Le folli corse futuristiche tornano a sfrecciare su Nintendo Switch
C’è stato un periodo, nel mondo dei videogiochi, in cui i racing game futuristici ricoprivano quasi una posizione di dominio nei cuori dei giocatori. Potremmo citare una carrellata infinita di giochi che, tra gli anni ’90 e 2000, hanno letteralmente combattuto una guerra tra loro per riuscire a spiccare rispetto ad altri. Difficile, ad esempio, non nominare titoli come WipeOut, uno dei più amati ed ancora oggi richiesti a gran voce da gran parte dei fan che vorrebbero trovarsi ancora a sfrecciare a folli velocità sui tracciati sfidando avversari di ogni tipo (io avrei detto F-Zero e Extreme G, ma capisco – NdPittanza)
Un ulteriore titolo di estrema rilevanza in questa tipologia di videogiochi è RollCage. Lanciato per la prima volta nel 1999 su Personal Computer (eeeeh da quanto tempo non lo chiamavate così eh?) e sulla prima PlayStation, RollCage è diventato un vero e proprio cult che tutti quanti hanno provato almeno una volta nelle loro vite. Ed è proprio sulle basi di questo titolo che nasce Grip: Combat Racing, un gioco che non si limita soltanto ad essere un clone moderno, ma che raccoglie a piene mani l’eredità del gioco originale e ne crea quindi un successore spirituale.
Corse folli nel futuro
Il setting base del titolo risulta essere piuttosto classico. In un futuro lontano da noi, le competizioni mondiali non possono più permettersi di seguire regole comportamentali di rispetto e far-play nei confronti dei concorrenti. Gli spettatori bramano di vedere il sangue scorrere, i rottami rotolare ed il campione tagliare il traguardo per primo.
Ed è così che Grip: Combat Racing si presenta. Un gioco rapido, frenetico, in cui la nostra sopravvivenza dipenderà non solo dalla nostra bravura alla guida ma anche alla capacità di sfruttare le armi in nostro possesso e le varie conformazioni dei tracciati. Una traccia già vista in WipeOut, molti penseranno. Ebbene, in Grip ci sono alcune cose mutuate da RollCage che rendono molto più dinamico il gameplay. Molto spesso ci sarà infatti possibile controllare la macchina anche se ribaltata, elemento di gameplay che influenza fortemente il nostro andamento in gara. Spesso decidere in fretta se correre sopra o sotto la pista potrebbe risultare determinante per la nostra vittoria.
La mappa di gioco ci aiuta a sfruttare questa meccanica, con power-up in stile Mario Kart che ci permetteranno di guadagnare ulteriore, folle, velocità così come di usare armi per eliminare i nemici e trampolini che ci scaraventeranno su quello che fino a poco prima era il soffitto della pista.
Modalità di gioco a non finire
Se c’è una cosa che non manca in Grip è sicuramente la possibilità di scegliere diverse modalità con cui divertirsi. A partire dalla classica modalità campagna, in cui dovremo seguire un’ordine prestabilito di gare senza quasi nessun accenno ad una storia.
Non mancano poi moltissime modalità che sono ormai immancabili, almeno dai tempi di Mario Kart. Queste possono essere affrontate sia in modalità in singolo che in multiplayer, permettendo così di aumentare la longevità del gioco. Potremo quindi intraprendere una classica Corsa e vincere in base all’ordine di arrivo. Oppure potremo sfidare i nostri amici ad una battaglia, dove sarà essenziale riuscire ad eliminare gli avversari prima che siano loro ad eliminare noi con svariate armi. Non mancano poi modalità più “piccole” che mescolano queste due caratteristiche, dando più importanza o ad una o all’altra.
Le modalità Corsa ed Arena, poi, si suddividono a loro volta in modalità più piccole come il Time Attack (corsa contro il tempo), corsa semplice, corsa ad eliminazione, i DeathMatch e le corse “ruba il bottino“, e via discorrendo.
Non manca anche una modalità chiamata “Carkour“, dove Grip si trasforma quasi in una specie di gioco platform in cui imparare a gestire l’auto in volo sarà essenziale per ottenere la vittoria. Tutte, e sottolineo tutte, queste modalità possono essere affrontate sia in multigiocatore che in singolo, con tanto di split-screen fino a 4 giocatori su un singolo dispositivo. Insomma, Grip: Combat Evolved fa di tutto per darci la possibilità di giocare e divertirci in ogni situazione.
E’ altresì ovvio che il multiplayer è la vera anima del gioco. Vincere una gara ci farà guadagnare punti esperienza e quindi livelli. Questi ci permetteranno quindi di sbloccare nuove macchine ed accessori da usare in gara. La maggior parte delle modifiche, tuttavia, sono puramente estetiche e non influiscono in maniera pesante sulla gara.
La mappatura dei tasti prevede l’uso di ZR per accelerare e L ed R per usare i due oggetti nello slot sinistro e destro. Ciò porta il giocatore a tenere il dito medio su ZR per accelerare, ed i due indici delle mani su L ed R per usare gli oggetti. Con le levette analogiche possiamo manovrare il veicolo e la visuale. Il tasto B, invece, è stato dedicato ad eseguire un salto che ci permetterà di compiere balzi per superare ostacoli o per ribaltare il mezzo sul soffitto, permettendo così di creare strategie di gara molto variegate.
Grafica futuristicamente passata
Il comparto tecnico di Grip: Combat Racing è, ahimè, un punto debole per quanto concerne la versione Nintendo Switch. Prima della patch del day 1 il titolo faticava a mantenere la soglia dei 30 fps, con gravi cali riscontrati durante quasi tutte le gare. L’appena citata patch ha corretto quasi completamente questo problema, riuscendo a garantire i 30 fps costanti in tutte le situazioni e migliorando anche il dettaglio grafico prima molto sporco. Dettaglio grafico che rimane ancora molto inferiore alle altre versioni, ma che non va a rovinare l’esperienza di gameplay prima minata dai lag, ora invece fluida e divertente.
Considerando la presenza su Nintendo Switch di titoli ben più complessi e belli graficamente (vedasi Fast RMX, che non ha nulla da invidiare a Grip), è immaginabile che gli sviluppatori non siano stati in grado di confezionare un prodotto completamente riuscito a livello tecnico. Sono già previste patch per sistemare i vari problemi, una di queste rilasciate da poche ore e che ha già sistemato gran parte dei problemi che affliggevano il titolo pre-lancio.
Il comparto sonoro, invece, si attesta su buoni livelli grazie alle numerose tracce tipicamente Tecno e Drum n Bass, immancabili in produzioni del genere.
Insomma, Grip: Combat Racing è sicuramente un titolo interessante, pieno di modalità per giocare e divertente da affrontare. I problemi tecnici riscontrati prima del lancio sono praticamente stati risolti tutti salvo il dettaglio grafico, ancora non all’altezza ma che non rovina l’esperienza generale di gioco. Portare in giro Nintendo Switch con Grip ci permetterà quindi di passare diverse ore divertendoci con gli amici, tra tante modalità da scegliere, oppure da soli sfruttando le competizioni e le gare online.