La 5-minutes-challenge ha inizio!
In questi giorni non si fa che discutere delle dichiarazioni di Junichi Masuda a proposito del Pokédex Nazionale. Per chi ancora fosse scampato al clamore della notizia, è bene che sappia che nei titoli di prossima generazione avremo un numero di mostri tascabili limitato al Dex Regionale di Galar.
Vi lascio il tempo di urlare, rotolarvi al pavimento e quant’altro, poi tornate a leggere l’articolo.
Dopo le dichiarazioni di Masuda si è scatenata una vera e propria shitstorm, una di quelle gigantesche, una di quelle che mamma mia non vorrei essere nei loro panni adesso. Pokémon Spada e Scudo risultano addirittura essere i giochi più odiati dell’E3, come emerge da questo grafico molto attendibile.

Le motivazioni dietro questa scelta, per Masuda, sono da ricercare nella complessità delle animazioni; dare vita a quasi un migliaio di Pokémon in alta definizione, a detta sua (non che sia difficile arrivarci da soli, comunque) è un’impresa che nemmanco quelli di Game Freak riuscirebbero a portare a termine.
Il web, dopo queste parole — e sì, ha detto proprio “nemmanco” — si è scatenato. Perché la scusa delle animazioni non regge se in 5 minuti puoi dare vita a roba così.

Il fandom ha deciso di dimostrare a Game Freak come modellare un intero Pokémon in soli 5 minuti e ottenere allo stesso tempo risultati s-b-a-l-o-r-d-i-t-i-v-i.
A seguire, qualche altro esempio. Sapevate che in realtà Chikorita è ispirato a un cetriolo?

Questo Absol, invece, è… Beh… Uhm… Chiederemo spiegazioni all’artista.

Codesto essere è chiaramente un Tangela.

Questo è un Mankey. Manca la scritta INRI in alto, ma direi che l’opera è più che completa così com’è.

L’assenza del Dex Nazionale, lo sappiamo, è di una tragicità senza precedenti per i fan. Eppure, fa piacere notare come il web, per una volta, abbia tentato di sdrammatizzare anziché fomentare odio.
Credo fermamente che Game Freak abbia incontrato reali difficoltà nell’animare tutti i Pokémon creati fino ad oggi, soprattutto con il passaggio ad una nuova generazione di console, o per meglio dire, ad una vera console. Perché un conto è sviluppare su macchine dall’hardware risicato e un altro è dare vita ad un mondo di gioco a tratti “open” su un’ibrida.
E poi scusate, devono pur vendere Pokémon Balestra, no? No…?