L’azienda nipponica si mette al riparo
Square Enix ha registrato, in questi giorni, il trademark legato al particolare stile grafico utilizzato in Octopath Traveler.
Quello che ora è conosciuto come HD-2D è diventato a tutti gli effetti un trademark di Square Enix, l’azienda che ha collaborato nella creazione e pubblicazione di Octopath Traveler. Il particolare stile che unisce una grafica old school 2D ad un pregiato effetto 3D e di luci ed ombre ha riscosso molto successo tra le folle di appassionati.
In quella che sembra una mossa abbastanza normale, però, scopriamo le intenzioni della software house per il futuro. Square Enix intende, infatti, creare nuovi titoli sfruttando questo stile, probabilmente esclusivi per Nintendo Switch. Anche il producer di Octopath Traveler, Tomoya Asano, è stato intervistato a proposito delle recenti mosse della software house.
“Square Enix ha deciso di concentrarsi sui titoli originali per Nintendo Switch.”
“Ci sono molti altri titoli su cui stiamo lavorando per Switch. Se solo poteste aspettare ancora un po’ , lavoreremo con Nintendo e li annunceremo in futuro. “
Insomma, Octopath Traveler è stato l’apripista per l’azienda ad un mondo di possibilità su Nintendo Switch. E sicuramente l’HD-2D (registrato anche come HD2D) è uno stile che ha saputo conquistare in fretta i cuori di ogni appassionato di JRPG del mondo. Vedremo quindi un nuovo Octopath Traveler? Oppure l’azienda sta pensando di creare Bravely Third sfruttando l’HD-2D?
Un tuffo in un moderno passato
D’altra parte, prima del già citato titolo JRPG, non esistevano giochi con uno stile simile. Il giorno della presentazione di questo gioco, avvenuto addirittura il 13 gennaio 2017 (prima del lancio della console sul mercato) Octopath Traveler riuscì a stupire tutti grazie a quella che è sembrata una naturale evoluzione della grafica pixel art. Grafica usata ed abusata da produzioni indie tanto quanto da produzioni più imponenti, diventata un tratto distintivo del progetto Square Enix.
In passato, giochi come questo vantavano una grafica 2D in pixel art magnifica, come Final Fantasy VI (gioco a cui Octopath si rifà apertamente). Ma, anche per via dei limiti dell’epoca, nessuno ancora aveva cercato di fondere il 2D con il 3D. O per lo meno, qualcuno ci ha provato con risultati tra il drastico e l’orripilante. Farebbe davvero piacere, dunque, vedere nuovi progetti mossi con questo interessante stile grafico, anche un seguito di Octopath Traveler se non un titolo completamete nuovo.
E’ sicuramente ancora presto per dirlo, ma una cosa è certa; qualunque sia il risultato, l’HD-2D non potrà far altro se non risaltare nuovamente nelle produzioni future, arrivando probabilmente a raffinarsi rispetto alla già splendida versione vista in Octopath Traveler.