Un esposto manda in tilt il settore
A seguito di un esposto da parte del titolare della società Led S.r.l all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, tutte le sale eSport e Lan in Italia sono effettivamente bloccate.
Com’è possibile tutto ciò? Andando a leggere l’esposto, ma anche semplicemente sentendo le dichiarazioni varie su internet dei vari interessati, come eSport Palace Bergamo o AK informatica, le sale Lan ed eSport sono accusate di eludere la normativa vigente che disciplina e regola i luoghi dove è possibile giocare previo pagamento di denaro.
Le regole vanno a determinare le caratteristiche tecnologiche e comportamentali di questi luoghi. Queste norme sono state scritte prima dell’avvento dei PC di massa e non sono state mai aggiornate veramente per tenere conto dell’evoluzione e delle possibilità offerte dalla piattaforma del Personal Computer, in grado di sua natura di poter fare ogni cosa.
Un esempio presentato nell’esposto riguarda i simulatori di guida. Le postazioni cabinato, come quelle che si possono trovare in sale giochi classiche o di corredo a locali come il bowling ad esempio, dotate di schermo, volante e quant’altro, devono essere omologate ed incorrono in un prezzo per il gestore da sostenere. Questo non si applica ad una postazione di per se analoga, ma composta da tre monitor, un PC ed un volante attaccato.
Il ragionamento dietro è che le regolamentazioni servono per garantire controlli per far si che le apparecchiature non possano essere usate per eseguire software senza controllo e per permettere gioco d’azzardo, mentre su un PC non supervisionato si può fare qualsiasi cosa, incluso giocare d’azzardo, o forse nel caso specifico a giochi con microtransazioni, ma l’esposto non è così fine da segnalarlo.
L’effetto immediato di questo esposto è ovviamente un possibile blocco delle attrezzature usate da tutte le attività assimilabili a sale Lan ed eSport fino a quando non verrà fatta chiarezza normativa. Questo ha l’effetto di mettere a rischio numerose attività e presenta un effetto cascata interessante. Potrebbero essere non a norma anche tutte le postazioni normalmente site in centri commerciali, anche se in quel caso non è previsto un pagamento per l’uso, quindi potrebbero eludere questo controllo.
Attendiamo sviluppi in merito, sperando il tutto si possa risolvere il più velocemente possibile.