Ma c’è ancora molto lavoro da fare
Che la tecnologia del Ray Tracing sia ormai la feature che i maniaci della tecnologia vogliono applicare a qualsiasi titolo del passato e del presente si sa, basti pensare ai recenti esempi applicati anche a titoli in 2D come Quake 2 ed il primissimo Doom. Ma nessuno aveva ancora mai provato ad aggiungerlo ad un gioco di Super Mario.
Il motivo era da ricercare nell’assenza di un codice del gioco completo e funzionante, che permettesse a chiunque mastichi un po’ di programmazione di aggiungere (o togliere) funzionalità a piacere al titolo.
Ma dal dicembre dello scorso anno, grazie al lavoro di un team di fan, il codice originale del titolo per Nintendo 64 è ormai disponibile online in formato open source (cioè a titolo gratuito) e chiunque quindi adesso può scaricarlo e mettersi al lavoro per farlo funzionare. Sì, perché per evitare problemi legali con Nintendo, il codice di gioco è stato sì decompilato e reso disponibile online, ma è comunque necessario ricompilarlo per far sì che parta.
Ovviamente questo non era un problema per l’utente Daríosamo, che ha anche aggiunto il pack di texture e modelli 3D di Render96, che aggiunge elementi di tridimensionalità anche a ciò che nel gioco originale era stato lasciato in 2D per limiti tecnici.
Un’anteprima del lavoro in corso d’opera si può visualizzare nel video più sotto ad opera del team di Digital Foundry, che ha provato i primi livelli del titolo e l’hub centrale del castello di Peach, mostrando nel dettaglio i vari aspetti curati dal creatore di questa mod.
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Come si può immediatamente notare dalla massiccia presenza di ombre su Mario e gli altri elementi dello scenario, l’introduzione del nuovo sistema d’illuminazione ha reso necessario aggiungere svariate nuove fonti di luce per ottenere lo stesso livello di luminosità degli ambienti del gioco originale e anche di mantenere alcune ombre 2D disegnate a mano dagli sviluppatori giapponesi per non intaccare in alcun modo il level design dei vari livelli.
Questo ha comportato un notevole quantitativo di lavoro extra per il creatore di questa mod, che ha comunque voluto condividere il work in progress della sua opera, che richiederà ancora diversi mesi di lavoro costante per essere ultimata.
Oltre ai lavori dei singoli utenti come Darìosamo, anche le aziende come Nvidia si stanno attivando nello sviluppare software che in maniera del tutto automatica implementano il Ray Tracing sui vecchi giochi per PC: una maniera sicuramente interessante per mantenere vivo l’interesse dei giocatori sui titoli del passato, permettendogli di rigiocarli con alcune delle tecnologie più moderne.