Fire Emblem: Three Houses – Una recensione divisa tra tre casate

Fire Emblem: Three Houses è il nuovo capitolo della saga di rpg strategici Nintendo, al suo grande ritorno su una console casalinga!

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Genere: Rpg strategico
Multiplayer: No
Lingua/e: Doppiaggio inglese e giapponese, testi italiano

Amicizia, amore, guerra, siete pronti per il Fodlan?

Mille anni fa.
Seiros, a capo della Chiesa della Dea e sua diretta discendente, affronta Nemesis, il Re della Liberazione, nelle pianure di Faergus.
Nemesis viene sconfitto, nonostante possegga la Spada della Creazione, la guerra finisce e Seiros fonda l’Impero Adrestiano, unificando il territorio del Fodlan sotto un’unica bandiera.

Oggi.
L’Impero Adrestiano è uno dei tre territori in cui è diviso il Fodlan, assieme al Sacro Regno di Faerghus e all’Alleanza, situata nel territorio di Leicester.
La Chiesa ha ancora il potere e dalle vette del Monastero del Garreth Mach l’Arcivescova Rhea veglia sulla pace, venerando la Dea.
Per la prima volta, i tre eredi al comando dei tre territori si ritrovano contemporaneamente a studiare al Garreth Mach. Tutto sta per cambiare e l’apparente pace, durata così a lungo, potrebbe avere vita breve.

Byleth è un mercenario, cresciuto assieme a suo padre Jeralt. Non ricorda molto del suo passato, non conosce la sua vera età, è conosciuto per la sua abilità con la spada e la sua freddezza in battaglia. Non conosce nemmeno il passato di suo padre, non sa che Jeralt era un cavaliere che viveva nel Garreth Mach e ha abbandonato il monastero anni prima, cambiando radicalmente vita per allevarlo, in seguito alla morte della madre.
L’incontro con Edelgard, erede al trono dell’Impero; con Dimitri, principe ereditario del Regno di Faerghus e con Claude, destinato a prendere le redini dell’Alleanza, cambierà la sua quieta esistenza.
Dopo aver salvato la vita ai tre ragazzi, Byleth rimarrà gravemente ferito e farà la conoscenza di Sothis, una giovane ragazza dalle orecchie a punta, dormiente su un trono di pietra abbandonato.

Uno spirito, una presenza misteriosa che solo Byleth può sentire e vedere. Sothis risveglierà in lui il potere del Battito Divino, un’abilità che gli permette di riavvolgere il tempo per rimediare alle azioni che potrebbero portare lui o le persone vicine alla morte.
Byleth si salva, e poco dopo lui e Geralt vengono invitati a stabilirsi nel Garreth Mach, alla corte di Rhea. Dopo aver fatto conoscenza con gli studenti, pur essendo poco più grande di loro, Byleth viene incaricato di insegnare e forgiare i ragazzi, scegliendo di prendersi carico di una casata a scelta tra le Aquile Nere di Edelgard, i Leoni Blu di Dimitri e i Cervi Dorati di Claude.
Qui, comincia Fire Emblem: Three Houses.

Il calendario, le scadenze mensili, impostare la propria vita.. Fire Emblem Real Life Coaching

Scegliere la casa rappresenta la prima decisione che Three Houses ci impone di prendere, e anche la più importante dell’avventura. Tre casate, quattro storie da vivere, quattro fazioni da sostenere, a seconda della scelta che effettueremo tra le Aquile Nere, i Leoni Blu o i Cervi Dorati.
La storia narrata nei primi capitoli è comune alle tre case, tutto cambia nella seconda parte, radicalmente diversa, equamente bella da scoprire, vivere, giocare. E soprattutto, completare i quattro differenti scenari permette di apprezzare fino in fondo l’enorme lavoro e la grande cura del dettaglio che Intellligent Systems ha riposto nel titolo.

Come si diventa insegnanti da un giorno all’altro? Bella domanda, soprattutto se a porsela è lo schivo e riservato Byleth. Innanzi tutto, il primo passo da compiere è fare la conoscenza degli studenti e dell’ambiente di lavoro. Ogni mese abbiamo un calendario da seguire, diviso tra lezioni scolastiche, esplorazione, attività all’interno del monastero e battaglie. Ogni domenica del mese possiamo scegliere se esplorare, combattere, riposarci o partecipare a un seminario; ogni lunedì dobbiamo pianificare le lezioni.
Le fasi di esplorazione si presentano con una visuale in terza persona, in pieno stile gdr, similarmente a quanto visto nei dungeon di Shadows of Valentia.
Procedendo nell’avventura ogni parte del monastero del Garreth Mach diverrà liberamente esplorabile e ogni giorno troveremo numerose persone con cui interagire, tra alunni, professori, inservienti e cittadini in visita.

se fosse stato disponibile un battaglione di soli gatti il voto sarebbe schizzato a 10

Dalla mappa possiamo spostarci in ogni momento tra le stanze del monastero, individuare la posizione di ogni personaggio e trovare chi vuole interagire con noi, evidenziato da un fumetto vicino all’icona. Negozi, eventi speciali e giornalieri, dialoghi per rafforzare l’affinità, tutto diventa comodamente raggiungibile in modo rapido dopo la prima visita.
Ogni volta che decidiamo di esplorare, abbiamo a disposizione un numero di punti azione da spendere nelle attività con gli studenti, in minigiochi come la pesca o la coltivazione di piante o interagendo con gli altri professori.
Svolgere attività come invitare un alunno a pranzo o iscriverlo a un torneo d’armi gli consente di recuperare motivazione da spendere durante le lezioni e aumenta l’affinità con Byleth.

Spendere un punto azione apprendendo da un professore è il modo più rapido per migliorare le competenze di Byleth nelle classi fisiche e magiche, azione necessaria per renderlo più forte, apprendere nuove abilità e attirare l’attenzione di studenti delle altre casate. La maggior parte di loro può essere reclutata soddisfacendo determinati requisiti, per esempio, per reclutare Lysithea è necessario avere parametri alti nella magia e competenze di buon livello nella caratteristica fede.
Parlare spesso con i membri delle casate, interagire con loro e applicarsi in modo metodico è l’unico modo per espandere la propria armata.
Rispetto ai capitoli passati, non è possibile reclutare altri personaggi parlando con loro durante le battaglie.

l’Arcivescova Rhea, così misteriosa e simile nell’aspetto a Seiros, sua discendente…

Partecipare a un seminario domenicale consente di migliorare i parametri di un gruppo di unità in modo rapido, ma, come l’esplorazione, impedirà qualsiasi altra azione per la giornata.
Scegliere di riposare consente di ricaricare la motivazione degli studenti e rigenerare alcune armi, optare per il combattimento consente di combattere per guadagnare punti esperienza o affrontare mappe speciali e appendici. Ogni domenica inoltre, è possibile sostenere gli esami per cambiare la classe, un esame al giorno per singola unità, superabile possedendo un livello di forza adeguato e le competenze richieste nelle armi. In caso di bocciatura, l’esame può essere ripetuto la domenica successiva.

E poi, arriva il lunedì. Il giorno in cui il professor Byleth insegna.
Ogni settimana abbiamo a disposizione punti da spendere nelle competenze degli studenti, possiamo pianificare gli obiettivi settimanali scegliendo tra due competenze a testa e assegnare due studenti alla volta alle attività di gruppo, al fine di migliorare ulteriormente le loro caratteristiche e incrementarne l’affinità. Prendere confidenza con il sistema di insegnamento è un processo rapido, dopo qualche prova richiede pochi minuti e non spezza eccessivamente la trama principale. A disposizione anche un’opzione per l’insegnamento automatico, un modo per accelerare l’apprendimento concentrandosi sulla storia, affidandosi a un miglioramenti che tengono conto delle caratteristiche dei personaggi e dei loro punti di forza.

ogni parte del Garreth Mach pian piano diventerà esplorabile

Nel corso dei mesi di insegnamento al Monastero impareremo a conoscere gli studenti, aumenteremo l’affinità con loro, interagiremo costantemente per confrontarci su quello che accade sul campo di battaglia e all’esterno del Garreth Mach.
La quantità dei dialoghi nel gioco è semplicemente enorme. La quantità e soprattutto, la qualità. Ogni singolo personaggio è caratterizzato in ogni dettaglio ha una storia, ha punti di forza, debolezze e una personalità da scoprire pian piano. Dopo ogni evento ognuno ha una reazione, un commento o un pensiero da dir a rigurdo. Ogni capitolo della storia viene vissuto da Byleth quanto dagli studenti, non è raro vederli interagire tra di loro e confrontarsi, in attesa di una nostra opinione.

Edelgard, Dimitri, Claude e Rhea sono i co-protagonisti del titolo, al centro di un cast che presenta decine di unità da conoscere, scoprire e a cui affezionarsi nelle quattro storie che il titolo propone.
Vivere a pieno la vita accademica di Fire Emblem: Three Houses significa ritrovarsi un esercito più forte, più vasto e anche provare differenti sentimenti nell’eventualità che una guerra si scateni sul Fodlan, travolgendo le vite dei suoi abitanti e ponendo fine alla quiete del Garreth Mach.

dal menù dei preparativi possiamo accedere a una vasta gamma di opzioni per prepararci alla battaglia

Le battaglie si svolgono a turni, su vaste mappe con visuale dell’alto, come da tradizione della serie. Ogni unità, a seconda della classe di appartenenza ha un raggio di movimento e successivamente un’area di attacco, in base all’arma che utilizza. Archi e maghi possono colpire dalla lunga distanza, spade, lance o asce richiedono i contatto fisico.
Ogni personaggio in campo può gestire un battaglione, una squadra di supporto che una volta utilizzata può abbassare le difese degli avversari o infliggere status debilitanti. I battaglioni hanno una propria classe e rafforza i parametri dell’unità che li comanda in base ai propri punti di forza.

A inizio partita è possibile scegliere se giocare mantenendo il permadeath, la morte permanente delle unità sconfitte in battaglia, caratteristica distintiva della saga. I Battiti Divini, come detto, consentono di riavvolgere le azioni compiute in battaglia per rimediare ai propri errori.
Utilizzare un Battito Divino significa poter scegliere di agire diversamente, spostare un’unità o provare una nuova strategia ma non aumentare le chance che un colpo vada a segno: la percentuale di successo e il risultato vengono di un attacco generati a inizio turno e non possono essere modificati.
Un dettaglio che porta a non abusare dei Battiti Divini disponibili in battaglia ma piuttosto a riflettere su come evitare che un colpo uccida una delle nostre unità.

ogni novità nel gameplay è accompagnata da un menù introduttivo

Buona la varietà delle mappe, con il progredire dell’avventura aumentano i dislivelli, gli ostacoli ambientali e gli elementi dinamici.
Città in fiamme, nemici che si trasformano in colossali boss da abbattere molteplici volte, battaglie epiche in campo aperto, scontri a tempo, imboscate e trappole sono esempi di quello che vivremo nelle quattro campagne. Buona anche l’intelligenza artificiale, pronta ad approfittare di unità indebolite, elementi ambientali e posizioni strategiche.

La modalità duo, che consentiva di schierare due unità in tandem con un aumento dei parametri è stata sostituita dagli assistenti.
In base al livello di insegnamento di Byleth è possibile selezionare una o più unità non schierate in battaglia e assegnarle a una di quelle in campo.
L’assistente interagirà occasionalmente nella battaglia per aiutare e guadagnerà punti esperienza, un’opzione utile per crescere e rendere più forti tutte le unità a disposizione.
Gli assistenti possono essere mandati online e affittati dai giocatori di tutto il mondo, venderanno strumenti utili a basso prezzo e a fine noleggio, possono insegnare all’unità che supportano una delle loro abilità.

una situazione decisamente scottante…

Le classi magiche non possiedono più vere e proprie armi: ogni magia, d’attacco o curativa, è una vera e propria skill, con un limitato numero di utilizzi a ogni battaglia, automaticamente rigenerabile di volta in volta.
Maghi, sacerdoti o warlock risultano particolarmente forti in battaglia grazie alla varietà di incantesimi che possono utilizzare e si rivelano spesso decisivi per le sorti dello scontro, richiedendo solo la protezione fisica da parte delle altre unità alleate.

Ogni capitolo è accompagnato da un filmato introduttivo realizzato a matita e da una voce narrante che riassume gli ultimi eventi.
Il doppiaggio, selezionabile tra inglese o giapponese, è nel complesso di alta qualità, sia da punto di vista dell’interpretazione che della tonalità.
Fire Emblem: Three Houses garantisce quattro storie complete, quattro avventure differenti l’una dall’altra per una durata complessiva dell’avventura superiore alle cento ore di gioco.
Ogni storia si focalizza su uno dei quattro co-protagonisti, gli eventi che li vedranno protagonisti, le sorti della guerra e del Fodlan saranno completamente diversi.

titani e bestie demoniache richiedono la distruzione del loro scudo prima di poter essere danneggiati


Tecnicamente il gioco risulta piacevole e pulito da vedere, l’aspetto del Garreth Mach risulta piuttosto semplice a livello poligonale ma il motore grafico di Intelligent System da il meglio di se negli splendidi modelli dei personaggi , nella cura per la mimica facciale e la caratterizzazione e nelle animazioni in battaglia.
Nessun rallentamento durante gli scontri, che si rivelano un tripudio di colori ed effetti speciali, nessuna incertezza nemmeno nei momenti più concitati, con decine di unità su schermo utilizzando i battaglioni.
In modalità portatile, complice l’inferiore risoluzione, il calo di dettaglio è visibile ma non fastidioso. L’unico protagonista “rigido” si rivela Byleth, frenato nella quantità di espressioni e nella mimica, ma è un lato del suo carattere che sarà oggetto di analisi proprio durante il proseguire della storia.

Una volta terminata una delle avventure è possibile ricominciare con un New Game+, nella nuova partita possiamo spendere i punti fama accumulati insegnando per ottenere alcune agevolazioni.
Ricominciare con un livello di insegnamento alto rende la partita più veloce e consente rapidamente di arruolare nuove leve. Inoltre, rende la prima parte dell’avventura, comune alle tre case, più immediata da ripercorrere.

Sotto l’aspetto della colonna sonora, nessun Fire Emblem ha mai deluso e Thre Houses non fa eccezione. La colonna sonora composta da Takeru Kanazaki trascina nelle atmosfere del Fodlan sin dalle prime battute, a partire dal tema principale e dalla musica epica del nostro primo incontro con Sothis. La calma e accogliente atmosfera del Garreth Mach lascerà presto spazio ai tamburi della guerra, a un clima di tensione crescente senza tregua. Brani che non faticheremo a scaricare e riascoltare nei mesi a venire.

Fire Emblem: Three Houses è il punto più alto della serie sotto molteplici aspetti: la quantità di dialoghi e possibili interazioni presenti da scoprire, la cura nel costruire e caratterizzare ogni singolo personaggio senza lasciare a nessuno il ruolo di comprimario, la capacità di costruire numerose storie senza scadere nella banalità.
Un titolo dalla doppia anima, diviso in due fasi ben distinte che convivono insieme, una prima parte necessaria per conoscere il cast corale dell’avventura e una seconda in cui mettere in pratica tutto quello che abbiamo imparato nel mese accademico. Un’avventura che diventa sempre più coinvolgente col passare delle ore, affrontando tematiche come amicizia, amore, la perdita delle persone care, i cambiamenti dovuti alle scelte effettuate e i sacrifici necessari per arrivare al proprio obiettivo.

La fase accademica è una novità assoluta, una parte di gameplay che inevitabilmente dividerà: può risultare inizialmente lenta ma è necessaria per conoscere i protagonisti, per affezionarsi a loro e soprattutto, per respirare quella che sarà davvero la quiete prima della tempesta.
Three Houses è un’avventura enorme, un Fire Emblem con una storia coinvolgente, scritta in modo impeccabile. Un capitolo adatto sia a chi vuole avvicinarsi alla serie che ai veterani in attesa di rifarsi il palato dopo le parziali delusioni degli ultimi capitoli.




Ho preso numerose scelte e vissuto molteplici storie nelle terre del Fodlan, giocando per decine di ore grazie a un codice gentilmente fornito da Nintendo
Pro: Un’avventura enorme, estremamente curata, ricca come mai prima d’ora di dettagli e storie da vivere
Contro: La fase accademica può risultare pesante e rallentare l’azione di gioco
9

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