Dying Light versione Nintendo Switch: Digital Foundry pubblica l’analisi tecnica

Dying Light è arrivato su Switch: Digital Foundry lo ha analizzato, e il verdetto è positivo.

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Un porting davvero notevole se si tiene conto dell’hardware su cui gira

Lo scorso 19 ottobre Dying Light, survival horror del 2015 sviluppato da Techland (software house conosciuta anche per le serie di Dead Island e Call of Juarez), è finalmente arrivato su Nintendo Switch, in attesa dell’uscita del sequel nel 2022 (su Switch in versione cloud).

Dying Light è un titolo dalla grafica realistica, e pur essendo relativamente obsoleto, offriva un buon colpo d’occhio anche su console. L’impresa di portare il gioco su Switch era tutt’altro che scontata, ma pare che Techland abbia fatto un lavoro eccellente.

Digital Foundry ha notato la fattura di questo porting, e ne ha pubblicato un video di analisi approfondita.

Le caratteristiche principali del gioco, per chi non avesse interesse a guardare il video integrale, sono le seguenti, paragonando il gioco alla versione PS4:

  • Il porting è basato sulla versione 1.43 del gioco
  • Presenta molti cambiamenti rispetto all’originale
  • Usa un anti-aliasing temporale con upscaling
  • L’immagine di gioco è ricostruita prendendo diversi frame, per mantenere la risoluzione obiettivo, ovvero 1080p in dock e 720p in portatile
  • La risoluzione di rendering è bassa, anche più bassa di 720p in dock, ma la tecnologia di ricostruzione rende l’immagine praticamente indistinguibile da una risoluzione nativa
  • La risoluzione delle ombre è diminuita notevolmente
  • Anche la risoluzione dell texture è minore
  • Illuminazione e profondità di campo sono identiche all’originale
  • L’occlusione ambientale è ancora presente, ma ridimensionata
  • Il framerate obiettivo è di 30 FPS, ma spesso oscilla tra i 30 e i 36 FPS
  • Il gioco si trova spesso sopra i 30 FPS, i crolli hanno luogo soprattutto negli scenari notturni
  • Gli sviluppatori hanno detto che pubblicheranno una patch per risolvere i problemi di framerate
  • Il motion blur della versione originale è stato eliminato
  • Tutto il dettaglio in lontananza è stato diminuito
  • Alcune luci dinamiche non sono visibili in lontananza, appaiono solo quando ci avviciniamo
  • Il rendering dell’acqua è stato alleggerito, ma l’effetto e la superficie dell’acqua è molto simile all’originale
  • A volte, alcune animazioni potrebbero presentare qualche frame in meno
  • Alcuni riflessi sono stati rimossi
  • Rimosse le ombre nei cumuli di fogliame
  • Pop-in di alcuni oggetti
  • Il look originale è stato preservato su Switch
  • I tempi di caricamento sembrano essere migliori su Switch
  • Nessun supporto al suono surround

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Ci sono delle imprecisioni, alcune delle quali già riconosciute dagli sviluppatori e che verranno sistemate prossimamente, ma, tutto sommato, questo porting di Dying Light sembra essere davvero impressionante, ed è riuscito a preservare l’effetto grafico di un titolo che, 6 anni fa, girava su hardware molto più potente di Nintendo Switch.

Voi avete già giocato a Dying Light? Siete interessati alla versione Switch?

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