Il direttore creativo di SEGA rimase sbalordito dalla coesione di Nintendo

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Toshihiro Nagoshi, direttore creativo di SEGA, ha parlato dell'infelice periodo di SEGA dopo il fallimento, in termini di vendite, del Dreamcast.

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Toshihiro Nagoshi, direttore creativo di SEGA, ha parlato dell’infelice periodo di SEGA dopo il fallimento, in termini di vendite, del Dreamcast.

Durante l’intervista, Nagoshi spiega che, in quel periodo, cominciò a lavorare sullo sviluppo di titoli per Nintendo Gamecube e approfittò di quell’occasione per chiedere ai dipendenti Nintendo, di qualsiasi grado ed esperienza, quali fossero gli errori commessi da SEGA.

Ritirarsi dal mercato delle console era come perdere una guerra; cioè, eravamo inferiori rispetto agli altri. Quando ho pensato a cosa potevamo fare in quel momento, credevo che la cosa più veloce sarebbe stata andare dagli altri e chiedere umilmente se potevano dirci dove avevamo sbagliato. Durante le mie conversazioni in Nintendo, sono stato in grado di parlare con molte persone, dai giovani sul campo fino ai manager. Ho anche avuto la possibilità di parlare con Mr. Hiroshi Yamauchi, che all’epoca era ancora vivo. Ogni volta che facevo domande, non importa a chi lo chiedessi o quale posizione ricoprisse nell’azienda, ho sempre ricevuto le stesse risposte.

Ero scioccato, non avevo mai incontrato un’azienda in cui tutti avessero la stessa posizione e gli stessi desideri, e lavorassero insieme in totale unità. In SEGA, era certo che avrei ottenuto almeno una risposta diversa (ride). Sono rimasto colpito dal modo in cui tutti erano sulla stessa lunghezza d’onda e ho pensato “non c’è da stupirsi che abbiamo perso con queste persone!”

Toshihiro Nagoshi

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