Preparatevi a spremere le vostre meningi!
Se è vero che i videogiochi sono per tutti – e lo è – ritengo questo titolo una delle prove più schiaccianti a sostegno di questa tesi. Big Brain Academy: Sfida tra menti si presenta come un gioco accessibile da chiunque, senza alcun tipo di limitazione dovuta ad età o abilità del giocatore. Sono stato invitato da Nintendo e ho avuto la possibilità di provare tutte le modalità del gioco, sia in singolo che in multigiocatore locale insieme ad altri ragazzi: lasciate che vi racconti della mia esperienza con questa – a mio avviso – perfetta via di mezzo tra un Brain Training del Dr. Kawashima e un titolo della serie WarioWare.

Meccaniche di base
Big Brain Academy: Sfida tra menti è a tutti gli effetti un sano esercizio per il nostro cervello, del vero e proprio pane per la nostra… materia grigia. Non a caso, i 20 minigiochi che compongono il titolo, suddivisi in 5 categorie – Algebra, Analisi, Memoria, Intuito e Percezione – si chiamano proprio “esercizi”… e lo sono, di fatto! Le loro regole sono sempre piuttosto semplici e immediate, come contare quanti cubi ci sono sullo schermo o individuare l’animale più numeroso in un gruppo di creaturine. Facile, no?
Procedendo negli esercizi, però, essi si proporranno al giocatore in maniera sempre più complessa e articolata: se impostare le lancette di un orologio analogico che segna le 13:00 in avanti di un’ora può sembrare semplice, immaginate di farlo con una quantità espressa in minuti (es. 220 minuti) su un orologio che segna le 22:45. E, fidatevi, l’orologio ci ha fatto davvero dannare.

Il nostro obiettivo è totalizzare quanti più punti possibili prima che scada il timer. Ad ogni risposta esatta la difficoltà viene incrementata, così come il moltiplicatore dei punti: a difficoltà più alte riceveremo compensi maggiori… così come le penalità in caso di errore! Dare una risposta sbagliata a pochi secondi dallo scadere del tempo può risultare in una penalità della quale si può fare a meno evitando di rispondere. E ve lo dico per esperienza: ho perso un round in multigiocatore sparando una risposta a caso durante gli ultimi istanti di un esercizio.
Giocatore singolo
Ho potuto provare 3 modalità in singolo: Stretching Mentale, dove mi sono cimentato liberamente negli esercizi; Super Stretching Mentale, variante per i giocatori più intrepidi che vogliono partire con una soglia della difficoltà più alta rispetto al normale Stretching (e il salto è parecchio evidente); Esame Finale, sfida nella quale vengono estratti 5 esercizi – uno per categoria – da affrontare in successione con tanto di valutazione complessiva della nostra prestazione (fierissimo dell’8+ che ho ottenuto durante l’anteprima). A proposito di record, essi verranno sempre salvati dal gioco e caricati online in modo che chiunque possieda il titolo possa sfidare il nostro “fantasma”.

Al termine di ogni prestazione i nostri punti verranno anche convertiti in monete di gioco con le quali è possibile sbloccare costumi ed accessori per il nostro avatar virtuale: questo aspetto puramente estetico del gioco, caratterizzato da un delizioso stile cartoon, musiche dinamiche che si intensificano procedendo nei menù e tanti piccoli dettagli e easter eggs a tema Nintendo, contribuiscono a rendere il titolo appetibile a chiunque. Noi abbiamo giocato con tre Joy-Con di colori diversi e i nostri avatar impugnavano esattamente lo stesso controller: dettagli senz’altro adorabili.
Multigiocatore
Ma è il momento di riconsiderare la giocosità del titolo, perché Big Brain Academy: Sfida tra menti è capace di trasformarsi in un divertentissimo party game grazie al multigiocatore locale fino a 4 giocatori. Ho provato il multiplayer sia su TV che in portatile: se volete giocare con un amico infatti è possibile condividere il touch screen di Nintendo Switch (o Switch Lite) per le sfide 1 contro 1, senza quindi ricorrere al televisore o ai Joy-Con, caratteristica che rende sicuramente più intuitivi certi esercizi.

Ed è proprio nelle modalità multiplayer che il titolo brilla maggiormente e mostra di essere in grado di far divertire chiunque: innanzitutto, la difficoltà è personalizzabile singolarmente da ogni giocatore. Ciò significa che, scegliendo un livello di difficoltà più accessibile, chi non ha mai impugnato un controller ha la possibilità di sfidare alla pari un veterano del titolo che ha impostato una difficoltà più alta per sé stesso.
Se si gioca in compagnia dei più piccoli è possibile disattivare i minigiochi più impegnativi: nonostante la semplicità delle regole dei minigiochi, alcune categorie offrono esercizi di difficile comprensione per i bimbi più piccoli, come la già citata impostazione dell’ora su un orologio con le lancette – anche se, in questo caso specifico, non fatico a credere che se la saprebbero cavare meglio di noi.

Infine, in maniera del tutto analoga alla serie Mario Party, il gioco tende dinamicamente ad aiutare il giocatore che resta più indietro col punteggio grazie a piccoli sotterfugi che riducono lo stacco dai giocatori in testa senza tuttavia svantaggiare eccessivamente questi ultimi, garantendo ad esempio punti bonus o la possibilità di scegliere liberamente l’esercizio da affrontare successivamente.
Ci si può sfidare negli esercizi, infatti, selezionandoli liberamente oppure estraendo a caso il minigioco fermando un ago su una grande ruota che li mostra tutti. Toccherà infatti al giocatore in svantaggio fermare l’ago e se il minigioco estratto non è di suo gradimento può tentare una nuova estrazione (una volta sola per turno). Non so cosa si provi a fermare l’ago, lo ammetto… ero sempre in testa.

Tirando le somme, Big Brain Academy: Sfida tra menti mi è sembrato un titolo decisamente da non sottovalutare come ammetto di aver fatto quando è stato presentato: è il perfetto connubio tra party game ed enigmistica, capace di divertire e al tempo stesso tenere in forma la mente, ed è impressionante il livello di accessibilità ed immediatezza che garantisce ai giocatori. Bisogna considerare che offre il meglio di sé in multigiocatore locale ma dato il prezzo budget si tratta senza dubbio di un prodotto da tenere quantomeno sott’occhio. E ora, se volete scusarmi, vado a tenere sott’occhio la barra di avanzamento del download e l’ora, così aspetto la mezzanotte (e mi alleno per il terribile minigioco dell’orologio…).