L’upscaling e i miglioramenti di cui la console ibrida ha bisogno
Quante volte abbiamo letto rumor, più o meno affidabili, del possibile arrivo di una versione migliorata di Nintendo Switch? Che sia Pro, Super, Advance o 4K, alla fin fine il soggetto era sempre lo stesso: una versione potenziata della console ibrida che potesse quantomeno eliminare tutti gli artefici grafici che spesso vediamo come aliasing, bassa risoluzione e poca nitidezza.
A cinque anni dall’arrivo sul mercato e con l’uscita delle versioni Lite e Oled, sembra ormai tardi per parlare di Switch Pro, con i tempi che ormai si avvicinano ad una vera console successiva all’attuale. Bisogna quindi mettersi l’anima in pace e sopportare i limiti imposti dall’hardware attuale? A quanto pare no.
Grazie a Marseille mClassic, un dongle da applicare alla console, è possibile migliorare (in alcuni casi sensibilmente) l’impatto generale dei giochi su Nintendo Switch, quasi avessimo davvero una versione potenziata della stessa.

Partiamo con una piccola descrizione del prodotto: la mClassic altro non è che una chiavetta HDMI da collegare a qualsiasi console, anche retro, che processa le immagini con effetti e ritocchi che migliorano l’aspetto generale dei giochi. Oltre ad essere collegata alla console, il dongle necessita di energia, ma basta un cavo micro USB (incluso nella confezione) per far funzionare il tutto. Stop, l’installazione è semplicissima, in due minuti scarsi è già tutto operativo.
Come detto la chiavetta può essere utilizzata con qualsiasi console, anche retro (e anzi, per le console retro c’è una modalità apposita), ma qui parlerò solo di Nintendo Switch. Una volta fatti i collegamenti basta accendere il Marseille mClassic impostando l’interruttore sulla modalità “console moderne” (luce verde) e i risultati, credetemi, sono visibili sin da subito.
Quel che promette di fare il dongle lo fa, e molto bene. Tutti i contenuti vengono processati e viene applicato un filtro anti-aliasing, con un upscaling della risoluzione fino a 1440p. Non si raggiunge il 4K ed è un peccato, ma il risultato è comunque sorprendente.


Ho provato diversi giochi, di cui ho fatto video con una scheda di cattura, e i risultati potete vederli da voi. In realtà, seppur visibili anche dai video e dagli screen zoomati che ho allegato, visto dalla TV il risultato è ancora migliore.
Parlando dell’aspetto finale, questo dipende anche dal gioco, ovviamente. Le elaborazioni migliori si hanno quando il titolo ha una risoluzione bassa ed è, di per sé, “brutto” da vedere. I risultati più sorprendenti, infatti, li ho visti con Xenoblade Chronicles: Definitive Edition (video comparativo) e No More Heroes 3 (video comparativo), dove l’aliasing e i colori sbiaditi (soprattutto nel gioco di Suda51) hanno fatto posto a personaggi e ambientazioni più definite, con colori accesi e belli da vedere.


Sia chiaro, non siamo di fronte ad un miracolo tecnologico. I limiti hardware si vedono tutti e il Marseille mClassic non trasforma Nintendo Switch in una PlayStation 5, ma la differenza si vede, e la vedrebbe chiunque, non serve un occhio esperto.
Dopo i due giochi sopracitati, ho voluto provare anche qualcosa che già di suo ha una grafica di livello elevato: Super Mario Odyssey (video comparativo) e Astral Chain (video comparativo).


Il primo, già bello di suo, ottiene dei colori più vividi, oltre ad un aliasing praticamente scomparso del tutto: un capolavoro che migliora ancora di più. Con Astral Chain, di cui ammetto avere un debole tra effetti particellari e ambientazioni sci-fi, i miei occhi si sono illuminati e se non avessi un backlog di anni, tornei a giocarci da capo solo per poter rivivere tutto con questa “nuova grafica”.


Ho poi voluto concludere con Dragon Ball Z: Kakarot, semplicemente perché è il titolo a cui sto giocando attualmente, (video comparativo) e Leggende Pokémon: Arceus (video comparativo).
In questi due casi ho notato solo, se così possiamo dire, un miglioramento nell’aliasing, con i contorni dei personaggi molto più definiti e meno seghettati. Per il resto niente di rivoluzionario come ho percepito negli altri titoli provati, ma la sensazione generale è sempre di un comparto tecnico migliorato rispetto all’originale.




Nessun miracolo, ma i miglioramenti ci sono e sono ben visibili da chiunque. Ora però la questione più importante, il prezzo. Questo dongle è venduto a 99$ sul sito ufficiale, con una spedizione di 20$; insomma, intorno ai 115€ in tutto. Ne vale la pena? Se si gioca molto in modalità TV e se gli occhi non riescono a non notare i limiti tecnici di Switch sì, perché Marseille mClassic porrà rimedio a quasi tutti questi artifici grafici. Il prezzo è sicuramente adeguato a ciò che il dongle offre, soprattutto se pensiamo che è utilizzabile anche con console retro e moderne, dove ovviamente i miglioramenti per queste ultime saranno minimi.
Non sono un tecnico e non mi sono spinto ad una recensione che vada troppo a fondo nelle specifiche o nelle analisi minuziose, ma credo di aver reso bene l’idea. Grazie al Marseille mClassic tutti i possessori di Nintendo Switch possono avere quei miglioramenti che avremmo voluto fin dall’inizio, che speravamo di avere con un eventuale Switch Pro e che probabilmente non avremo fino alla prossima console.
Ma a quanto pare non serve aspettare così tanto.