cuore di questo titolo. Come in tutti i titoli basati su punteggi infatti, alla lunga la tendenza può essere quella di banalizzare un po’ le sfide, riducendosi a dei testa a testa che sembrano più delle sfide contro sé stessi – quasi come le qualificazioni per un pilota di formula 1.
Tra le modalità più geniali c’è una sfida 1vs1 che pare del tutto simile a quella tradizionale, ma che in realtà poi prevede che lo sconfitto si esibisca in una penitenza selezionata in modo casuale – come può essere cantare più velocemente possibile. In questo caso il vincitore può decidere se e quando la penitenza sarà conclusa scuotendo il suo controller. Diabolico e perfetto per le serate ricche di competizione e voglia di rivalsa contro i propri amici!
Torna dal passato un grande classico, il Love Checker: in questa modalità a due giocatori è richiesto di eseguire una canzone in modo più sinergico possibile, eseguendo anche pose speciali di coppia (compreso un romanticissimo cuore). In alcuni momenti ci si trova ad avere perfino i controlli sovrapposti, con le note che vanno a segno solo se entrambi i giocatori le eseguono perfettamente.
Anche la modalità StreamiGO! prova a rimescolare le carte della semplice sfida 1vs1, calcolando dei punteggi in singoli settori per vedere chi, in queste diverse fasi, raccoglie il maggior numero di follower. Quindi potrebbe non essere il punteggio finale a determinare il vincitore, quanto piuttosto i settori in cui si è fatto meglio dell’avversario.
Pur non avendo potuto provarla, abbiamo potuto dare uno sguardo alla modalità World Party, che vede 8 giocatori online sfidarsi in diverse canzoni per eleggere un unico vincitore. Questo viene incoronato dopo una serie di vere e proprie fasi eliminatorie, che lasciano “a casa” i giocatori meno performanti e fanno proseguire i migliori. Sento già ora il brivido della competizione e l’eco di storie di rimonta di giocatori che, dopo aver sfiorato l’eliminazione, riusciranno a ottenere la vittoria.
Si tratta della modalità più “ricca” del gioco e rappresenta il vero punto di ritrovo per le competizioni online. Siamo curiosi di capire quanto e come potrà essere personalizzata nelle sue impostazioni, come funziona il matchmaking e come verranno gestiti i gradi di abilità dei giocatori. Al netto di queste (lecite) preoccupazioni, pare una bomba.
Ma il cuore di Samba de Amigo: Party Central, batte a ritmo di musica? Avendo già familiarizzato con il titolo originale è innegabile che inizialmente sia stato davvero piacevole ritrovare la scimmietta Amigo e i suoi amici, venendo travolto dai ricordi delle tante partite fatte al ritmo di Macarena o di La Copa de la Vida (entrambe presenti nel gioco disponibile al lancio).
Piccolo appunto sulla Song List: si parla di 40 canzoni disponibili al lancio, e nella lista possiamo trovare anche pezzi presi dalle avventure di Sonic (come Escape From The City). Da nostalgico forse manca qualcosa, ma possiamo incrociare le dita per i futuri DLC.
È innegabile però che si sia cercato di rendere più elaborato il gameplay arricchendolo di diverse sfaccettature, cosa che inevitabilmente rende le canzoni più frammentate rispetto all’idea originale. Questo nuovo approccio non è necessariamente un bene o un male, ma risulta semplicemente diverso: piuttosto che lunghe sessioni a cogliere le note al volo, faremo molte più pose, danze, minigiochi e via dicendo. Molto meglio per le sfide in amicizia e forse un pelo peggio per i “professionisti”, ma alla fine l’importante è divertirsi!
Vorremo condividere più informazioni ed emozioni, ma aimè il tempo a nostra disposizione è davvero volato in un lampo tra una risata, una posa scoordinata e i guanti di sfida lanciati a ogni occasione al proprio “vicino di prova”. Samba de Amigo: Party Central nell’occasione si è mostrato decisamente in forma e in grado di divertire tutti.
Di certo non si tratta di un gioco che reinventa la ruota, ma è un prodotto che sicuramente merita questa terza chance di ritagliarsi una fetta di pubblico affezionato, alla ricerca di musica e sorrisi. Dopo aver lasciato la mia postazione con un degnissimo voto S (e 97% di completamento) sulla canzone più difficile del gioco e a livello di difficoltà più elevato, sono tornato a casa abbastanza fiducioso in merito alla bontà del gioco. A quando il giudizio finale? Aspettiamo prima che ci venga svelata la data di uscita ufficiale, attualmente prevista (in modo generico) per l’estate, e poi penseremo a ballare!