Nel suo nuovo libro, Reggie Fils-Aime racconta anche un aneddoto relativo ad una delle console portatili Nintendo più criticate
Vi abbiamo già parlato di “Disrupting the Game“, il libro di Reggie Fils-Aime pubblicato lo scorso 3 maggio.
Oltre alle parole spese riguardo alla mancata localizzazione di MOTHER 3, nel suo libro l’ex presidente di Nintendo of America parla anche di una console che divise la critica al suo tempo, e alla cui pubblicazione si definì contrario sin dagli albori: il Game Boy Micro.
In particolare Reggie criticava le dimensioni (il nome della console parla chiaro), nonché i controlli inevitabilmente scomodi per i videogiocatori più adulti. Nonostante questa sua diffidenza, Reggie Fils-Aime presenterà il Game Boy Micro all’E3 del 2005.
Di seguito riportiamo l’intero passaggio tradotto dal libro in cui l’ex presidente parla del Game Boy Micro e della sua produzione:
Avevamo già lanciato il Nintendo DS, e il nostro obiettivo era rendere questo prodotto un successo a lungo termine. La linea Game Boy Advance era in uno stato di declino e Nintendo of America aveva in programma di chiuderla con una promozione per il Black Friday che potesse ripulire tutto ciò che rimaneva nel nostro inventario. Erano piani creati all’inizio del 2005.
Poco dopo ho sentito parlare per la prima volta di Game Boy Micro. Alcuni membri delle nostre operazioni di marketing e team di sviluppo erano al corrente di Micro molto prima di me. Dal mio punto di vista, il concept di Micro era un fallimento annunciato. L’hardware era estremamente piccolo. Non solo i controlli erano difficili da maneggiare per ogni adulto, ma anche lo schermo era minuscolo. Questo doveva andare controcorrente alla moda dell’elettronica del tempo di fare schermi più grandi. Ma lo sviluppo dell’hardware continuò e arrivammo a un punto in cui fummo costretti a lanciare il sistema.
E voi vi siete mai procurati un Game Boy Micro? Cosa ne pensate di questo hardware a distanza di quasi vent’anni dalla sua pubblicazione?