Volevate un classico e noiosissimo JRPG a turni? Lanciate un dado per tentare la fuga e buona fortuna.
E’ tutto italiano il cuore pulsante che batte sotto a Doom & Destiny, un JRPG a turni nato dalle abili mani di Heartbit Interactive e lanciato per la prima volta sul delicato e terrificante mercato dei giochi per smartphone.
Purtroppo lo sappiamo bene, il mercato mobile funziona molto alla “Io speriamo che me la cavo” e la quantità di titoli semplicemente osceni abbonda. Insomma, con “30.000 lire il vostro falegname ve lo faceva meglio“.

Eppure, navigando tra le pagine degli store Apple e Google (e anche Microsoft su PC e smartphone dell’epoca) poteva comparire un certo Doom & Destiny, un gioco di ruolo tutto italiano che ha saputo conquistarsi una sua nicchia fino a dar vita a un seguito chiamato “Advanced” e l’ultimo “Worlds” disponibile attualmente solo su PC.
Ma cosa rende prezioso questo piccolo gioco? Perché dovreste assolutamente scaricarlo e giocarlo, se grandi amanti dei JRPG e non?
Una storia da sbellicarsi
Il punto forte di Doom & Destiny Advanced è proprio la storia. Mai troppo seria e spesso molto esilarante, durante le 30 ore necessarie per completare la storia principale e diversi contenuti extra avrete modo di vivere una narrazione leggera ma piena di succulente citazioni, che spaziano tra frasi celebri del cinema classico e moderno fino a citazioni videoludiche o battute che rasentano i limiti delle freddure.
C’è poco da dire, quando si tratta di creare un prodotto basato sullo humour noi italiani siamo i migliori, perché d’altronde a noi la qualità “c’ha rotto il cazzo“. E Doom & Destiny Advanced riesce benissimo in questo, a portare su Nintendo Switch un gioco con una buonissima dose di humour che non risulta mai stucchevole o datato e che riuscirà sempre a strapparvi più di una risata. O una lacrima. Sapete com’è, “mi è entrata una bruschetta in un occhio“.

Il gameplay, poi, ricalca fedelmente i classici canoni dei JRPG, con un sistema di combattimento basato sui turni e sull’utilizzo di magie curative e offensive, di buff e di debuff che torneranno utili nel caso in cui incontraste un mostro fatto di cacca pronto a farvi passare una giornata di puro divertimento. Forse sarebbe il caso di chiamare Shpalman.
I nostri quattro protagonisti, gettati all’improvviso nel bel mezzo di una battaglia che li vede privati della propria anima e costretti a farsi aiutare da alcuni spiriti di combattenti del passato per sopravvivere, dovranno recuperare il possesso delle loro anime per poi poter affrontare il grande nemico di quest’avventura. Insomma, “viennetta, tremenda mia viennetta“.

Inizierete l’avventura con uno spirito (ovvero una classe) per personaggio, e nel corso dell’avventura avrete modo di raccogliere sempre più spiriti e mixare quindi il vostro party in modo da poter ottenere diverse combinazioni da schierare in battaglia.
Comparto grafico e musica
Il comparto grafico di Doom & Destiny è, senza ombra di dubbio, il punto debole della produzione. Il gioco è stato infatti creato utilizzando RPG Maker, il che fa ben intuire quale possa essere la mole poligonale o lo stile generale utilizzato nella creazione del gioco.
Fortunatamente, il team di sviluppo ha creato un gioco che si lascia tranquillamente giocare ed esplorare, avendo preso spunto anche da grandi produzioni del passato quali i Final Fantasy o i Dragon Quest. I dungeon poi sono ben strutturati e difficilmente vi ci perderete all’interno, ma non per questo vi troverete di fronte a sfide di poco conto.

Le musiche, dal canto loro, risultano molto piacevoli e riescono a conferire all’avventura quella nota costante ma mai invadente. Ovviamente non aspettatevi una produzione tale da volerla inserire in una delle vostre playlist su Spotify, ma dall’altra parte la sua presenza vi sarà spesso di conforto.