Racconto di scambi selvaggi in Animal Crossing: New Horizons

Sono passato al lato oscuro di Animal Crossing: New Horizons, organizzando incontri con giocatori sconosciuti per ottenere nuovi oggetti. Leggete com'è andata!

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Voglio avere tutto, TUTTO!

Animal Crossing è il gioco più intimista in assoluto. Cosa c’è di più personale di vivere una vita, che poi è la propria, con i propri ritmi, a contatto con la natura, e sorprendersi delle piccole cose, lontani dallo stress di un lavoro obbligato, con l’unica pendenza di un mutuo da pagare, ma solo se si vuole una casa più grande, altrimenti può anche rimanere così, e comunque anche se la si vuole ingrandire, lo si fa con i propri tempi, senza che arrivino lettere e chiamate dalla banca. O almeno, questo era quello che probabilmente pensavano gli sviluppatori del gioco: che tutti i giocatori cogliessero lo spirito libero e perché no, imparassero la virtù della pazienza. Macché.

Qualcosa deve essere chiaramente andato storto. Un mondo in quarantena, ingabbiato in una vita con ritmi falsati e parecchie ore a disposizione in più rispetto al solito si è fatto beffe di siffatte intenzioni. La gente sta divorando Animal Crossing: New Horizons, spacciando rape in casa di sconosciuti, catturando insetti e pesci rari, scartando quelli che Marco e Mirco pagano di meno, organizzandosi in gruppi di compravendita su Facebook, Telegram e Discord che eBay levati. Anzi, a proposito di eBay, c’è gente che chiede soldi veri per oggetti in-game. Senza parole.

Dai, chi è così scemo da comp… cosa??? 15 venduti?????

Io e Mari non cadremo mai nel tunnel. Perché ci siamo entrati di nostra spontanea volontà. A parte avere una chat su WhatsApp con membri della redazione, ben presto allargata a parenti, amici e conoscenti, e di conseguenza triplicata nelle dimensioni (nonché presto silenziata, triste fine di ogni chat WhatsApp che si rispetti), non paghi degli scambi inter nos, ci siamo ben presto dati da fare anche sul server Discord di Nookazon. Com’è andata? Una bellezza? Beh, non proprio.

Durante la prima sera, un sano entusiasmo ci ha fornito quella magica adrenalina che ci ha fatto fare le ore piccole senza che nemmeno ce ne fossimo accorti. Dopo uno spaesamento durato appena una decina di minuti (che per un vecchio come me, che associa ancora il concetto di chat a C6 o MSN messenger è già un buon risultato) per capire la suddivisione dei canali e perfino come mandare messaggi privati agli utenti, eravamo felici di fare incetta di oggetti che non avevamo ancora in catalogo, e di schemi per imparare a craftarne nuovi.

Mi sa che tutti si fanno la sala giochi. E ora sono indeciso se farla perché poi ce l’hanno tutti

Questo incredibile entusiasmo, è durato appena un paio di giorni. Perché ben presto si arriva ad avere abbastanza oggetti, e trovare quei pochi che ancora interessano è diventato difficile. Inoltre, chi lo avrebbe mai detto, il server Discord è letteralmente preso d’assalto ogni singolo giorno, e tende a cadere con velocità allarmante. E il rischio di passare la sera a guardare il cellulare invece di giocare a qualcosa di concreto esiste.

Per quel che riguarda gli schemi, la gente generalmente chiede altri schemi, o in alternativa un certo ammontare si stelline o di coupon Nook per l’isola, o ancora, materiale di cui è difficile disporre di quantitativi ingenti come minerali d’oro, o parti arrugginite. Una volta contattato l’utente solitamente ci si incontra nell’isola propria (sempre tramite pin Dodo) per effettuare lo scambio o in quella dell’altro utente, situazione praticamente obbligatoria se lo schemino è gentilmente offerto da un animaletto, intento a sgobbare sul proprio banco da lavoro mentre il padrone guadagna. La storia della classe operaia italiana in un videogioco praticamente.

BRAVA COCCA! Lavora! Che diventiamo ricchi! (Io e Mari)

In centinaia di scambi devo dire che non ho trovato nessun utente particolarmente fastidioso, e gli scambi si sono quasi sempre conclusi in breve tempo, con saluti convenevoli, emozioni di gioia dal personaggio e a volte anche qualche apprezzamento per l’isola. Solo una volta ho beccato un simpaticone che ha rosicato di brutto perché non siamo riusciti a metterci d’accordo sul prezzo – voleva due risorse anziché una – e si è sfogato facendomi notare che era stupido avere risorse se poi non imparavo gli schemi per sfruttarle.

Fatto sta che la risorsa che chiedeva mi serviva per craftare altro, e per me aveva più senso tenermela, anche perché lo schema mi interessava più tanto per averlo che non per la voglia di craftare quell’oggetto. E comunque la mattina seguente l’ho anche trovato in spiaggia, quindi tiè.

Ciao Coso.

A parte questa incomprensione, il fastidio maggiore è quando su certe isole chi ospita concede il proprio pin Dodo a troppe persone, ma generalmente quando succede è perché il giocatore è alle prime armi e non sa che può essere fastidioso per tutti, dato che oltre ai tempi di attesa, si rischia anche che cada la connessione.

C’è poi chi oltre a vendere e scambiare schemi e oggetti di arredo, organizza visite di catalogazione. Vuoi tutti i set kimono elaborati? Vuoi tutte le batterie? O tutti gli oggetti della serie bar anni ’50 in diverse colorazioni? Ebbene, ci sono utenti che lasciano questi oggetti a terra, così puoi toccarli e, una volta arrivato nel tuo villaggio, ordinarli tramite catalogo Nook.

Sì, bello che ti ho incontrato, ma tanto non compri nulla se non sei nel mio villaggio

Quelli meno organizzati lasciano la roba in spiaggia, mentre i più navigati magari avranno creato delle recinzioni grazie alle quali possono vendere diversi set senza dover ogni volta riprendere con sé oggetti o senza che i visitatori tocchino oggetti non previsti dagli accordi. Per questo genere di trattativa generalmente i prezzi sono più alti, si va dalle centinaia di migliaia di stelline alle decine di coupon Nook, ma c’è da dire che se vuoi adibire una stanza a sala giochi in tempi brevi è senz’altro la soluzione più veloce.

Ovviamente non mancano le trattative per incontrare personaggi speciali come Celeste o Sahara, in città altrui, oppure per vendere le proprie rape in villaggi dove Marco e Mirco sono particolarmente generosi. E non mancano gli svitati che vendono oggetti speciali, come i regali di Gulliver, per cifre esorbitanti, tipo 100 coupon Nook, e ho visto anche di peggio. Non ho mai visto, per fortuna, richieste di soldi veri come succede su eBay, e non credo sia consentito. E a Nintendo sta bene tutto questo? Difficile.

Mi sa che questa settimana dovrò fare più di un viaggio…

Difficile che vada loro a genio, perché Animal Crossing è nata come serie single player, e le aperture verso il multiplayer sono state molto timide, e lo sono ancora oggi, nell’era di Fortnite. Basti pensare che il multiplayer locale nella stessa console ha delle caratteristiche vergognose, e che anche quello locale tra più console e online è soggetto a scelte legnose e tempi di attesa tediosi. Se Nintendo non lo aveva previsto, non è un po’ scorretto? E in generale, non è triste pagare, anche se con oggetti in-game, quando un gioco del genere dovrebbe spingere alla condivisione senza condizioni?

Forse. In realtà ognuno ha la propria sensibilità, e secondo quella può essere “amorale” o meno. Nel mio caso, io non vedo nulla di male in una trattativa: se quello che chiedi non mi sta bene nemmeno ti contatto. Io stesso ho approfittato di qualche animaletto del mio villaggio che stava craftando uno schema particolarmente richiesto (il pianoforte di strada), chiedendo in cambio offerte libere, e accogliendo gente che mi ha lasciato mille stelline, così come schemi o 2 biglietti coupon. Sto comunque attento a non esagerare: c’è chi vende gli schemi o gli oggetti di Celeste ad esempio, o quelli della mamma. Ecco, trovo che anticipare troppe sorprese possa rovinare un po’ il gioco. Ho trovato chi poteva farmi toccare tutta la collezione delle canzoni di KK, ma onestamente trovo più gratificante scoprire qual è disponibile nella sezione articoli speciali del catalogo Nook, e chiederle direttamente al cane cantautore il sabato sera, durante la sua esibizione.

Non preoccuparti KK, finché continui a insultare Mari ci vedremo spesso!

Nintendo dovrebbe però fare qualcosa per chi chiede soldi veri, quella sì che è una pratica scorretta, perché si cade nei mille discorsi che già si tirano in ballo per le loot box a pagamento. E del resto, se Nintendo ha dichiarato di voler supportare il gioco per anni, e gratuitamente, perché dovrebbe permettere che si lucri alle sue spalle? E se siete genitori, e per caso state leggendo questo articolo, lasciate i vostri figli liberi di esprimersi in gioco, fategli assaporare quella gioia che deriva dal fare le cose in prima persona, lontani da occhi indiscreti, ma date sempre un’occhiata al loro profilo eBay. Non ci sono arrivate segnalazioni preoccupanti, fortunatamente, ma in attesa che Nintendo prenda provvedimenti, tenere la guardia alzata, male non fa.

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