Alex Kidd in Miracle World DX – Recensione

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Genere: Platform
Multiplayer: No
Lingua/e: Italiano

Si ritorna a Miracle World!

Forse non tutti sanno che Sonic the Hedgehog, l’iconico porcospino blu dei videogiochi, non è stata la prima mascotte di SEGA, un altro personaggio era considerato il vero rivale di Mario all’epoca delle console a 8 bit, stiamo parlando di Alex Kidd, protagonista dell’omonimo Alex Kidd in Miracle World, platform sviluppato e pubblicato da SEGA nel 1986 per Sega Master System.

Gli sviluppatori di Jankenteam hanno deciso di dare nuova vita a questo classico SEGA, con Alex Kidd in Miracle World DX, una versione completamente rinnovata del titolo, in uscita anche su Nintendo Switch.

Il Sega Master System II e Alex Kidd in Miracle World installato

Nel 1986 SEGA aveva bisogno di una mascotte in grado di fronteggiare quella di Nintendo, così nacque Alex Kidd, un ragazzo bassino con le orecchie giganti, in abiti orientali, che richiamavano unpo’ quelli dell’idraulico italiano baffuto, in grado di farsi spazio tra i nemici a suon di pugni. Chi aveva in casa un Sega Master System, di conseguenza, era in possesso di Alex Kidd in Miracle World, in quanto il gioco era preinstallato dentro la console, quindi bastava accenderla, senza una cartuccia, per farlo avviare e divertirsi. Sì, proprio come accadeva più o meno con Super Mario Bros. e il Nintendo Entertainment System.

Successivamente, precisamente nel 1991, con l’avvento del Sega Mega Drive, Alex Kidd è stato messo in disparte a favore di un altro personaggio, stiamo parlando naturalmente di Sonic the Hedgehog, una ventata d’aria fresca per il genere platform, un vero successo, in grado di mettere il bastone tra le ruote al colosso Nintendo nell’epoca dei 16 bit. Alex Kidd ricevette ugualmente qualche sequel, non all’altezza di Miracle World, ma col tempo cadde lentamente nel dimenticatoio…

Immagini che puoi sentire! (parte la musichetta del primo livello)

Una volta avviato Alex Kidd in Miracle World DX possiamo vedere da subito come il titolo voglia offrire il più possibile la stessa esperienza dell’originale, con l’iconica musichetta del primo livello, impossibile da dimenticare per chi ha giocato migliaia di volte l’originale su Master System, per farvi capire, l’equivalente del primo livello del primo Super Mario. Inoltre, il gioco ci mette da subito a disposizione, premendo semplicemente il tasto ZL, la possibilità di switchare in qualsiasi momento noi vogliamo, da DX a versione 1986 in 8 bit, feature che ci aiuta a vedere in tempo reale le differenze e l’enorme lavoro svolto dal team di sviluppo. Tra le differenze si nota da subito un netto miglioramento del gameplay, molto più fluido, che però non influisce sulla difficoltà, infatti, come l’originale, risulta abbastanza difficile da completare, in quanto basta soltanto una piccola collisione con i nemici per perdere la vita, roba che Cuphead, fatti da parte!

Inoltre, oggi come oggi, risulta davvero frustrante non poter sconfiggere i nemici saltandoci sopra, infatti, la particolarità di Alex Kidd è quella di poter utilizzare soltanto i pugni per difendersi, tranne per le boss fight, lì dovremmo farci strada a suon di Yan Ken Pon, il nostro Sasso, Carta, Forbice. Per questo, gli sviluppatori hanno avuto la geniale idea di poter attivare le vita infinite, semplicemente dalle opzioni, per poter completare il gioco più serenamente, anche se non sarà ugualmente una passeggiata… Una volta completato il gioco avremo a disposizione una modalità del tutto inedita: Assalto ai Boss (Boss Rush). In questa modalità, come suggerisce il nome, sarà possibile sfidare direttamente i boss in sequenza.

Quanto sono belli i livelli acquatici!? Per niente…

Dal primo colpo d’occhio appare subito evidente l’enorme lavoro svolto nella ricostruzione dei livelli in pixel-art, con ogni oggetto nel suo posto originale, ma con quei dettagli minuziosi aggiuntivi che rendono ogni scenario quasi dei quadri in movimento. Inoltre, sono riusciti a dare senso ad alcuni scenari originali davvero insipidi e noiosi, aggiungendo fenomeni atmosferici, come la pioggia. Per non parlare dei colori e delle ottime animazioni, insomma, visivamente impeccabile.

Ottime il comparto audio e le musiche, riarrangiate in modo magistrale, anche se, a parere personale, alcune con un sound un po’ troppo caraibico per il contesto.

Jankenteam, con Alex Kidd in Miracle World DX, ha voluto chiaramente mantenere lo stesso feeling e esperienza dell’originale, nonostante l’egregio lavoro di rimasterizzazione generale, mantenendo la stessa difficoltà eccessiva della versione per Sega Master System. Se non amate le sfide difficili, vi consigliamo di lasciar perdere, altrimenti non potete farvi sfuggire uno dei platform migliori dell’epoca 8 bit come Alex Kidd!

Giocato per diverse ore, a tutte le modalità di gioco, grazie ad un codice promozionale concesso dagli sviluppatori
Pro: Scenari ricostruite meravigliosamente in pixel-art, musiche riarrangiate alla grande
Contro: Un po’ troppo difficile per i tempi odierni
8

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