Gnosia – La recensione del gioco che vi farà andare in nomination

Gnosia Copertina
Siete pronti a un gioco che è sia visual novel che gioco strategico di società? Ecco Gnosia, un titolo che cerca di uscire dal loop.

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Genere: Visual Novel/Strategico
Multiplayer: Assente
Lingua/e: Testi in inglese

Un loop di partite, per scoprire cosa le lega.

Mi sono appena svegliato Setsu, posso avere almeno un caffè?

Siete tra coloro che amavano i libri game e le storie interattive? Accade anche a voi di voler rifuggire la compagnia di esseri in carne ed ossa (magari per limiti oggettivi, come la necessità di una buona connessione o dell’abbonamento al Nintendo Switch Online) e non ne volete sapere di giocare Among Us in rete, ma vorreste comunque provare qualcosa di simile? Sentite la forte mancanza di esperienze a la 999: Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors o Virtue’s Last Reward giocati in portabilità sui vostri DS e 3DS? Non avete mai giocato una di queste avventure perché sono troppo poco interattive?

Beh, se avete risposto “si” ad almeno una di queste domande vi consiglio di proseguire, perché il titolo che abbiamo tra le mani potrebbe rispondere ai gusti e alle esigenze di una vasta schiera di utenti, più o meno appassionati del genere.

Sto parlando proprio di Gnosia, una visual novel interattiva uscita su Playstation Vita nel 2019, solo per il mercato giapponese e che si è fatta notare per aver ricevuto un 10/10 da IGN Japan. Sin dall’incipit vi renderete conto che non siamo di fronte alla “solita storia interattiva”, ma possiamo dire che quest’opera abbia veramente le carte in regola per essere diversa da tutte le altre?

Innanzitutto Gnosia ha una duplice natura: l’intreccio si dipana attraverso fasi chiamate “loop”, ognuna delle quali vede una serie di interazioni che al pubblico italiano potrebbero ricordare il gioco dell’Assassino o il famoso cardgame Bang!, mentre gli anglofoni si riferiscono a questo genere ludico come “werewolf” (il lupo cattivo) o “mafia” (che non credo di dovervi spiegare). Tutti questi esempi vedono più o meno la stessa struttura: all’inizio di una partita i giocatori ricevono dei ruoli che non possono immediatamente rivelare agli altri (solo alcune figure chiave possono farlo) e devono agire secondo quei ruoli, scoprendo chi sono i propri alleati e uccidendo/assicurando alla giustizia i propri avversari finché non si verificano le condizioni per la vittoria dell’una o dell’altra fazione.

Fred…una vita da mediano.

L’azione si apre su un’astronave con un equipaggio variegato e ben caratterizzato, che si divide tra membri maschi di varia provenienza tra cui il tormentato Remnan, Chipie ed il suo inseparabile gatto, il misterioso Jonas, e membri di sesso femminile (altrimenti dette “waifu material“) tra cui la leale Setsu o l’intelligente Raquio, tutte dotate di una personalità che parla da sé, oppure effettivamente mute come la dolce Kukrushka; scoprirete anche qualche membro non-binario, e perfino Shingenmichi, il classico alieno grigio del nostro immaginario e perché no…una graziosa beluga di nome Otome. I personaggi sono tutti disegnati a mano e ottimamente caratterizzati, così come gli ambienti statici che fanno da sfondo ai dialoghi e alla narrazione. L’equipaggio in questione  è stato attaccato dagli Gnosia, alieni comandati dall’entità Gnos, che hanno il potere di sostituirsi agli esseri umani e replicarne fattezze e comportamenti (si, a molti ha ricordato anche Among Us e quindi ve lo cito anche io) e la cui volontà è quella eliminare l’umanità. Il nostro obiettivo sarà isolare gli Gnosia mettendoli nel sonno criogenico, mentre questi sempre in minoranza cercheranno invece di eliminare l’equipaggio e di rimanere in maggioranza sulla nave.

Il titolo inizia con il vostro risveglio e con l’introduzione della meccanica principale: giorno dopo giorno vi riunirete nella sala centrale della nave a discutere ed offrire la vostra fiducia a tale o a tal’altro membro, finché non si giungerà all’eliminazione di uno dei personaggi tramite il sonno criogenico, con un sistema di votazione che ricorda quello tanto caro ai reality show. Quello che stranisce, rispetto ad altre visual novel, è che c’è tanto gameplay e poco approfondimento di contesto, sin da subito: questo perché la cornice narrativa, il background dei personaggi e l’evoluzione del vostro rapporto con essi si attiverà soltanto quando durante le varie manches raggiungerete determinate condizioni, che molto spesso corrispondono alla vittoria, ma…non sempre: in alcuni casi potrebbe essere lieto cadere nella trappola di qualcuna delle waifu dell’equipaggio per scoprire qualcosa di più sul suo passato o sulle sue motivazioni…salvo poi essere attaccati subito dopo.

Una volta individuati tutti gli Gnosia a bordo, o dopo che questi avranno conquistato la nave (o nel caso vinca la terza alternativa…che non è il caso di spoilerare), il gioco si interromperà e la nave effettuerà un salto temporale o “loopche cambierà completamente le carte in tavola (siamo forse davanti a un rogue-like?) innescando un nuovo ciclo in cui l’equipaggio assumerà ruoli e comportamenti completamente diversi: potrebbero addirittura comparire nuovi membri o alcuni membri del precedente loop potrebbero non essere più presenti, o ancora potreste diventare voi stessi Gnosia e cercare di prendere il controllo della nave.

Il mio nome è voltafaccia!

Aahh s#&&t! Here we go again!

Esistono infatti vari ruoli che vengono introdotti gradualmente e che rendono la formula molto più piccante. Oltre a essere un semplice membro dell’equipaggio o un membro affetto da Gnosia, scoprirete tutta una serie di figure intermedie da impersonare: potrete essere l’ingegnere, che può esaminare un altro membro dell’equipaggio non in sonno criogenico mentre dorme, per riferire se è Gnosia o meno, il dottore che può indicare se uno dei membri scelti per il sonno criogenico era effettivamente Gnosia o meno, l’angelo custode, che può scegliere di proteggere un personaggio dagli eventuali attacchi di uno Gnosia nella notte, e il seguace del culto Gnosia, che supporterà gli alieni e Gnos e perché da questi spera di essere rapito. Ad ogni loop avrete un obiettivo diverso, quindi bando alla (G)no(s)ia!

Tutti questi ruoli, poi, possono essere dichiarati a un certo punto della partita, per richiamare l’attenzione dei compagni (e si purtroppo anche degli avversari) e molto spesso più di un personaggio (voi compresi) affermerà di essere il dottore o l’ingegnere, con il risultato di sbilanciare il gruppo e gettarlo in confusione: infatti, gli Gnosia possono fingersi ingegneri, mentendo e offrendo come risultato report falsi sui membri dell’equipaggio esaminati durante la notte, facendovi quindi dubitare proprio di quell’idea che vi eravate fatti precedentemente.

Il pacing di un Decamerone spaziale

Posso dire che “sono umano!”, ma gli altri mi crederanno?

Una caratteristica molto interessante è il pacing con cui il gioco introduce via via tutti i vari ruoli e la componente ruolistica delle vostre abilità: una gradita novità rispetto ad altre visual novel e intrinseca alla struttura di Gnosia, è il fatto che al termine di ogni loop  guadagnerete punti esperienza, in base al successo della vostra ultima sessione. Questi potranno dunque essere utilizzati per aumentare statistiche che vi apriranno a nuovi e potentissimi comandi ed interazioni come…la possibilità di dire con certezza se un membro o l’altro è uno Gnosia, senza l’esame del dottore o dell’ingegnere, cosa che vi darà un immediato vantaggio, ma vi esporrà ad essere bersaglio dell’entità aliena durante la notte. Potrete anche allearvi con alcuni compagni, o utilizzare l’opzione che vi permette di interrompere i ragionamenti degli altri membri per parlare di cose futili e distogliere da voi l’attenzione.

Ogni sessione di votazione si comporrà di 5 turni all’interno dei quali ognuno dei personaggi (compresi noi) farà le proprie mosse: alcuni cercheranno di spostare l’attenzione su un certo membro, chiederanno il rapporto dei dottori o degli ingegneri, altri difenderanno l’uno o si alleeranno con l’altro…e le possibili azioni andranno ad aumentare con il proseguo dei loop.

L’unico vero difetto, purtroppo è la ripetitività di questa fase di dialoghi, molto scarna e poco caratterizzata, in cui ogni personaggio, ad esempio vi saluterà sempre con la stessa frase quando viene cortesemente nominato per il sonno criogenico, o produrrà sempre la medesima esclamazione, al momento di dubitare di quel tizio che se ne sta in disparte.

Lassù nello spazio tra dame e cowboy, c’è forse un ingegnere di troppo fra noi?

Se inizialmente le meccaniche del loop possono sembrare semplici e le decisioni da prendere letteralmente arbitrarie e fondate su elementi quasi inesistenti, dopo ogni fase conoscerete meglio i vostri compagni e come in un RPG sbloccherete potenzialità e qualità che vi permetteranno di influenzare le votazioni oppure di nascondervi dall’attacco degli Gnosia; infatti, ogni interazione o evento provocato (ad un certo punto guadagnerete anche l’abilità che vi permette di settare i ruoli del successivo loop in modo che si verifichi un evento ancora non scoperto, cosa che vi permetterà di influenzare la velocità della narrazione) con combinazioni di azioni particolari andrà ad aggiungere nuove informazioni al diario in cui il gioco automaticamente catalogherà le caratteristiche di tutti i membri dell’equipaggio. Tutto ciò vi permetterà di ricostruire i brani dell’arco narrativo che supporta le manches di gioco, oltre a saper comprendere ed anticipare le tendenze di comportamento dei vari personaggi: noterete che alcuni tendono a parlare poco, ma a dire sempre la cosa giusta, mentre altri invece cercheranno il proscenio, ma spesso per mentire; altri ancora saranno perfetti in un ruolo piuttosto che in un altro. Ogni scoperta aggiungerà quindi un pezzo del puzzle alla narrazione: scoprirete perché “quei due” si conoscevano ben prima di salire a bordo, oppure cosa succede realmente durante le fasi di loop, trovandovi di fronte a varie linee narrative che si intersecano perfettamente come la cornice di un Decamerone spaziale.

Un gioco sul viaggio perfetto per i viaggi.

No, non è il poligono di PES, ma una pagina del diario di bordo.

A livello tecnico c’è ben poco da eccepire, trattandosi di un titolo che è nato su Playstation Vita e che si estrinseca attraverso immagini da sfogliare: ottimo sia in handheld che in portatile, anche se il porting su Switch avrebbe potuto dare adito ai comandi touch, che purtroppo non sono presenti. Una qualità da sottolineare è quanto il gioco si presti a partite mordi e fuggi, perfette per l’utilizzo in rapide sessioni in portabilità, magari proprio in viaggio, anche se la voglia di scoprire potrebbe tenervi impegnati per 16 ore ed anche più.

La soundtrack è invece interessantissima (anche se non molto varia) e riesce a comunicare sia l’intensità delle fasi di investigazione che il carattere di “space opera” del titolo. In particolare sono fondamentali alcuni richiami uditivi che spesso accompagneranno, in modo quasi onomatopeico, le diverse azioni o reazioni di alcuni personaggi.

Purtroppo il gioco è fruibile soltanto in lingua inglese (ricordiamo che la versione Ps Vita era solo in lingua giapponese) che non si rivela certo aulica, ma piena di espressioni e slang del parlato che si ripetono spesso. Sappiamo come questo taglierà fuori una buona fetta di utenza, ma se non altro la ripetitività di cui facevo cenno vi permetterà, una volta imparate, di ricordarle facilmente.

Conoscere la Conoscenza!

Vi siete mai sentiti “deus ex machina?”…con la Chiave qualcosa accadrà per forza!

Gnosia è un unicum nel genere delle visual novel proprio per via della sua struttura composta di manches sempre simili, dai cui più disparati esiti però emerge la storia. La progressione delle vostre abilità, unita alla struttura dei continui salti temporali che resettano la sessione di gioco a ruoli rimescolati, permette la creazione di situazioni sempre diverse (qualcuno ha detto rogue-lite? Si…con rogue-like prima vi ho ingannato) e spinge il giocatore a provare e riprovare, anche perché le fasi di riunione, persuasione e nomination sono piuttosto rapide.

L’unica vera pecca è data proprio dal riutilizzo degli stessi asset, non solo visivi, ma di dialogo nella fase di gioco puro (e per fortuna non in quelle dove vi verrà svelata la storia): Setsu metterà in dubbio la veridicità delle vostre dichiarazioni sempre con la stessa frase, e Otome vi supporterà sempre con la stessa esclamazione, laddove invece Raquio si accomiaterà sempre allo stesso modo, quando selezionata per il sonno criogenico.

Questo espediente permette di rendere più veloci e spediti questi brani di gioco, che i programmatori hanno voluto rendere scientemente ripetitivi, ma un approfondimento delle varie situazioni di indagine e la presenza di diverse linee di dialogo che arricchissero l’approccio di ogni personaggio non avrebbero guastato. Per converso, ogni pezzo di novità e di informazione recuperato diventa veramente premiante e stimola a proseguire: in questo senso la coerenza nella costruzione dell’impianto di gioco è da premiare.

Nelle partite emerge tutta la duplice natura di visual novel, ma anche di semplice gioco da tavolo con turni veloci e sempre diversi, alla ricerca dei cattivi (sono davvero tali?), o della distruzione dell’umanità (vogliono davvero distruggerla?).

Se volete un racconto dalla forma ciclica, con veramente pochi eguali (forse solo Raging Loop su Switch può apparire vagamente simile), ma anche una versione dell’Assassino portatile, in cui ogni nuova sessione vi premierà facendo emergere un nuovo aspetto della trama di gioco, beh, date una chance a questo titolo di Playism: il bello di Gnosia è proprio la direzione in cui vi spinge il titolo stesso…la vera “conoscenza” sta nel rompere il loop.

La chiave per la conoscenza è l’imprevisto!
Ho tentato di trovare la crepa nel loop di gioco per 15 ore, sia come Gnosia che come membro dell’equipaggio e come la terza possibilità, grazie al codice gentilmente fornito per la recensione.
Pro: Sistema di progressione ruolistico ben incastonato in una visual novel solo nominale; c’è molto di giocabile e interattivo. Potreste entrare nel loop e potreste pure affezionarvi.
Contro: Le frasi con cui i personaggi esprimono i propri sospetti e voti sono sempre le stesse. Niente aggiunta di opzioni “touch” per Switch.
8.0

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