80’s OVERDRIVE – Recensione

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Genere: Racing Arcade
Multiplayer: No
Lingua/e: Inglese

Si sfreccia a 88 miglia all’ora

C’era un tempo in cui non esistevano ancora simulativi di corse automobilistiche, come i più noti Gran Turismo, Forza Motorsport e Assetto Corsa, stiamo parlando dell’epoca 8/16 bit. Ricordo ancora quando quando mio padre, alla fine degli anni ’80, porto a casa quella che sarebbe stata la mia prima console, con uno dei titoli che più ho giocato in quella generazione, sto parlando di Rad Racer, gioco di corse sviluppato da una giovane Square, per Nintendo Entertainment System. Nel gioco erano disponibili soltanto due auto, Ferrari 328 e una in stile Formula 1, ma quando indossavo gli occhialini rosso e blu, inclusi nella confezione, e attivavo la modalità 3D, viaggiavo letteralmente nel futuro. Ma torniamo nel passato! Cioè, nel presente…

Il mio particolare interesse per 80’s OVERDRIVE deriva forse dal fattore nostalgia, che mi riporta indietro ai quei tempi, e adesso che l’opera di Insane Code è finalmente disponibile anche su Nintendo Switch non posso non scrivere una recensione.

Rad Racer in modalità 3D. No, se non la guardate con gli appositi occhialini non vedrete mai l’effetto meraviglioso!

Avviato il gioco, la prima cosa da fare è quella di scegliere il nome e l’avatar, ed essendo un grande fan di Terminator non posso non scegliere il faccione del maestro Arnold Schwarzenegger (ci sono tanti volti noti dei film e serial anni ’80 disponibili). Il gioco mette sul piatto tre modalità: la Career Mode, Time Attack e Level Editor. Nella Career Mode (modalità carriera) lo scopo è quello di gareggiare in gare clandestine, che sbloccheremo e selezioneremo semplicemente man mano da una mappa. Inizialmente saremo in possesso di pochi spiccioli, che serviranno ad acquistare la nostra prima auto. Ogni gara ha la sua quota di iscrizione, ma in compenso, arrivando sul podio, sarà possibile guadagnare abbastanza fondi, che spenderemo successivamente in nuove auto, potenziamenti di ogni tipo e riparazioni.

Nelle prime gare il gameplay potrebbe risultare un po’ macchinoso e difficile da gestire, e rimanere a secco di quattrini, così tanto da non riuscire a pagare la quota di partecipazione, ed è lì che sarete costretti a fare dei lavoretti per racimolare qualche spicciolo: lavando le auto degli altri concorrenti. La cosa potrebbe risultare frustrante nei primi momenti, i vostri avversari saranno davvero sleali, cercheranno quasi sempre di tagliarvi la strada per farvi uscire di carreggiata, e dopo un qualsiasi incidente sarà quasi impossibile riprendere in mano la gara e arrivare tra le prime posizioni. Non saranno gli unici a mettervi il bastone tra le ruote: in alcune sessioni ci sarà anche la volante della polizia, che vi farà rallentare sfrecciandovi davanti. Quando però riuscirete finalmente a destreggiarvi per bene col vostro bolide sarà abbastanza appagante, quindi, non scoraggiatevi.

Una De Lorean!? “Quell’auto un giorno sarà mia!”

La modalità Time Attack prende ispirazione dai classici percorsi ramificati di Out Run, non ci saranno avversari a cui far mangiare la polvere, sarà soltanto necessario destreggiarsi tra le auto, per accumulare il tempo necessario e preoccuparsi delle vie da prendere, e raggiungere in tempo i vari checkpoint, fino a completare l’intera corsa. Sfrecciare senza alcune distrazioni, tra paesaggi mozzafiato e accompagnati dalla nostra radio, risulterà abbastanza rilassante, così come voleva il leggendario Yu Suzuki nella sua opera automobilistica targata SEGA.

La modalità Level Editor, ovvero l’editor dei tracciati, vi darà l’opportunità di creare i vostri percorsi, decidendo il numero di rettilinei, curve e colline incluse, ma anche tanti altri aspetti che caratterizzano il gioco, come il numero dei veicoli e la presenza della polizia. Inoltre, attraverso un codice, è possibile condividere le vostre creazione con gli altri utenti, dando così più longevità al titolo una volta completate le modalità principali.

Non possiamo non parlare della meravigliosa colonna sonora di 80’s OVERDRIVE, ancora più ricca rispetto la versione per Nintendo 3DS del gioco. Formata da brani di musica elettronica, la raccolta dei brani, composta da nomi di un certo calibro come AceMan, Verctorwolf e Vocoderion, ci riporta indietro nel tempo, nell’epoca d’oro degli arcade. Prima di iniziare qualsiasi competizione, avrete la possibilità di scegliere una della tracce disponibili, e cambiarlo anche a gara in corsa, proprio come accadeva comodamente in Out Run. Se la colonna sonora è il vero fiore all’occhiello di questo titolo, lo è altrettanto anche la splendida grafica in pixel art: sarà impossibile non rimanere a bocca aperta di fronte al magnifico lavoro artistico dietro i paesaggi, le auto e tutti gli altri elementi che compaiono sullo schermo, per non parlare della scelta dei colori. Giù il cappello.

Vomito arcobaleni dagli occhi! Che meraviglia di colori!

80’s OVERDRIVE non solo è un titolo adatto per i veterani del genere e per gli amanti dei cult anni ’80 come Out Run, ma potrebbe essere adatto anche ai neofiti del genere, nonostante il gameplay potrebbe risultare un po’ ostico nelle prime ore di gioco. Complessivamente è palese l’enorme impegno del piccolo studio di sviluppo di Insane Code, che, con una colonna sonora di tutto rispetto su una pixel art assolutamente meravigliosa, ha confezionato una piccola perla di un genere ormai quasi dimenticato. Per non parlare del prezzo davvero irrisorioInsomma, non potete farvelo scappare!

Giocato per diverse ore, a tutte le modalità di gioco, grazie ad un codice promozionale concesso dagli sviluppatori
Pro: Colonna sonora meravigliosa, così come la grafica in pixel art. Ottimo l’editor e la condivisione dei tracciati.
Contro: Gameplay un po’ ostico nei primi momenti di gioco.
8

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