Assassin's Creed III Remastered e Digital Foundry, in che ottica può avere valore su Nintendo Switch?

Assassin's Creed III Remastered
Assassin's Creed III Remastered è finalmente arrivato anche su Nintendo Switch, ma ci sono alcuni dettagli che fanno molto riflettere.

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Assassin’s Creed III Remastered è arrivato su Nintendo Switch

Proprio in questi giorni Ubisoft ha rinnovato il suo supporto a Nintendo Switch lanciando la versione remastered di Assassin’s Creed III. Consci di quelle che possono essere le ovvie differenze tra una versione per console fissa e per la nostra ibrida preferita, i ragazzi di Digital Foundry hanno voluto mettere le mani sul titolo.
Ciò che ne è uscito è, ovviamente, un risultato piuttosto differente dalla stessa produzione su altre console. Malgrado il titolo giri in 1080p in docked e 720p in modalità portatile, i 30 fps non riescono ad essere garantiti per tutta l’esperienza di gioco. Ciò potrebbe rappresentare un problema per molti, mentre altri preferiscono sacrificare il colpo d’occhio e qualche fotogramma in favore della portatilità. Ciò che lascia più basiti circa il lavoro di porting riguarda, però, alcuni dettagli squisitamente tecnici.

La differenza c’è, ma non così tanto dal farmi passare la voglia di rigiocarlo su Nintendo Switch

Anzitutto, la mera grafica del gioco si avvicina più a quella della versione old gen piuttosto che alla remastered. Compaiono, inoltre, gli stessi bug visti nelle precedenti versioni anche su altre console. Insomma, vivere le avventure di Connor sulla console Nintendo restituisce un’esperienza a metà tra old ed attuale generazione videoludica, con tutti i pro ed i contro del caso. Ma in che ottica dovremmo guardare a porting del genere, contando specialmente lavori sopraffini ad opera di altre software house?

Dove Assassin’s Creed III incontra Dark Souls

Inutile girarci attorno, Nintendo Switch non è in grado di offrire la stessa potenza computazionale delle altre console. E ciò non è necessariamente un aspetto negativo, trattandosi della console portatile più potente di sempre. Allo stesso tempo, in molti criticano il fatto che le produzioni multipiattaforma più complesse non possano vantare un aspetto tecnico per lo meno similare nella maggior parte dei casi.

Grafica o non grafica, assassinare i propri nemici in giro è sempre divertente

Un caso simile a questo era già accaduto in passato, dove un Dark Souls Remastered assomigliava più ad una versione potenziata del gioco originale piuttosto che alla sua controparte Remastered. Il discorso è identico, anche con Assassin’s Creed. Il titolo Ubisoft appare davvero come una versione potenziata del capitolo originale, andando a migliorare risoluzione e framerate (su Wii U faticava a raggiungere i 25 fps e tendeva molto spesso a scendere sotto i 20 fps nelle fasi concitate).
Una lode al Sole per tutti coloro che hanno affrontato i peggiori boss del titolo coricati a letto o in treno, ed hanno avuto la meglio!

Ed a questo punto mi chiedo, da fan di Nintendo Switch… ha senso acquistare certe produzioni sulla nostra ibrida? La risposta, ahimè, non posso darvela. Essa è estremamente personale, poichè ad alcune persone non interessano nemmeno i multipiattaforma su Switch, ad altre invece interessa vivere un’esperienza che va oltre le grandi produzioni Nintendo. Dal canto mio, sono disposto a mettere da parte l’esperienza potenziata di un lavoro simile grazie alla portatilità, vera killer feature ai miei occhi.
Sia chiaro, la Remastered non riesce ad eccellere nemmeno su console come Xbox One X e PlayStation 4 Pro, svolgendo più il ruolo del compitino che del lavoro fatto con passione. Il titolo, ovviamente, rimane comunque perfettamente giocabile su Switch, specialmente in modalità portatile.
Ma basterà questa ad accontentare tutti?

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