X-Morph: Defense, recensione di un ibrido tra tower defense e shooter

Tower defense e twin stick shooter si uniscono insieme in questo X-Morph: Defense, sviluppato da Exor Studios. Ci avrà convinti?

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Genere: Tower Defense/Twin Stick Shooter
Multiplayer: Assente

EXOR Studios realizza questo curioso mix

Parto subito in quarta dicendo che i tower defense non mi piacciono, giusto per usare un eufemismo. Li ho sempre intesi come giochi da cellulare noiosi, inutili pure per passare il tempo sopra il trono di ceramica. Sì insomma, non mi piacciono. Però i twin stick shooter sì, quelli mi piacciono davvero tanto! Quindi se metto una cosa che mi piace tanto insieme ad una cosa che non mi piace per niente, che cosa ne otterrò? Ed è con questo pensiero che mi sono approcciato per la prima volta a X-Morph: Defense, titolo dello studio polacco EXOR Studios con all’attivo altri due giochi a me sconosciuti (D.I.P.R.I.P. e Zombie Driver). E già dai primi minuti di gioco devo dire di esserne rimasto stupito, ma andiamo con ordine.

Il nucleo da difendere atterra e parte la terraformazione

In questo gioco impersoniamo gli alieni X-Morph che, alla ricerca di un pianeta ricco di minerali, giungono sulla terra con intenti per niente amichevoli. Infatti il loro arrivo è annunciato dall’atterraggio di un enorme nucleo che inizia un processo di terraformazione (si può parlare di terraformazione anche quando gli alieni devono ricoprire tutto di metallo in modo da assorbire i minerali? Non saprei…). Ovviamente il nostro compito, come ogni buon tower defense, è quello di difendere questo nucleo dalle ondate umane che vogliono distruggerlo. Le torri di difesa possono essere piazzate tramite una navicella volante, l’oggetto che comandiamo direttamente durante tutto il gioco e con cui possiamo spostarci nella mappa di gioco.
Contraerea, bombe, laser e chi più ne ha, più ne metta

Bisogna trovare sempre la giusta strategia

L’anima da twin stick shooter risiede tutta in questa navicella comandabile. Oltre a muoverci possiamo sparare alle varie unità nemiche così come piazzare torrette. Tra una partita e l’altra è anche possibile potenziarla aggiungendo nuovi tipi di attacchi, caricati o meno, insieme a degli scudi tramite un apposito albero dei potenziamenti scarno ma funzionale. Sono presenti quattro tipi di armi diverse, ognuna efficace contro un determinato tipo di nemici, che siano fanteria, carri pesanti o volanti. Ovviamente tentare di terminare interamente un livello usando solo la navicella è praticamente impossibile, ed è qui che arriva l’anima da tower defense. I nemici arrivano da alcuni punti segnalati sulla mappa e viene anche mostrato il loro percorso. Possiamo, anzi, dobbiamo quindi piazzare delle torrete lungo il loro percorso o, ancora meglio, allungarlo.

Capiterà molto spesso

La costruzione è effettuabile solo in modalità fantasma, uno stato in cui la nostra nave è invulnerabile, più veloce e che può attraversare gli edifici della mappa ma non ha la possibilità di far fuoco. Tra una torre e l’altra è possibile erigere una barriera che porterà ad un cambio di rotta delle truppe avversarie, segnalato da delle linee arancioni. La nostra priorità è sempre quella di allungare il più possibile i percorsi in modo da bombardare i nemici il più a lungo possibile. Il piazzamento delle torrette e lo studio dei percorsi dei nemici è il lato strategico e tower defense del titolo chiaramente. Una volta posizionate, le torri hanno un loro raggio d’azione all’interno del quale sparano ai nemici che vi entrano. In forma base infliggono pochi danni sia alle unità di terra che volanti ed il nostro compito è quello di potenziarle per bene in modo da difendere la base nel modo migliore.
Esplosioni e proiettili ovunque ma il frame rate non ne risente

Torri, difendete il nucleo!

Anche per loro vale la stessa regola della navicella: tra una partita e l’altra possiamo aggiungere o rimuovere potenziamenti o trasformazioni alle torri in modo da combattere i nemici, la cui presenza è indicata da un’apposita schermata prima dell’avvio della partita. Da li possiamo capire più o meno che tipo di unità arrivano ed in che quantità e regolarci di conseguenza. All’occasione piazziamo quindi più torrette bombardiere, utili contro i carri pesanti, piuttosto che torrette antiaeree o lanciafiamme. L’elemento strategico viene alimentato ancora di più dalla distruttibilità delle mappi e dal loro allargamento. Può capitare che tra un’ondata e l’altra accada qualcosa che modifichi la conformazione della mappa, costringendoci a spostare le torri e adottare nuove soluzioni. Spesso capita anche che gli umani decidano di attaccare da nuovi fronti, allargando di fatto la mappa di gioco e creando nuovi fronti da sorvegliare, in modo da tenere sempre alta l’attenzione

In varie mappe sono presenti anche dei boss

Altra cosa che mi è piaciuta è la presenza di boss, diversi tra di loro e, anche in questo caso, bisogna trovare la giusta strategia per abbatterli. Raramente la forza bruta e centinaia di torri possono risolvere il problema. La campagna base è piuttosto lunga, arrivando a durare circa una dozzina di ore. A queste se ne aggiungono altre nel caso in cui vogliate tentare di terminare ogni livello con il punteggio più elevato. Sono presenti quattro livelli di difficoltà che vanno da facile, utile se non avete basi dei generi inseriti nel gioco, a molto difficile, un vero incubo anche per gli esperti. Io non sono riuscito a fare nemmeno un’ondata alla difficoltà più alta!
Siete nei guai? Entrate in modalità fantasma e non subirete danni. Proprio come NON ho fatto io.

Un esperimento decisamente ben riuscito

Alla campagna si aggiungono poi i DLC, rispettivamente European Assault, Survival Of The Fittest e Last Bastion. È anche presente una modalità sopravvivenza in cui vengono riversate addosso al giocatore orde ed orde di nemici ed il cui obiettivo è il punteggio più alto. Ogni DLC aggiunge al gioco tre missioni l’uno, di difficoltà molto alta e nelle quali dobbiamo usare tutto ciò che si è imparato durante la campagna. L’interesse, durante le partite, viene sempre tenuto alto e l’offerta ludica offerta è estremamente ben calibrata tra la strategia di un tower defense e la frenesia di un twin stick shooter. Nessuna delle due entità prevale sull’altra. Tecnicamente il gioco risplende su Nintendo Switch, con tanti effetti a schermo e mai un’incertezza, a parte durante i video, anche con tanti effetti a schermo. Ed è anche a dimensione di Switch data la presenza costante di autosalvataggi che permettono di interrompere la partita praticamente in ogni momento. Insomma, se apprezzate entrambi i generi di cui fa parte il gioco, acquistatelo ad occhi chiusi. Se ne amate uno solo dei due, compratelo lo stesso, è probabile che cambierete idea. Ecco, ora quasi quasi un bel tower defense puro lo andrei a provare…

Ho ricevuto il codice dalla software house portando a termine la campagna principale e provando un po’ quelle dei DLC
Pro: Un titolo che farà felici gli amanti (o che farà innamorare) i giocatori di twin stick shooter e tower defense
Contro: Non scende troppo in profondità in nessuno dei due generi utilizzati, anche se spesso non è necessariamente un male.
7.8

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