Final Fantasy è arrivato su Nintendo Switch. Ma siete sicuri di conoscere bene la serie?
Al giorno d’oggi, Square Enix è conosciuta al mondo soprattutto per alcune saghe che hanno letteralmente saputo conquistare i cuori di milioni di videogiocatori in tutto il mondo. La prima, storica, saga che ha dato il via al moderno mondo dei JRPG è sicuramente Final Fantasy.
Durante il corso dei mesi nei lontani anni ’80, una piccola azienda conosciuta col nome di Squaresoft era impegnata a portare sul mercato alcuni giochi per le console dell’epoca, soprattutto per il Nintendo Entertainment System (o, per gli amici, il NES). Terminato l’interesse nel Famicon, Squaresoft si ritrovò quasi sull’orlo del baratro, tenuta in salvo per miracolo grazie alle vendite degli ultimi titoli immessi sul mercato. Prendendo spunto da un’altra famosa saga conosciuta come Dragon Quest (all’epoca in mano ad Enix), un giovane Hironobu Sakaguchi ebbe la possibilità di sviluppare un ultimo titolo, un ultimo viaggio fantastico che avrebbe decretato nel breve periodo la fine di Squaresoft, oppure la salvezza.
Era il 1987, quando arrivò sul mercato il primo Final Fantasy.
- “Quando entrò in scena il Famicom, era un periodo in cui le mie creazioni non mi soddisfacevano. Pensai di ritirarmi dall’industria videoludica e creai Final Fantasy come mio ultimo progetto. Ecco perché c’è la parola ‘Final’ nel titolo: ‘Final Fantasy’ riflette il mio stato d’animo all’epoca, e la sensazione che quell’epoca è passata. Si dice che è una buona cosa progredire in campo tecnologico, ed ogni volta noi diamo tutto ciò che abbiamo, ed espanderemo le nostre abilità finché ne avremo la possibilità; questa è ciò che considero la ‘Fantasia Finale’.”
- —Hironobu Sakaguchi
Il mondo di Final Fantasy era pieno di creature fantastiche, mostri provenienti dai più disparati miti e magia in ogni dove. Il paradigma dei guerrieri della luce, in lotta con l’oscurità per salvare i cristalli e così il regno intero nasce proprio con lui, proprio con quel Final Fantasy che nel giro di poco tempo riuscì a conquistare i cuori di ogni giocatore appassionato al genere. A muovere l’intero mondo di gioco era un sistema che si sviluppava a turni, dove il giocatore doveva decidere di volta in volta le azioni da intraprendere in battaglia, le magie da attivare e le strade da seguire nei dungeon, i nemici da sconfiggere ed i boss da eliminare.
Grazie alle vendite di Final Fantasy, Square riuscì a risollevarsi da quella che sembrava una crisi insormontabile, e ben presto il brand divenne fonte d’ispirazione non solo per altri titoli di altre aziende, ma bensì anche per diversi giochi prodotti dalla stessa Square. Il successo di Final Fantasy portò l’azienda a lavorare velocemente ad un sequel. Ad un anno quasi esatto dal lancio del primo capitolo, Final Fantasy II si presentò al mondo con dei protagonisti dotati di una caratterizzazione unica, un rinnovato sistema di crescita e molte altre novità.
Da li in poi, a ritmo quasi regolare, Square lanciò sempre più capitoli della serie principale. Nel 1990, ancora sul NES, arrivò Final Fantasy III che introdusse un nuovo sistema di job, elemento significativo per la serie e per il mondo dei JRPG in generale. Nel 1991, questa volta per Super Nintendo Entertainment System (per gli amici, SNES), arrivò Final Fantasy IV, dotato di una forte caratterizzazione dei personaggi ed una storia che univa la classica guerra tra il bene ed il male ad altre sfumature di eroismo e tormento. Il balzo dall’epoca NES fu evidente, ed a guadagnarne di maggiormente fu il rinnovato comparto grafico, nettamente migliorato rispetto ai primi tre capitoli.
Nel 1992 arrivò Final Fantasy V per SNES, una storia d’amicizia e di battaglie per la protezione dei cristalli di terra, acqua e fuoco. Poco più avanti, nel 1994, il Super Nintendo Entertainment System conobbe l’arrivo di uno dei Final Fantasy ancora oggi più amati ed apprezzati di sempre. Parliamo di Final Fantasy VI, storico titolo della saga conosciuto in America come Final Fantasy III (poiché il terzo capitolo non arrivò sul suolo americano e Square voleva colmare il buco lasciato libero). Final Fantasy VI rappresentava il primo capitolo della serie non diretto da Hironobu Sakaguchi, questa volta assegnato a Yoshinori Kitase e Hiroyuki Ito.
Il setting più dark, le atmosfere più oppressive e le storie dei personaggi molto mature fecero si che Final Fantasy VI venisse molto apprezzato all’epoca, e tutt’oggi il gioco rimane uno dei più amati dai fan storici della saga. Vinse tantissimi premi per la critica, e venne insignito dell’onorificenza di “Pietra Miliare” del panorama JRPG. La sua trama estremamente matura venne presa come fonte d’ispirazione per tantissimi giochi dell’epoca, e ancora oggi troviamo molti titoli che traggono spunto dall’acume avuto all’epoca dal team di sviluppo nel creare Final Fantasy VI.
«Ricordo ancora quando, durante la festa di lancio di Final Fantasy VI, il notoriamente spietato signor Sakaguchi tenne un discorso. “Grazie a ciascuno di voi – abbiamo creato il miglior gioco del mondo! No! Dell’universo! Grazie!” Ho pianto. C’erano lacrime sul mio viso. Quelle lacrime mi hanno fatto capire quanto mi ero impegnato nel progetto. Mi auguro che i giochi di Final Fantasy continuino per sempre a essere una fonte di gioia non solo per i fan, ma anche per gli sviluppatori!»
—Nobuo Uematsu
Final Fantasy VII, il successo dirompente
Era il lontano 1997, e ormai moltissimi sviluppatori si dilettavano nella creazione dei propri giochi sfruttando le potenzialità della nuova macchina da gioco targata Sony, ovvero PlayStation. Il successo di Final Fantasy VI aveva spinto Square a spingere ancora di più l’acceleratore per quanto riguardava la caratterizzazione dei personaggi. Ed ecco che, il 31 gennaio del 1997, Final Fantasy VII approda su PlayStation e subito genera un successo allora totalmente inaspettato da Square. I principali elogi della critica vertevano attorno alla storia ed ai personaggi, alla nuova grafica 3D, possibile grazie alla console Sony in un ridotto numero di dischi (nella custodia di gioco si trovano, infatti, ben 3 dischi necessari per poter inserire all’interno tutta l’avventura) ed alla colonna sonora, ancora oggi tra le più gettonate dai fan.
Sapevamo che Nintendo 64 e Playstation sarebbero stati gli hardware della next generarion, e che avremmo sviluppato il nostro prossimo gioco per una di loro. Fu simile a quando ci spostammo dal Famicom al Super Famicom. Il nostro ultimo passo non era scegliere tra i due sistemi, ma focalizzarci sull’apprendimento delle workstation Silicon Graphics. Erano macchine molto costose e costruimmo una demo per dire alla gente: “Questo è come potrebbe essere Final Fantasy in 3D”.
—Hironobu Sakaguchi
Come abbiamo detto prima, il successo fu incontenibile. In tutto il mondo arrivò a vendere più di 10 milioni di copie e venne universalmente riconosciuto come il gioco che sdoganò definitivamente i giochi di ruolo giapponesi in tutto il mondo. Il successo fu tale da portare Square a sviluppato un gran numero di giochi e film spin-off (ben 6, in totale tra film e giochi) per diverse piattaforme, come il celebre “Crisis Core Final Fantasy VII” per PlayStation Portable ed il film “Final Fantasy VII Advent Children“.
Il setting del gioco, l’ambientazione molto oscura ed i personaggi profondi sono stati la causa principale del successo di questo gioco. Dopo più di 20 anni, sono ancora in molti a ritenere Final Fantasy VII il JRPG più bello della storia dei videogiochi. Il protagonista, Cloud Strife, si troverà a contrapporsi molto presto allo spietato quanto geniale Sephiroth, uno dei cattivi più intriganti e ben costruiti di sempre. Il conflitto che nei precedenti capitoli era visto tra il bene ed il male qui cambia, si trasforma in un conflitto tra la natura e l’umanità, tra la scienza e la magia.
Attualmente Final Fantasy VII può contare sulla versione originale per PS1, i porting per PSP e PSVita e sulle remastered su PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One e PC, oltre che su piattaforme mobile quali Android ed iOS.
Passano pochi anni, e nel 1999 Final Fantasy VIII fa la sua comparsa sempre su PlayStation. Anche in questo capitolo la profondità dei personaggi viene portata al centro dell’attenzione del giocatore. Final Fantasy VIII è il primo titolo in assoluto della serie a portare a schermo personaggi proporzionati a quelle che dovrebbero essere le normali dimensioni di un uomo. E’ inoltre il primo titolo della serie ad utilizzare una canzone come tema principale, nonché ad abbandonare il blasonato sistema delle “MP” per l’utilizzo delle magie. Il successo di questo gioco fu eccezionale, tanto da renderlo uno dei capitoli venduti più velocemente nell’intera storia del franchise con ben 8 milioni e mezzo di copie vendute.
Nel 2000, allo scoccare del nuovo millennio, sull’ormai consolidata piattaforma Sony arrivò Final Fantasy IX. Dopo l’esperienza realistica con Final Fantasy VIII, si ha un ritorno ai personaggi super deformed e dai colori più vivi, il tutto tinto in un’atmosfera medioevale e condito con personaggi memorabili. Il successo anche di questo capitolo fu enorme, tanto da piazzare più di 5 milioni di copie e guadagnarsi il punteggio di metacritic più alto mai raggiunto dalla serie (con un ottimo 94/100) ancora oggi imbattuto.
Questo capitolo è stato così amato che addirittura Hironobu Sakaguchi lo ha proclamato come il suo capitolo preferito di sempre. Secondo il papà della saga, questo titolo rappresenta tutto ciò che Final Fantasy deve essere, dai primi minuti del primo disco sino all’ultimo istante di chiusura dell’ultimo CD.
Tutti i personaggi, a partire da Gidan (il protagonista), fino ad arrivare a Vivi (il piccolo mago nero), la splendida Garnet nonché il suo fido cavaliere personale Adalberto Steiner, hanno qualcosa da dire, tutti loro hanno un’avventura da raccontare e da far provare sulla pelle di chiunque giochi questo gioco. La scelta registica di certe scene e la complessità dei personaggi, uniti ad una colonna sonora maestosa e ad un comparto tecnico per l’epoca invidiabile hanno firmato nero su bianco l’entrata nella storia di Final Fantasy IX.
Ad oggi, Final Fantasy IX può contare della versione originale PS1, dei porting su PSP e PSVita e delle versioni remastered presenti su PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One e PC, oltre che sulle piattaforme mobile come Android ed iOS.
E gli altri Final Fantasy? Beh, continuate a seguirci per scoprire l’evoluzione della saga fino ai giorni nostri!