Zelda: Tears of the Kingdom, gli sviluppatori raccontano come tornare alla Hyrule di Breath of the Wild fosse nei piani sin dall’inizio

L'idea iniziale per Zelda: Tears of the Kingdom è sempre stata quella di implementare nuove possibilità di gameplay in un setting conosciuto.

Condividi l'articolo

Donare nuovo gameplay ad un’ambientazione conosciuta.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom si configura come uno Zelda atipico proprio perché non solo è un sequel diretto (per Breath of the Wild), ma riutilizza anche gli stessi asset di Hyrule del gioco precedente, anche se apportando tantissimi cambiamenti e aggiunte.

Il director della serie, Eiji Aonuma, assieme all’altro direttore Hidemaro Fujibayashi e al direttore tecnico Takuhiro Dohta, ha confermato in una recente intervista che l’idea di riutilizzare quella Hyrule era nei piani sin dall’inizio. Fujibayashi ha fatto notare come non ci siano mai state obiezioni a riutilizzare esattamente lo stesso setting.

Ecco di seguito alcuni commenti proprio di Aonuma, Fujibayashi e Dohta.

Dunque, questo gioco prendere le mosse dopo gli eventi di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Aonuma: Si, questo titolo è ambientato ad Hyrule poco dopo la fine del gioco precedente. Ci sono molte ragioni per cui abbiamo scelto questa ambientazione. Dopo aver terminato lo sviluppo del gioco precedente, ci siamo chiesti se potevamo fare in modo che i giocatori potessero continuare ad esplorare questo mondo dopo aver raggiunto la fine del titolo.

La serie di The Legend of Zelda sembra essere una di quelle saghe in cui lo stile visivo e le meccaniche di gioco cambiano spesso drasticamente con ogni iterazione. C’è mai stata una discussione sul creare un gioco nuovo con un mondo completamente nuovo, piuttosto che un sequel?

Aonuma: No, in realtà no. Anche se il titolo precedente, The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ha la sua conclusione, abbiamo iniziato ad avere nuove idee a cui volevamo dare vita in questa versione di Hyrule già realizzata, così la nostra direzione nel realizzare un sequel non è cambiata.

Fujibayashi: Proprio come un luogo che conosci perfettamente, noi capiamo dove si trovino tutte le cose nella Hyrule di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, e per questo motivo, credevamo fosse possibile creare nuovo gameplay. Per questa ragione, nella proposta iniziale, abbiamo chiaramente affermato che “il setting non cambierà” come concetto importante. Anche quando ho condiviso questa cosa con i membri del team qui, non ci sono state obiezioni e siamo stati tutti allineati su quell’idea da quel punto in poi.

Dohta: Quando stavo lavorando alla programmazione di Wuhu Island durante lo sviluppo di Wii Sports Resorts, ricordo che Miyamoto ha detto che voleva “rendere gli effettivi livelli di gioco dei personaggi”. Quello che intendeva con questa affermazione era creare un’isola e utilizzarla come base per aggiungere vari tipi di gameplay per giochi diversi. L’idea di poter fare nuove scoperte all’interno della stessa ambientazione era impressionante per me. Avevo voluto provare questa idea con altri titoli, e supponevo che questo gioco avrebbe sfruttato a proprio vantaggio questo tipo di approccio.

Capisco. Quindi la decisione di creare un sequel all’interno della stessa ambientazione è stata intenzionale.

Dohta: Viceversa, abbiamo effettuato alcuni cambiamenti piuttosto sostanziali nel gameplay. In The Legend of Zelda: Skyward Sword, se i giocatori volevano viaggiare dal cielo a terra, dovevano selezionarlo dalla mappa, ma in questo gioco puoi tuffarti dal cielo direttamente verso il terreno senza soluzione di continuità.

Oltre a questo, i giocatori possono anche guidare veicoli volanti e così via, cosa che offre ancora più liberta all’interno della stessa ambientazione del gioco precedente. Se una zona fosse stata completamente sconosciuta per voi, probabilmente avreste esitato a tuffarvi dal cielo, ma dato che si tratta di un mondo che avete già esplorato nel gioco precedente, questi mezzi di trasporto hanno senso.

Cosa ne pensate delle motivazioni addotte dagli sviluppatori riguardo al riutilizzo dell’ambientazione di Breath of the Wild per The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom? State già giocando la nuova avventura di Link?

Potrebbero interessarti