Mario si affida alla vostra fantasia
Super Mario Maker per Wii U fu una sorta di rivoluzione in casa Nintendo. Per la prima volta il baffuto idraulico abbandonò gli stilemi classici della serie per affidarsi ad un pennino. Per la prima volta, i fan furono in grado di indossare i panni di Shigeru Miyamoto.
Il successo fu strepitoso e le voci su nuovi strumenti da offrire agli appassionati e l’implementazione di nuovi temi si fecero sempre più insistenti. Poi, però, il buio più totale. Nintendo, comprensibilmente, dirottò tutto su Switch. Dopo poco più di due anni dal lancio della piccola ibrida, quindi, l’editor mariesco fa il suo ritorno rimpolpato di tante succose novità e una modalità online pensata per coinvolgere la community su tutti i fronti.
Imparare con Nintendo

La Modalità Storia è forse la più importante novità del pacchetto. A dare inizio alle danze è Cancellino, che in una giornata tanto soleggiata quanto noiosa, mette le zampe sul pulsante sbagliato. Ecco quindi che lo sfavillante castello della principessa Peach scompare in un battito di ciglia, sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti.
Missione del giocatore è quella di rimettere in piedi l’imponente costruzione e ad affiancarlo ci sarà una (quasi) infaticabile squadra di Toad. A smuovere i cantieri, tuttavia, sono centinaia, migliaia di monete sonanti, che il nostro Mario può guadagnarsi solo portando a termine delle missioni.

Ognuna delle missioni varia per difficoltà e, ovviamente, per tipologia. Nintendo si è volutamente dimenticata delle origini della serie con questo capitolo, propendendo per livelli tanto brevi quanto sperimentali nel concept. L’intento è quanto mai chiaro: fornire ai giocatori un gigantesco tutorial pratico, in grado di mettere sotto i riflettori le potenzialità dell’editor. Tuffarsi a capofitto nella Modalità Storia vuol dire affrontare la creazione dei livelli con una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, consci che l’immaginazione può spianare strade dapprima precluse.
A condire questa esperienza basata sulla dicotomia giocare-imparare, uno svariato numero di sfide proposte dai protagonisti delle vicende, che a dirla tutta (beata pigrizia…) faranno ben poco per aiutare nell’impresa. Solitamente tali sfide premiano il giocatore con abiti e accessori da far indossare al proprio avatar virtuale in “Livelli dal mondo”: un’altra simpatica trovata indirizzata ai maniaci della personalizzazione, che potranno esibire online i propri trofei.


Cancellino e compagnia forniranno quindi un motivo più che valido per esplorare il circondario e per distrarsi dalla quotidianità delle missioni e dalla smania di denaro. Una mossa furba, che svincola il giocatore dall’ossessione per le monete d’oro e il fatidico 100%. In totale, la campagna non vi porterà via più di 3-4 ore, a meno che non vogliate completare tutte le missioni e le sfide proposte.


Questione di idee (e un pizzico di sperimentazione)
Ma si sa, un vero artista, dopo le lezioni, deve mettersi all’opera! L’editor di Super Mario Maker 2 — completo sin da subito di tutti i tool principali, cosa buona e giusta — è una versione potenziata del precedente ed include anche un nuovo stile, quello di 3D World. Proprio quest’incarnazione introduce molte novità, come i Tubi trasparenti e i Blocchi ad intermittenza, il livello dell’acqua e l’Auto Koopa, oltre alla Pianta Serpiranha e il power-up di Mario Gatto.
A gran richiesta arrivano poi le superfici angolate (perfette per far scivolare il didietro del baffuto idraulico), il giorno e la notte (con tanto di soli e lune pronti a rendere alcuni livelli veri e propri incubi) e gli Interruttori ON/OFF. Proprio questi ultimi aprono a tutta una serie di nuove dinamiche degne del miglior puzzle game e si candidano a strumenti prediletti di Nintendo, come testimonia anche la Modalità Storia. Apprezzatissimi i nuovi temi di Deserto, Neve, Foresta e Cielo, caratterizzati dagli arrangiamenti musicali dello storico compositore della serie, Koji Kondo.
A variare ancor più l’approccio ai livelli ci si mettono le condizioni: è possibile imporre al giocatore di giungere al traguardo portando con sé una pesantissima pietra, o costringerlo a raccogliere un numero prefissato di monete, così come a sconfiggere un certo quantitativo di malcapitati Koopa. Nelle mani giuste, le condizioni possono letteralmente rovesciare le sorti del gameplay.
Il tasto dolente, per tutti i creatori/giocatori, è rappresentato dall’assenza dei costumi amiibo. Vere e proprie chicche del capitolo precedente, le “maschere alternative” di Mario, almeno in sede di recensione, non hanno avuto modo di palesarsi in nessuno dei menu dell’interfaccia e, stando alle parole di Nintendo, per ora questa feature non sembra contemplata. Un vero peccato visti i tanti livelli a tema proposti su Wii U. La speranza è che vengano aggiunti più in là con una patch riappacificatrice.
N.d.R. Ci sarebbero altre novità di cui parlare, ma per una volta lasciamo a voi il gusto della scoperta.

Per quanto progettare sul grande schermo sia un’attività accessibile ai più, l’esperienza di creazione trova il suo perfetto habitat naturale con la modalità portatile, come ci ha anche abituati il paddone di Wii U. Procurarsi un pennino non sarebbe affatto una cattiva idea vista la precisione richiesta per il posizionamento di specifici strumenti e/o mattoncini e col secondo capitolo potreste persino avvalervi di un consulente grazie alla modalità “Crea insieme”, votata alla condivisione di idee tra amici e parenti.
Dopo una prima fase che permette di prendere la giusta confidenza con i nuovi strumenti, l’editor si presenta di facile accesso e immediato anche per i novizi della serie. Le ruote di selezione ben si prestano ad una veloce consultazione, così come “pinnare” gli strumenti preferiti e ricorrere ad un veloce passo indietro agevola i rapporti con l’interfaccia. In generale è stato svolto un ottimo lavoro, l’UI è consultabile anche su TV, a patto di accettare tempi di allestimento più lunghi, e con le ore il pennino, tra le mani, acquisisce una sua “memoria”.

Parola d’ordine: condivisione
Per ogni artista che si rispetti deve arrivare la cosiddetta consacrazione. Ciò può accadere solo grazie al pubblico, che valuterà ogni aspirante designer con il sistema più semplice e democratico possibile: quello dei voti. O, per meglio dire, con un mai troppo inflazionato “Bello!”. Potreste persino trovarvi decine di valutazioni commentate sotto forma di sticker, vere e proprie cartoline con una breve descrizione che tenta di categorizzare la vostra creazione.
L’interfaccia di “Livelli dal mondo” riprende la medesima struttura del precedente capitolo, ma introduce a nuove modalità: i giocatori sono ora in grado di affrontare i livelli online in cooperativa o sotto forma di sfida a scorrimento, con la promessa da parte di Nintento, in futuro, di condividere lo stesso tipo di esperienza anche con gli amici. È possibile persino creare una stanza virtuale in locale e fruire della connessione alla rete del giocatore ospitante. Quando si è in quattro, ogni giocatore può scegliere quale aspetto assumere tra Mario, Luigi, Toad e Toadette; scelta che non incide sulle abilità dei personaggi, che avranno tutti un identico “moveset”.
Insomma, un’aggiunta non di poco conto e votata all’unione delle community con un unico scopo: condividere esperienze e divertirsi in compagnia.

Il Marioverse si arricchisce di un’esperienza nelle due dimensioni imprescindibile per tutti i fan, capace di far confluire la passione per la creazione e la fantasia dei giocatori in un unico punto dello spazio: quello magico della rete. Un’esperienza potenzialmente infinita e arricchente, per gli utenti e per il genere stesso. Affilate i polpastrelli e attingente più che mai alla vostra immaginazione: c’è un mondo ultradimensionale da popolare con le vostre creazioni!