Il viaggio delle Stelle del Destino ricomincia da qui…
C’era una volta una software house giapponese, famosissima e sulla cresta dell’onda dagli anni ’80 come poche altre, capace di iscrivere numerose saghe a caratteri cubitali nella storia dei videogiochi.
Nomi di enorme importanza come Castlevania, Contra, Suikoden, Metal Gear, Silent Hill, brand che col tempo hanno saputo evolvere, crescere e rinnovarsi e ancora oggi rappresentano saldi pilastri del settore videoludico. Nel multiverso, senza dubbio, esiste un pianeta Terra in cui la realtà appena descritta si è avverata.
Nel nostro presente, i brand sopra citati sono stati praticamente abbandonati, paralizzati nel tempo e ridotti a comparizioni limitate alle remaster o alle collection. Quel che rimane oggi di Konami è una software house che va poco oltre eFootball, il celebre simulatore calcistico, ex Pro Evolution Soccer.
Yu-Gi-Oh!, Dance Dance Revolution e sporadiche apparizioni di Bomberman non bastano a farci rimpiangere i tanti frammenti di storia videoludica persi per strada.
Eiyunden Chronicle nasce nel 2020 con una campagna Kickstarter, dalla mente di Yoshitaka Murayama, creatore dei primi tre capitoli di Suikoden e sviluppato da Rabbit & Bear Studios.
Un successo clamoroso che in pochissimo tempo li porta a raccogliere la bellezza di 4 milioni di dollari e a centrare tutti gli stretch goal, gli obiettivi e gli extra da sviluppare in base alla cifra raggiunta.
E proprio tra gli obiettivi vi era Rising, prequel del titolo principale, Hundred Heroes, previsto per il 2023, successore spirituale e speriamo qualitativo di Suikoden.
Il richiamo degli appassionati è stato fortissimo, oltre 46,000 sostenitori hanno scommesso sul team capeggiato da Murayama e composto da ex sviluppatori della serie. Sono bastate poche immagini, pochi frangenti di gameplay che evocano nostalgia e promettono un nuovo viaggio alla ricerca di oltre 100 compagni, con le moderne meraviglie del 2,5D.
In attesa di un viaggio che ha tutte le carte in regola per essere epico, cominciamo a conoscere il mondo di Murayama con Eiyunden Chronicle: Rising.
ll titolo sviluppato da Natsume Atari sotto il vigile occhio di Murayama è un action a scorrimento laterale in 2,5D, con meccaniche da gioco ruolo e alcune fasi platform.
L’avventura si svolge a Nuova Nevah, hub centrale della storia e cittadina in fase di rinascita distrutta da poco da un terremoto che sta richiamando avventurieri da tutto il mondo. La protagonista di Rising è CJ, giovane avventuriera dalla forte morale discendente da una famiglia di razziatori. Al suo arrivo in città scoprirà che per accedere alla cava dove si trovano i tesori che cerca, dovrà prima di tutto dimostrare di essere abile e utile agli occhi dei cittadini, aiutandoli nelle loro richieste e contribuendo all’espansione di Nuova Nevah.
Completando le missioni secondarie si aprirà l’accesso a nuove zone intorno alla cittadina, nasceranno nuovi edifici e sarà possibile proseguire nell’avventura principale.
La risoluzione delle quest secondarie è un punto cardine dell’avventura, se da una parte si tratta per la maggior parte di missioni ripetitive e poco originali che richiedono molto backtracking (missioni di ricerca, di raccolta di materiali, di salvataggio), per fortuna sono quasi sempre completabili proseguendo nell’avventura principale, poiché ci troveremo a passare nelle stesse aree.
I compagni di avventura di CJ saranno Garoo, canguro spadaccino antropomorfo e Isha, giovane e potente maga. In battaglia, a ognuno dei tre protagonisti è affidato un tasto del pad e il sistema di combattimento, inizialmente molto limitato, diventa pian piano più dinamico e divertente, grazie ai nuovi talenti e le abilità in battaglia che si sbloccheranno costruendo nuovi edifici e con il potenziamento dell’equipaggiamento. Nuova Nevah diventerà una vera e propria casa dove tornare e vederla rinascere ed espandersi grazie al nostro aiuto, proprio come avveniva nella saga di Suikoden, è un’enorme soddisfazione.
Come accade in tanti platform, l’acquisizione di nuovi talenti e abilità permetterà di accedere a nuove aree delle mappe attorno a Nuova Nevah. Pur con i suoi limiti, il mondo di gioco sviluppato da Natsume Atari convince e rappresenta un importante antipasto dell’avventura principale.
Il feeling è quello giusto, e la breve durata dell’avventura (10 ore circa) non fa che aumentare la voglia di giocare Eiyunden Chronicle: Hundred Heroes.
Gli eventi narrati in Rising avranno un forte impatto in Hundred Heroes e il prequel rappresenta anche un goloso antipasto per cominciare a conoscere i protagonisti dell’avventura in uscita nel 2023.
A brillare è soprattutto la direzione artistica.
Ogni schermata è curata sin nei minimi dettagli, ogni ambientazione risalta con colori brillanti e scorci accattivanti, rendendo il viaggio appagante dal punto dall’inizio alla fine.
Un’anteprima del meraviglioso mondo che ci attende, poiché Nuova Nevah rappresenta presumibilmente solo una piccola parte del mondo che saremo chiamati ad esplorare.
Eiyunden Chronicle: Rising è un interessante prequel, un titolo che getta le basi per Hundred Heroes, avventura dalle ben più grandi ambizioni. La storia di CJ, Isha e Garoo ci porterà a scoprire cosa ci attenderà il prossimo anno attraverso la conoscenza degli abitanti del suo mondo e forse, anche per colpa delle nostre incaute azioni.
Non si tratta di un’avventura dalle dinamiche particolarmente variegate ma nel suo piccolo conquista e spinge il giocatore a proseguire serenamente verso la conclusione, lasciandolo con un piacevole sorriso e un inevitabile hype.