Redout: Space Assault – Recensione spaziale

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I ragazzi di 34BigThings portano su Nintendo Switch l'ottimo Redout: Space Assasult, un tripudio di colori, esplosioni e galassie.

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Genere: Sparatutto, Arcade
Multiplayer: No
Lingua/e: Testi a schermo in italiano

34BigThings ci porta in una guerra spaziale ad alta velocità

Due anni fa recensivo con piacere Redout: Lightspeed Edition per Nintendo Switch, la versione definitiva del gioco tutto italiano dei ragazzi di 34BigThings che, nonostante qualche difetto, riusciva nel suo intento di divertire e offrire tanta adrenalina a folle velocità.

Dalle auto futuristiche che gareggiano per la gloria, mi sono trovato ora a guidare astronavi nello spazio in Redout: Space Assault, un “prequel” del racing game che va a collocarsi qualche anno prima e che va a spiegare la colonizzazione delle galassie da parte degli umani.

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La trama non è di certo il punto forte del gioco, per quanto sia apprezzabile come tra qualche cliché, tradimento e colpo di scena non si debba solamente affrontare una miriade di nemici per partito preso. Certo, quel che si cerca in un gioco del genere è l’azione pura, ed infatti dopo qualche ora di interesse nel leggere i vari scambi di battute tra i personaggi, ho vissuto la cosa con sempre meno attenzione, cercando il prima possibile di arrivare al dunque e buttarmi nella mischia.

Il gameplay di Redout: Space Assault può essere riassunto citando un gioco che, per chi è cresciuto con le console Nintendo, non può che far piacere sentir nominare. La serie Star Fox è sicuramente quella che viene in mente una volta avviato il primo livello di Redout, con astronavi che si muovono su un percorso a binari, possibilità di muovere la nostra nave liberamente per lo schermo e tante, tante esplosioni. Insomma, nulla di nuovo lato gameplay e forse è proprio questo uno dei limiti del gioco.

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La storia è composta da diversi capitoli suddivisi in vari livelli, ognuno dei quali completabile in non più di una manciata di minuti. La maggior parte di questi rispetta ciò che è stato citato prima, ovvero livelli su binari, ma è l’esperimento dei livelli esplorabili liberamente che elevano la qualità del gioco e allo stesso tempo lasciano con l’amaro in bocca per quel che sarebbe potuto essere Redout: Space Assault.

Per quanto il divertimento non manchi mai e distruggere decine di nemici sia sempre appagante, la telecamera che segue la nostra astronave e che, in un certo senso, la obbliga al percorso stabilito, spesso predilige la spettacolarità al gameplay, con angolazioni che rendono difficile mirare sui nemici e a volte addirittura nascondendoli. Capita quindi di venire colpiti da raffiche di laser e proiettili senza sapere da dove provengano e, quindi, senza poterli evitare in tempo, nemmeno usufruendo dell’immancabile “barrel roll”.

Fortunatamente essere sconfitti non comporta altro se non la perdita delle monete raccolte fino a quel momento: il respawn è infatti immediato e si torna all’azione in una manciata di secondi.

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L’arsenale della nostra astronave va ad ampliarsi nel corso dell’avventura, ma di base si può contare su due tipi di armi più dei missili autoguidati. Oltre a ciò, è possibile potenziare la propria navetta migliorando la potenza di fuoco, la resistenza dello scudo e dello scafo, il tutto spendendo le monete di cui sopra e selezionando a fine di ogni livello una speciale carta che avrà effetto nella missione successiva. Queste carte, seppur inizialmente non diano vantaggi così tangibili, già verso metà della campagna offrono benefici che fanno la differenza tra il successo e la sconfitta.

La difficoltà di Redout: Space Assault rende comunque l’avventura abbordabile, anche se alcune volte mi son trovato costretto a ripetere delle missioni con il solo scopo di accumulare monete e migliorare l’astronave per poter proseguire e non avere troppe difficoltà dovute un po’ ai problemi di telecamera prima citati, un po’ alla potenza di fuoco insufficiente.

Nonostante ciò, non si arriva mai a livelli di frustrazione, ma la ripetitività di queste azioni può effettivamente influire sull’apprezzamento del gioco: se già le missioni in sé non offrono moltissima varietà tra loro, trovarsi costretti a ripetere più volte dei livelli per accumulare monete può alla lunga risultare noioso.

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I difetti del titolo, a dire il vero, si limitano a questi descritti finora e quindi, senza pensare a ciò che sarebbe potuto essere con una libertà totale alla Starlink: Battle for Atlas (giusto per citare un “concorrente” diretto) e analizzando ciò che Redout: Space Assault effettivamente è, i ragazzi di 34BigThings hanno confezionato un buon gioco, con delle potenzialità sicuramente inespresse.

Su ciò che però Redout: Space Assault eccelle è sicuramente il comparto grafico: sia in portatile che in modalità dock il gioco è fluido e delizia con colori accesi, esplosioni e inquadrature fantastiche. Lo spazio è ricreato in maniera eccezionale e i vari meteoriti, corpi celesti e stazioni spaziali offrono ottime texture. Anche il comparto sonoro gode di buoni spunti lato effetti speciali e colonna sonora, con brani adeguati alla situazione che si sta vivendo, che siano semplici missioni di ricognizione o battaglie epiche con boss enormi.

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Con Redout: Space Assault i ragazzi italiani di 34BigThings ci hanno regalato un gioco di qualità, che non rivoluziona di certo il genere e che non osa, ma ha tutte le carte in regola per regalare qualche ora di puro divertimento, senza fronzoli. Probabilmente con una maggior varietà nel gameplay e una telecamera meno punitiva parleremmo di una vera perla, ma anche così ci troviamo di fronte ad un titolo che merita di essere provato. Il gioco è infatti disponibile su eShop a soli 9,99€, un prezzo molto accessibile e soprattutto onesto se si pensa alla qualità del prodotto.

Dopo LightSpeed Edition che ci ha fatto desiderare ancor di più F-Zero, ecco che Space Assault ci dimostra come ancora oggi uno Star Fox ben fatto avrebbe il suo perché. Se non ci pensa Nintendo, ci pensa 34BigThing a farci sognare.

Ho portato a termine la campagna principale in circa 5 ore, grazie ad un codice gentilmente concesso dagli sviluppatori.
Pro: Veloce e adrenalinico, graficamente davvero ben fatto.
Contro: Missioni molto brevi e tutte simili tra loro. La telecamera non aiuta il gameplay ma, anzi, lo ostacola.
7.5

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