ZONAU: la tribù scomparsa di Breath of the Wild

Un tempo la tribù Zonau popolava gran parte di Hyrule, ma poi svanì misteriosamente. Scopriamo insieme le imponenti rovine e il loro significato.

Condividi l'articolo

Condividi su facebook
Condividi su linkedin
Condividi su twitter
Condividi su email

Scopriamo la storia della tribù più misteriosa di The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Sono passati molti anni dall’uscita di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, eppure la vasta Hyrule di questo ambizioso capitolo non ha mai smesso di regalare sorprese e segreti ai suoi esploratori. Tra questi rientra senza dubbio uno dei misteri che caratterizzano la narrativa (o “lore” che dir si voglia) del gioco: stiamo parlando della tribù Zonau e della loro misteriosa scomparsa.

● Chi sono gli Zonau?

Tre ricorrenti costruzioni Zonau

Partiamo dalla radice: il nome “Zonau” è un anagramma della parola giapponese  (nazo) che significa “mistero”. Ciò che sappiamo di questo popolo è infatti avvolto da un evento inspiegabile: sebbene abbia lasciato tracce evidenti della sua presenza a Hyrule, gli Zonau sono scomparsi migliaia di anni fa e nessuno sembra saperne il perchè; ciò che resta di loro è la reputazione di tribù barbara e guerriera ma al contempo abilissima nelle arti magiche, con molteplici insediamenti sparsi per le regioni del gioco. Il più importante lo si trova nella tropicale Firone, che tra i suoi fitti alberi custodisce il più alto numero di costruzioni megalitiche appartenenti a questo popolo.

Queste costruzioni raffigurano figure animali e, pur essendo scolorite dal tempo, sono relativamente ben conservate. Dietro il loro aspetto imponente si cela anche una precisa simbologia che viene illustrata nel libro ufficiale The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Creating a Champion:

Le rovine sono principalmente a tema animale e raffigurano la storia della Triforza vista da una prospettiva più antica. Le figure hanno un significato simbolico: ci sono draghi (coraggio), gufi (saggezza) e cinghiali (forza).
— Makoto Yonezu (Senior Lead Artist, Landscape)

La consapevolezza della Triforza e degli elementi che la compongono (cioè forza, saggezza e coraggio) mette gli Zonau in una posizione interessante, soprattutto se consideriamo che delle tre figure la più diffusa è quella del drago, mentre la meno diffusa quella del cinghiale (l’unica, peraltro, in posizione orizzontale e quindi poco visibile tra la vegetazione). La venerazione del drago è ancora più marcata nel cuore della foresta, poiché basta seguire il fiume Dragone per imbattersi in una colossale statua draconica dalle fauci spalancate: al suo interno è possibile trovare la Fonte del Coraggio, costruita dagli Hylia in tempi ancora più remoti. In aggiunta a tutto ciò la regione di Firone è anche casa di Firodra, il drago spirito del fulmine che emerge dalle acque del lago Hylia e si destreggia proprio tra le cascate e i fiumi di questo luogo. È dunque possibile che questa figura divina venisse onorata attraverso statue e costruzioni in pietra proprio nei luoghi da lei frequentati.

L’enorme drago che fa da ingresso alla Fonte del Coraggio

Il culto del drago come simbolo sacro è evidente anche in altre costruzioni: lo testimoniano i tre imponenti forti Tolabirin costruiti a nord, sud ed est di Hyrule. Questi enormi fortezze (anche in questo caso il nome è un’anagramma, sia in italiano che in giapponese, della parola labirinto) sono state edificate in luoghi difficilmente raggiungibili dai viaggiatori e – sebbene non sia chiara la loro esatta funzione – risultano ampiamente decorati da motivi che ricordano proprio i draghi tanto cari a questa tribù. In tutti e tre i labirinti è anche custodito un sacrario ancestrale, ognuno contenente una parte dell’armatura da barbaro: vestiario che, secondo la descrizione, era indossato da “un antico popolo guerriero delle Terre di Firone”. Vi ricorda qualcuno?

Forte Tolabirin del sud e del nord

Infine, l’ultima ricorrente costruzione di fattura Zonau è rappresentata dalle misteriose torri sparse in ogni regione del gioco. Questi pilastri, che si dice fossero usati per finalità magiche, costituiscono un mistero anche per come ci appaiono nel gioco: inizialmente, durante la demo giocabile all’E3 2016, presentavano infatti una texture draconica che è stata inspiegabilmente rimossa nel gioco finale. La risposta più plausibile a questo gesto è che la tribù Zonau dovesse ricoprire un ruolo ben più significativo in Breath of the Wild, ma che in un secondo momento si sia deciso di relegarla a un ruolo più che marginale eliminando ciò che risultava superfluo dal gioco.

La texture draconica è inspiegabilmente assente nel gioco finale

È evidente tuttavia che questo popolo non è stato un’aggiunta dell’ultimo momento: rovine simili sono apparse già nel 2014 durante il primo teaser di annuncio del gioco. Se non ci credete, guardate pure al minuto 3:21 di questo video!

● Le ispirazioni dal mondo reale

Anche gli Zonau, come varie popolazioni della serie di The Legend of Zelda, si rifanno a culture del mondo reale. L’ispirazione principale sembra essere basata sulla civiltà precolombiana dei Mexica, meglio noti col nome di Aztechi nella storiografia occidentale. Questo impero, che ha dominato il Messico per quasi duecento anni, viveva in imponenti città di pietra altamente decorate e, seppur noto per la brutalità dei suoi sacrifici umani, era estremamente avanzato sia nell’architettura che nell’agricoltura. La loro capitale, Tenochtitlán, sorgeva dove oggi si trova Città del Messico e lì è ancora possibile trovare importanti tracce della loro presenza: primo tra tutti il Templo Mayor, ovvero i resti del tempio principale della cultura Azteca. Alla base delle sue rovine si trovano molteplici raffigurazioni draconiche in onore a Huitzilopochtli, il dio della guerra e del sole nonché protettore di Tenochtitlán. Confrontandole con un drago Zonau le similitudini si sprecano: dalla forma degli occhi a quella più evidente delle fauci, che terminano con una spirale rossastra, queste opere sono state senza dubbio di grande ispirazione per il team di sviluppo. Da annoverare tra le figure draconiche del popolo Azteco c’è poi anche il famoso Quetzalcóatl, serpente piumato nonché divinità del vento, dei mestieri e della conoscenza.

Drago Azetco e Zonau a confronto: le similitudini sono evidenti

Un’altra importante influenza per l’architettura Zonau proviene dall’impero Khmer, un potente regno nato nel 802 d.C. nell’attuale Cambogia e che estese la sua influenza su buona parte degli odierni territori di Thailandia, Laos e Vietnam meridionale. Se osserviamo edifici tipici di questo popolo come Angkor Wat (il monumento religioso più grande del mondo) o le vicine rovine archeologiche di Siem Reap possiamo infatti notare un tradizionale motivo ricorrente: si tratta di doghe decorative per finestre “finte”, cioè dal semplice scopo estetico. Anche su Breath of the Wild è possibile trovare questo motivo ricorrente nei pressi delle rovine Zonau ed anche in questo caso la somiglianza palese lascia poco spazio alle parole.

Parete Zonau e Khmer a confronto: anche qui le similitudini sono evidenti

● Conclusioni finali

Pur non avendo molte informazioni in nostro possesso, se siete arrivati alla fine di questo articolo vi sarete fatti un’idea più o meno chiara del misterioso popolo Zonau: insediatosi principalmente nella regione di Firone, questa tribù guerriera dalle eccelse doti magiche ha edificato un grande numero di strutture imponenti (alcune delle quali di stampo animale), conoscendo la Triforza e dei suoi poteri. Per tratteggiare il loro stile gli sviluppatori hanno attinto dalla vasta architettura Azteca e Khmer, che si riflette nelle imponenti e solide costruzioni megalitiche sparse per Hyrule.

Alcuni draghi apparsi nel terzo trailer di Tears of the Kingdom

Non ci lanceremo in teorie folli ipotizzando collegamenti con altri popoli della mitologia di The Legend of Zelda, ma possiamo dire con certezza che una parte della tribù Zonau sembra destinata a proseguire il suo viaggio in Tears of the Kingdom. In tutti i brevi trailer finora rilasciati è possibile notare una forte ripetizione di elementi e figure draconiche corrispondenti a quelle presenti in questo articolo – anzi, i draghi questa volta sono presenti perfino nel logo del gioco.

Non ci resta quindi che attendere il 12 maggio 2023 per scoprire se il mistero riguardo la loro scomparsa da Hyrule verrà spiegato oppure no. A presto!

Potrebbero interessarti

No more posts to show