The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom era praticamente terminato al momento del rinvio dello scorso anno

Tears of the kingdom link
Eiji Aonuma ha spiegato i veri motivi del rinvio avvenuto a marzo dello scorso anno per The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.

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Quasi un anno per le rifiniture alle nuove meccaniche legate alla fisica.

Forse ricordate che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom aveva subito un rinvio a marzo dell’anno scorso, con appuntamento fissato per la primavera del 2023. Tuttavia, il vero motivo di questo rinvio non era il fatto che il gioco fosse effettivamente incompleto. Il produttore della serie, Eiji Aonuma, ha confermato in un’intervista al Washington Post che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom era praticamente completo al momento del rinvio. Il team di sviluppo ha quindi passato circa un anno a rifinire il titolo e ad assicurarsi che le meccaniche legate alla fisica funzionassero a dovere.

In effetti, la complessità del mondo di gioco ha reso il processo di debug non proprio facile. Già The Legend of Zelda: Breath of the Wild aveva visto l’introduzione di aspetti di gameplay fortemente basati sulla fisica, ma Tears of the Kingdom si attesta su un livello ancora superiore. Basti pensare all’Ultramano, che permette a Link di muovere gli oggetti e di unirli, e alle fusioni che si possono ottenere con Compositor.

Aonuma ha anche condiviso un’altra notizia importante durante la medesima intervista, legata al momento in cui Nintendo pubblicò un video di approfondimento alcune settimane prima del lancio: la motivazione è stata il fatto che il team di sviluppo aveva notato un calo di entusiasmo da parte del pubblico. Secondo il produttore, infatti, i giocatori non erano riusciti a farsi ancora un’idea degli elementi di gameplay o comunque non era chiaro in cosa risiedesse il divertimento legato alle varie meccaniche.

Cosa ne pensate di queste parole di Aonuma sul rinvio di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom? Secondo voi il tempo preso per rifinire le meccaniche legate alla fisica ha dato i frutti sperati?

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