Le strategie di Nintendo raccontate da Stefano Calcagni
In una recente intervista pubblicata sulle pagine di DDay, l’attuale direttore del settore marketing, Stefano Calgagni, si è espresso a proposito del mercato retail e di quanto sia importante per le future strategie dell’azienda. Non solo, tra i tanti argomenti trattati vi è l’approdo al mondo PC, possibilità che la Grande N sembra non aver escluso del tutto.
Vi lasciamo a qualche spezzone dell’intervista.
Per quanto riguarda il marketing dei videogiochi, il mercato italiano pone sfide particolari?
Nintendo si divide in tre grandi regioni: Far East, Stati Uniti/Sud America ed Europa. Le prime due fanno capo a una sola sede, una in Giappone e un’altra negli Stati Uniti. In Europa, per un territorio comunque più piccolo rispetto alle altre regioni, abbiamo dieci filiali, ognuna con abitudini di consumo e lingue differenti. In Europa c’è una sede centrale a Francoforte, che fa da coordinatore, ma i marketing locali hanno un peso molto più rilevante perché si parlano lingue diverse e ci sono costumi e abitudini diversi. La filiale locale è quindi importante per far emergere il valore del brand per il consumatore locale.
Dei giochi che Nintendo ha venduto in Italia nel 2020 quanti sono stati digitali e quanti pacchettizzati?
È difficile stabilire dei numeri precisi perché Nintendo, da questo punto di vista, è sempre stata più tradizionale se vuoi rispetto ad altri attori sul mercato, quindi più legata al canale fisico. Nel 2020 c’ è stata una grande crescita del digitale, in tripla cifra. Una quota molto importante. Per Nintendo è importante salvaguardare il mercato del fisico perché è quello che più parla al mass market e al pubblico che più interessa a Nintendo, cioè le famiglie, i ragazzi, i giovani adulti. Riesce ad avere dei punti di contatto molto forti. Il digitale, per quanto si stia diffondendo e porti a conversioni più importanti, parla a qualcuno che è già un fruitore del videogioco. A Nintendo interessa parlare anche a un pubblico nuovo e allargare il mercato del videogioco, quindi il canale tradizionale è fondamentale.
La piattaforma PC viene percepita come un territorio neutrale. Nintendo potrebbe valutare di portare i suoi giochi su PC per aumentare la portata degli utenti sulla falsa riga di come ha fatto per il mobile?
Non credo ci siano limiti. Dopo aver aperto al licensing e aver aperto un parco giochi, qualcosa che una volta sarebbe stata impensabile, non ci sono strade impossibili. Sicuramente Nintendo valuterà con molta cautela ogni strada da percorrere perché è importante salvaguardare il valore di quello che già c’è e non rischiare giusto per avere un’opportunità di business in più. Preservazione del valore del brand e poi opportunità di business.
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Parole che dipingono il quadro di un’azienda sicuramente attenta al futuro e sempre alla ricerca del modo più efficiente per diffondere le proprie IP. Per tutte le dichiarazioni di Calcagni, vi invitiamo alla lettura dell’intervista completa, che offre molti spunti di riflessione.