Mario Strikers: Battle League Football – Scampoli di precampionato

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Genere: Sport
Multiplayer: 1-8
Lingua/e: Italiano

Birra Moretti o Trofeo Tim?

Negli scorsi giorni abbiamo avuto l’opportunità di provare in anteprima l’attesissimo Mario Strikers: Battle League Football, titolo che riporta in auge la tanto amata serie sportiva nata su Gamecube e che torna ancora una volta nelle fidate mani di Next Level Games, al suo primo gioco dopo l’acquisizione da parte della casa di Kyoto.

Inutile negare che già a monte provassimo un certo entusiasmo nell’approcciarci a quello che è a conti fatti il titolo sportivo più “italiano” tra quelli che hanno visto Mario vestire i panni dell’atleta, a maggior ragione pensando che sono passati ormai 15 anni dalla release del capitolo Wii – perdonate la doccia fredda di realtà, ma gli anni passano davvero per tutti.

Siamo stati invitati a compiere i nostri primi passi nel rettangolo di gioco vivendo in prima persona l’esaustivo tutorial di gioco, che copre tutte le azioni possibili in un percorso graduale di apprendimento che risulta assolutamente necessario, vista la sorprendente complessità del gioco, oltre che intrigante per i completisti grazie ai suoi obiettivi speciali da soddisfare.

È infatti importante chiarire fin da subito che ci troviamo di fronte ad un titolo che, contrariamente a quanto visto in Mario Tennis Aces e Mario Golf Super Rush, non può costruire un’esperienza giocosa su una base simulativa, ma ha invece il compito di creare da zero un vero e proprio sport originale basato sul calcio, costruito su regole e limiti a discrezione degli sviluppatori.

Mario Strikers: Battle League Football è ovviamente ben lontano dall’essere un “FIFA con i supertiri“, però mostra la volontà concreta di essere un titolo solido e articolato, in cui non si può avere la meglio semplicemente smanettando sui tasti e aspettando che arrivi l’occasione giusta per scatenare un colpo micidiale. Innanzitutto è cruciale padroneggiare quelli che sono i movimenti di base in attacco, dalla corsa base allo scatto in velocità, con l’aggiunta del dribbling ad evitare gli avversari.

Sembra tutto così semplice, ma quando veniamo schierati in allenamento contro gli (apparentemente) innocui Yoshi blu del tutorial, ci rendiamo conto che la strada per la coppa dei campioni sarà lastricata di parecchio sudore e impegno. Il peso dei giocatori varia a seconda del personaggio, così come la reattività e la resistenza, e questo porta a dover ogni volta ricalibrare la nostra memoria muscolare per non pensare di controllare Bowser come se sul pallone ci fosse Peach.

Lo stesso vale per la fase difensiva, in cui possiamo entrare in tackle sui nostri avversari come se non esistesse l’arbitro (che in effetti, non c’è), ma dovendo sempre tenere conto dei rapporti di forza tra i giocatori: a Luigi non basterà certo una spallata per avere la meglio su Donkey Kong, che continuerà a correre indisturbato verso la porta, e dovrà invece ricorrere ad un intervento “caricato” per conquistare il pallone.

Nel caso invece si voglia intervenire senza troppi scrupoli, sarà sufficiente entrare con un tackle al massimo della potenza verso un nostro compagno di squadra per scaraventarlo verso il portatore di palla. Bello non sporcarsi le mani e ottenere lo stesso il risultato sperato, vero? Occhio però a non farlo con le principesse caro Mario, potrebbero non gradire e non farti più le torte!

La miglior difesa è l’attacco!

Apprese le basi, è il momento di rifinire le proprie abilità in fase offensiva, chiamando in causa il pallone. Ci abbiamo messo un po’, ma come ogni buon allenatore ci teniamo a tenervi sull’attenti e avere troppo presto la palla vi avrebbe distratto! Scherzi a parte, è qui che Mario Strikers: Battle League Football tira fuori il carattere, mostrando quanto possa essere complesso e appagante il suo sistema di gioco.

Ogni azione può essere infatti compiuta con un tempismo “perfetto”, che consente di ottenere risultati estremamente superiori ai colpi normali. Un passaggio di prima con il giusto tempismo, un tiro diretto al momento ideale o una schivata all’ultimo istante donano al pallone (e al giocatore) un boost di potenza e velocità determinante per andare a rete con successo.

Ma trattandosi di sport “mariesco” è normale attendersi qualcosa di più oltre al classico scambio di cortesie tra pallonate e tacchettate, per questo entrano in gioco il classici blocchi ? luminescenti, a metà strada tra Super Mario Bros. e Mario Kart, che consentono alla nostra squadra di utilizzare fino a un massimo di 2 oggetti alla volta. Gusci, banane, bombe e stelle possono davvero fare la differenza per risolvere una situazione complicata, come nel caso di una difesa sguarnita che riesce comunque a proteggere il portiere grazie ad un guscio rosso tenuto da parte per il momento opportuno.

Per bilanciare la situazione, il gioco tende a offrire i blocchi ad ogni squadra che parte da un gol subito, facendolo apparire nella sua metà campo, e di tanto in tanto ne regala a random evidenziandoli con il colore di uno dei due team, che avranno l’esclusiva sull’utilizzo. In questa occasione possiamo comunque impedire che gli avversari li usino, arrivando prima di loro sul blocco: non potremo usarli, ma neanche loro!

E i supertiri? Nessuna paura, ci sono e sono SPETTACOLARI, caratterizzati da animazioni da “fumetto aggressivo” quasi fuori contesto, ma da rivedere all’infinito per quanto belle. Attivare questi colpi speciali non dipende da qualche barra da riempire, bensì bisogna raccogliere la sfera luminosa che di tanto in tanto apparirà in mezzo al campo: una volta conquistata, il team inizierà a brillare e potrà sferrare un tiro devastante entro un tempo limitato, sempre che gli avversari non lo impediscano.

Per eseguire uno di questi colpi speciali basta caricare il tiro al massimo e seguentemente eseguire al meglio il minigioco “golfistico” in cui fermare un indicatore che oscilla in 2 spazi azzurri, così da ottenere un’esecuzione perfetta che porta automaticamente al gol. In caso di insuccesso, il tiro verrà scoccato, ma potrebbe essere parato dal portiere. O ancora, se la difesa riesce ad effettuare un tackle mentre carichiamo il tiro, perderemo del tutto la carica speciale!

Ci siamo allenati, abbiamo sudato, abbiamo superato il tutorial e completato le prime sfide amichevoli: siamo pronti per visitare il mondo di Mario Strikers: Battle League Football in tutta la sua vivacità, cominciando dai fantastici stadi che vengono creati sotto i nostri occhi componendo due metà a discrezione dei capitani – mezza giungla e mezzo regno dei funghi? Perché no?. Vedere il campo prendere forma e le due sezioni totalmente disconnesse trovare comunque una loro ragion d’essere è davvero affascinante.

Altro elemento che non stanca mai è l’estrema cura riposta nella caratterizzazione dei personaggi, tutti contraddistinti da un set di animazioni personali per ogni ingresso in campo, ogni gol segnato e subito, che renderanno sempre piacevole ogni partita – anche solo perché generano curiosità di vederle tutte. Tecnicamente siamo davvero su livelli altissimi, ad ennesima conferma delle capacità del team di sviluppo.

Un grande potenziale

Abbiamo potuto solo sfiorare le possibilità di personalizzazione dei personaggi, che possono equipaggiare caschi, parastinchi ed altre protezioni andando a cambiare la propria estetica (quasi un unicum per i personaggi Nintendo) e anche parte delle proprie statistiche, potendo quindi enfatizzare gli aspetti in cui sono più portati o andare a coprire alcune lacune.

Il trucco sta nel trovare il giusto equilibrio di squadra ed equipaggiamento, andando a comprare – con le monete guadagnate giocando – gli elementi davvero necessari per migliorare il comportamento in campo: è sicuramente meglio rendere ancora più scattante un personaggio leggero piuttosto che dargli 2-3 punticini in forza, visto che difficilmente un così piccolo aumento gli permetterà di essere realmente più efficace in difesa.

Tanta curiosità invece per la modalità online, di cui ancora sappiamo ben poco ma che ci affascina con l’idea di creare un nostro club di 20 giocatori che possono sfidare il mondo in feroci partite 4 vs 4. Sarà davvero fondamentale capire la bontà degli elementi di gioco in rete, perché ci aspettiamo che dopo poche settimane dall’uscita del gioco tanti appassionati si trovino ad aver già padroneggiato ogni aspetto della componente locale e possano volere, giustamente, trovare nuovi stimoli online.

Se siete impazienti e volete un primo assaggio del gioco, sappiate che nei prossimi giorni gli abbonati al servizio Nintendo Switch Online potranno partecipare ad un esclusivo “First Kick“, con cui provare il gioco in anteprima. Ecco di seguito le date dedicate.

• Sabato 4 giugno 05:00-06:00 CEST
• Sabato 4 giugno 13:00-14:00 CEST
• Sabato 4 giugno 21:00-22:00 CEST
• Domenica 5 giugno 5:00-06:00 CEST
• Domenica 5 giugno 13:00-14:00 CEST
• Domenica 5 giugno 21:00-22:00 CEST

Che altro aggiungere in conclusione di questa anteprima? Semplicemente che Mario Strikers: Battle League Football è un titolo solo all’apparenza caciarone e rumoroso, nascondendo un animo da titolo “hardcore” che sicuramente andrà a creare una community accanita di giocatori come successo per Mario Kart 8 Deluxe o Super Smash Bros. Ultimate.

L’appeal è grande, superiore ad altri titoli sportivi Nintendo comunque di grande qualità, e vedremo sicuramente emergere scene competitive nei paesi in cui il calcio è più amato. Saranno loro a mostrare fin dove possono essere portate le meccaniche ideate da Next Level Games, mentre per quello che riguarda noi l’appuntamento è all’uscita del gioco, che troverà NintendOn prontissima sul campo!

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