Pokémon Spada e Scudo è il capitolo perfetto per iniziare?
Qualcuno, più di qualcuno, sarà sorpreso nello scoprire che c’è chi nello staff di NintendOn non ha mai giocato a un titolo Pokémon. Faccio un passo avanti. E sento già i fischi e anche il sibilo di qualche bottiglia che mi supera. Il fatto è che quando è uscita la prima generazione di Pokémanz ero nel pieno della mia ribellione giovanile per cui dovevo andare contro tutto quello che era mainstream (a parte i Radiohead, non mi toccate i Radiohead).
Con il passare del tempo però ho riconosciuto il valore della serie e ho imparato ad apprezzare questi piccoli animaletti tascabili, che hanno salvato la mia azienda preferita dall’oblio (insieme al Game Boy, indimenticabile gioia della mia vita, lacrimuccia), e mi sono ripromesso di farne parte. Ma ti riscopri adulto, con un back-log assurdo di videogiochi, film, libri e serie tv. Insomma, il momento dei Pokémon sembra non arrivare mai, nonostante Nintendo ce la stia mettendo tutta, soprattutto in quest’ultimo periodo.

Pokémon GO è un po’ il Pokémon (anche?) per i casual, quello che è stato Wii Sports per i videogiochi in generale. Pensateci: con Wii Sports avevamo delle discipline sportive scevre da tatticismi e ridotte all’osso, nelle loro meccaniche più accattivanti, essenziali. Più che simulare uno sport, Wii Sports simulava la gestualità dello sport stesso, un po’ come uno chef che vuole introdurti a pietanze dal sapore più raffinato, ma gradualmente, seguendo un principio quasi zen. Con Pokémon GO dovevamo trovare i Pokémon, e con Let’s Go Pokémon siamo passati alla portata principale, sempre mantenendo la gestualità, quel lancio di Poké Ball che è il momento topico per ogni allenatore che si rispetti, e quell’attesa, presente in entrambi i titoli (beh in tutti i titoli), che ci lascia la suspance: l’ho preso? Non l’ho preso?
Insomma, i titoli per iniziare, mio caro scribacchino, te li abbiamo anche dati: con Pokémon GO (che ti ricordiamo essere gratis, come ogni prima dose del pusher provetto) devi solo trovarli e acchiapparli, e man mano che ti diverti impari a conoscerli. Non ti devi nemmeno inebetire davanti a uno schermo gigante, basta fermarsi qualche secondo mentre sei in giro a fare la spesa, a questo proposito: Nintendo non è direttamente responsabile per il discioglimento dei ghiaccioli che hai nel sacchetto. Uomo avvisato, stai attento al gelato. Appena sarai pronto, potrai passare a Let’s Go Pokémon, gradevolissimo d’aspetto, con alcune raffinatezze che facilitano l’esperienza. Ti lamentavi che iniziare dal primo gioco sarebbe stata una rottura perché troppo difficile, grafica arretrata e tante altre scempiaggini? Eccoti una rilettura della prima gen.

Però io sono un vero retrogamer. Cioè gioco solo a roba vecchia per cui, se non lo devo recensire, anche se compro un gioco al day one, ci giocherò solo mesi dopo. True Story. Sigh!
Quindi sì: ho preso Let’s Go Pokémon (ovviamente Eevee, a morte il sorcio giallo) appena uscito. E non l’ho ancora giocato. E mi sto chiedendo: può un giocatore navigato e rinco ma non ancora troppo, iniziare con l’autopilota? Oppure devo buttarmi a capofitto sul nuovo Pokémon Spada e Scudo? Perché ok Nintendo, sei stata brava a fare Go e Let’s Go, quasi come ripartire da zero, senza però farlo veramente, ma allo stesso tempo, permettendo a un casino di giocatori neofiti, o a vecchie leve rimaste indietro, di immergersi in questo fantastico universo.
Ma non è il mio caso: ogni giorno sono immerso nel mondo Pokémon. Vuoi perché volente o nolente per stare al passo mi tengo informato, ma soprattutto perché la mia dolce Mari è ultramegafan della serie e non passa giorno senza una puntata della serie anime su K2 o Pop, o servizi streaming. Quindi sono un rimba che conosce gran parte dei Pokémon, dei loro striduli versetti, e di altri, numerosi dettagli su ambientazioni, abilità di combattimento e numerose corbellerie, senza aver giocato mai un titolo. Strana la vita, eh?

Intanto però ogni nuovo capitolo aggiungeva cose e non ho mai avuto il guizzo di dire: ok, è ora anche per me. L’ho avuto con Let’s Go (infatti è in back-log insieme a un’altra cascata di roba), e adesso arriva(no) Spada e Scudo. E d’un tratto l’illuminazione: e se avessi bisogno di un Breath of the Wild? Mi spiego.
Per molti The Legend of Zelda: Breath of the Wild è stata l’occasione per riprendere la serie, dopo anni di pausa. Ma cosa conserva Breath of the Wild della serie Zelda? Abbastanza poco. A livello di meccaniche il lock sui nemici e poco altro, mentre l’accento è stato posto sull’esplorazione, proprio come il primissimo The Legend of Zelda per NES: un vero e proprio ritorno alle origini? Forse no, ma sicuramente è stata presa l’essenza della serie ed è stata traghettata in setting completamente diverso, seppur affine.

Per me che ho visto tanti episodi della serie tv, ho sempre trovato qualcosa che stride a paragone con i videogiochi: il mondo. A che serve avere una mappa così enorme, se poi gli incontri sono casuali? E a parte qualche dialogo superfluo non mi è mai sembrato che i Pokémon vivano assieme agli umani, ma che fossero sempre rinchiusi nelle sfere per essere ricicciati fuori per i combattimenti (poveracci! Ma non hanno un sindacato?).
Questa forse, è stata la spinta maggiore per Detective Pikachu (intendo il film): ok, le gag azzeccate, ma penso che quello che abbia convinto di più gli spettatori sia proprio Ryme City: una città in cui gli esseri umani vivono e convivono con i Pokémon, e li utilizzano! Non solo per combattere intendo. Ci sono Squirtle pompieri, Mime spie (beh stai sicuro che se salta la copertura non aprirà bocca), Ludicolo baristi.

Forse è questo che mi manca, e l’ultimo Direct mi sembra suggerire che siano stati presi elementi da un po’ tutte le ultime iterazioni dei pocket monsters: Pokémon Go (gli stadi), Let’s Go Pokémon (pokémon visibili nell’overworld), tutto senza perdere la sua natura di prossima iterazione della serie.
Ash nella serie è continuamente in viaggio, e quando approda in una nuova città, i suoi amici (non lui perché tanto vuole andare subito in palestra a combattere, ossessionato proprio) non vedono l’ora di buttarsi a capofitto sul piatto locale, o qualsiasi altro sia la particolarità di quella località: la metro, una pista da ballo, una festività folcloristica.
Ci riusciranno finalmente con Spada e Scudo? Non lo so, ma so che la cosa mi attirerebbe tanto da convincermi finalmente a giocare un Pokémon main. Altrimenti vorrà dire che prima o poi cancellerò dal back-log Let’s Go Pikachu Eevee, che non è main magari, ma che sembra tanto caruccio.