Miyamoto racconta cos’è la “mariosità” e i vecchi dubbi su Super Smash Bros.

Shigeru Miyamoto ha condiviso i suoi parei su Super Mario, brand che lo incornicia come padre, ambasciatore e protettore.

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Quanta mariosità c’è in voi?

Sul noto portale Famitsu, Shigeru Miyamoto ha condiviso i suoi pareri su Super Mario, brand che lo incornicia come padre, ambasciatore e protettore. In particolare, Miyamoto si è soffermato sulla “mariosità“, e sulla percezione del baffuto idraulico nel mondo.

Miyamoto:Nel brand di Mario, tutto si separa tra le cose su cui ho le mani sopra e sulle cose sulle quali non ho controllo. Sono molto attivo su cose come “Super Mario Run”. Nessun altro avrebbe potuto rispondere alla domanda “Cosa dovremmo fare esattamente con un gioco mobile su Mario?”

Riguardo il film animato in collaborazione con Universal Studios, stiamo ricreando un mondo di Mario che non è mai stato fatto prima nella realtà. Il solo supervisionare il processo di design è un lavoro peculiare, quindi è importante avere una persona che può determinare quanto è possibile spingersi oltre.

Cos’è la “mariosità”? Per farla semplice, dovrebbe essere “family-friendly”. Questa è una percezione piuttosto decisa alla Nintendo e qualche volta devo dire che sono un po’ troppo severi.

Famitsu: “La parola Miyamoto usata in giapponese è “anshin”, che ha tanti possibili significati che non corrispondono ad una singola parola in inglese. “Family-friendly” funziona in questo contesto, ma “pace mentale”, “sollievo”, “sicurezza”, sono altre possibili connotazioni. Potresti spiegare il concetto di “Family-friendly” nel dettaglio?”

Miyamoto: “Per esempio, Youichi Kotabe [veterano nel mondo dell’animazione che ha lavorato alle serie Super Mario e Pokémon] presentò ad una conferenza un disegno di Mario per me. E apparentemente io dissi qualcosa d’effetto, come “Mario non uccide le persone, questo lo sapete”. È molto facile capire la normalità, ma questo non vuol dire che Mario non possa uccidere un insetto. Quella, per me, è solo la giusta sensibilità di Mario. E penso che sia qualcosa che probabilmente si diffonde tra il pubblico.

Quando stavamo lavorando a Smash Bros., c’era qualcuno che era preoccupato; mi chiedevano “È ok avere Mario che dà calci e pugni?” e io dovevo supplicarli e spiegare che Mario tirava già fuori le tartarughe dai loro gusci [ride].

Cosa ne pensate delle parole di Miyamoto? Nell’aria c’è questa cosiddetta mariosità? La percepite anche voi?

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